Aron Zemmer e Stefano Mazzoli hanno superato lo Stage 2 della Qualifying School del DP World Tour, disputata su quattro percorsi iberici, e sono stati ammessi alla finale che si svolgerà a Tarragona (Infinitum Golf, Lakes Course), sempre in Spagna, dall’11 al 16 novembre.
All’Empordà Golf (par 71) di Girona (71 al via, 23 qualificati) Aron Zemmer, dopo un’ottima gara sempre in alta classifica, ha ottenuto il visto per la finale terminando sesto
Rolex Challenge Tour Grand Final a Nathan Kimsey, 43° Scalise
Il primo torneo del DP World Tour nel 2023 sarà la Hero Cup, in programma dal 13 al 15 gennaio all’Abu Dhabi Golf Club di Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti. Di fronte le rappresentative di Gran Bretagna & Irlanda e dell’Europa Continentale - i cui capitani saranno annunciati a tempo debito - composte di dieci elementi che si confronteranno sulle tre giornate di gara in incontri di foursome, di fourball e singoli. Una prova di Ryder Cup per gli europei
La Ryder Cup al Marco Simone G&CC dal 29.9 al 1.10
Il LIV Golf Team Championship, ultimo evento del 2022 della Superlega araba, va alla formazione di Dustin Johnson che a Miami trascina la compagine "4 Ages GC" a un successo milionario
L’inglese si è imposto dopo corsa di testa nel Portugal Masters
A Villa Borghese il golf va in buca nel cuore di Roma con “Golf in Piazza”. Una festa di sport che ha coinvolto circa 4.800 persone (oltre 2.000 sabato e circa 2.800 domenica) nelle due giornate a Piazza di Siena che hanno caratterizzato la tappa della “Road to Rome 2023”. Famiglie, tantissimi bambini e molti turisti, tra musica e animazione, si sono sfidati nelle undici postazioni di prova.
Ha battuto con un birdie alla prima buca Maccario e Mazzoli
I migliori 40, domani, per il titolo numero 45 dell’Associazione Italiana Professionisti di Golf. Il tracciato La Rocca al Golf del Ducato di Parma piace, è in ottime condizioni e lascia giocare offrendo buone opportunità per scendere sotto il par. E dare spettacolo. In due hanno segnato il parziale migliore dopo il secondo round, 135 colpi (-9). Il leader di ieri Jacopo Vecchi Fossa (oggi 70) è stato raggiunto da Andrea Rota (69)
«Non capita spesso di partire con cinque birdie nelle prime cinque buche, certo una bella spinta, ma creano aspettative e la testa va un po’ in confusione». Parole del leader di giornata Jacopo Vecchi Fossa, che ha poi ceduto due colpi nei par 3 prima di mettere in fila altri quattro birdie per un 65 finale, sette sotto il par del campo. «Che non è complicato, ma se inizi a sbagliare diventa difficile portare a casa uno score come questo»
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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