30 Ottobre 2022

DP Tour: domina Smith, 15° E. Molinari

Jordan Smith (Getty Images) Jordan Smith (Getty Images)

L’inglese Jordan Smith ha offerto una grande prestazione e, dopo una corsa di testa, ha vinto con 254 (62 67 62 63, -30) colpi il Portugal Masters, disputato sul percorso del Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), a Vilamoura. Ha prevalso dopo un lungo duello con il malese Gavin Green, secondo con 257 (-27).

Bel finale dei tre italiani che avevano superato il taglio, risaliti in buona posizione di classifica: Edoardo Molinari, da 37° a 15° con 269 (-15), Renato Paratore, da 37° a 18° con 270 (-14), e Filippo Celli, da 45° a 27° con 271 (-13).

Smith, trent’anni a novembre, nativo di Bath, ha firmato il secondo titolo sul DP World Tour per un palmarès in cui figurano anche due successi sul Challenge Tour e tre su circuiti minori (due sul PGA EuroPro Tour e uno sul Jamega Pro Golf Tour). Il “meno 30” è anche il punteggio più basso sulle 72 buche nella storia del DP World Tour, ma non potrà essere omologato perché la palla si piazzava. Quindi rimane imbattuto il “meno 29” del sudafricano Ernie Els ottenuto nel 2003 (Johnnie Walker Classic, 259 colpi). Per lo stesso motivo il primato del torneo resta al connazionale Steve Webster con il “meno 25” (263 colpi) siglato nella prima edizione della gara datata 2007.

Smith ha finito la sua corsa trionfale con un 63 (-8, un eagle, sei birdie) e ha ricevuto un assegno di 340.812 euro su un montepremi di circa 2.030.000 euro (2.000.000 di dollari la cifra ufficiale).

In Portogallo alle spalle dei due protagonisti sono terminati il finlandese Tapio Pulkkanen, terzo con 262 (-22), l’inglese Eddie Pepperell, quarto con 263 (-21), i tedeschi Hurly Long e Sebastian Heisele, quinti con 265 (-19), e l’olandese Joost Luiten, settimo con 266 (-18).

Molinari (70 68 66 65) ha realizzato un 65 (-6), con sei birdie dopo un 66 (-5, cinque birdie) nel terzo round per le ultime 36 buche senza bogey. Paratore (68 66 70 66) ha girato in 66 (-5) con sei birdie e un bogey. Stesso parziale anche per Celli (70 67 68 66) con cinque birdie senza bogey.

Sono usciti al taglio, caduto a 138 (-4): Lorenzo Gagli, 74° con 139 (-3), Francesco Laporta, 102° con 143 (72 71, +1), Andrea Pavan, 113° con 147 (75 72, +5), e Nino Bertasio, 115° con 150 (75 75, +8).

 

TERZO GIRO - A Vilamoura, Jordan Smith dopo il "moving day" del Portugal Masters resta da solo in vetta alla classifica del torneo del DP World Tour e avvicina il secondo successo in carriera sul circuito. Al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), l'inglese con un totale di 191 (62 67 62, -22) ha due colpi di vantaggio sul malese Gavin Green, secondo con 193 (-20), con cui condivideva la guida del leaderboard a metà gara, mentre in terza posizione con 196 (-17) si trova il tedesco Sebastian Heisele.

Tra gli azzurri, Edoardo Molinari (70 68 66) aggancia Renato Paratore (68 66 70). Il torinese e il romano condividono la 37ª posizione con 204 (-9). Dietro di loro, 45° con 205 (-8), Filippo Celli.

In Portogallo, Paratore si gioca molto nell'ultimo evento utile per ottenere punti volti a conquistare la "carta" piena (riservata attualmente, salvo modifiche, ai migliori 117 giocatori della money list) per il DP World Tour 2023. Quattro birdie, un bogey e un doppio bogey per il capitolino, che nel terzo e penultimo giro ha perso 15 posizioni. Prova bogey free, invece, per Edoardo Molinari autore di cinque birdie.

Sono usciti al taglio, caduto a 138 (-4): Lorenzo Gagli, 74° con 139 (-3), Francesco Laporta, 102° con 143 (72 71, +1), Andrea Pavan, 113° con 147 (75 72, +5), e Nino Bertasio, 115° con 150 (75 75, +8). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari (circa 2.030.000 euro).

 

SECONDO GIRO - A Vilamoura, Gavin Green (64 65) raggiunge Jordan Smith (62 67) al comando della classifica del Portugal Masters, terzultimo torneo del DP World Tour 2022. Al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), dopo il secondo round il malese e l'inglese con un totale di 129 (-13), precedono di un colpo il finlandese Tapio Pulkkanen e il francese Benjamin Hebert, entrambi 3/i con 130 (-12).

Tra gli azzurri, risale posizioni Renato Paratore, da 45° a 22° con 134 (68 66, -8). Fin qui miglior italiano in gara, il romano si gioca molto nell'ultimo evento utile per ottenere punti volti a conquistare la "carta" piena (riservata attualmente, salvo modifiche, ai migliori 117 giocatori) per il DP World Tour 2023. Paratore (per lui prova bogey free con cinque birdie), che nell'ordine di merito del circuito è 122°, deve ottenere una Top 10 per centrare il suo obiettivo. In Portogallo, hanno superato il taglio pure Filippo Celli, 52° con 137 (-5), ed Edoardo Molinari, 61° con 138 (-4). Sono usciti al taglio, caduto a 138 (-4): Lorenzo Gagli, 74° con 139 (-3), Francesco Laporta, 102° con 143 (72 71, +1), Andrea Pavan, 113° con 147 (75 72, +5), e Nino Bertasio, 115° con 150 (75 75, +8). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari (circa 2.030.000 euro).

 

PRIMO GIRO - Il Portugal Masters, torneo del DP World Tour di golf, a Vilamoura è iniziato nel segno di Jordan Smith. L'inglese, al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), nel primo round si è reso protagonista con una prova bogey free chiusa in 62 (-9) colpi, che gli ha permesso di prendersi la vetta della classifica. Un eagle e sette birdie per il 29enne di Bath - numero 105 al mondo - che è tallonato dall'olandese Joost Luiten e dal danese Jeff Winther, entrambi 2/i con 63 (-8).

Tra gli azzurri, dopo le prime 18 buche (su un totale di 72) Renato Paratore occupa la 45/a posizione con 68 (-3).

Nell'ultimo evento utile per ottenere punti volti a conquistare la "carta" piena (riservata attualmente, salvo modifiche, ai migliori 117 giocatori) per il DP World Tour 2023, il romano - che è 122/o nel DP World Tour Rankings - ha giocato alla grande le prime otto buche, realizzando cinque birdie. Partito dalla 10, ha pagato a caro prezzo un doppio bogey alla 18, prima di siglare un nuovo birdie alla 3 e di sporcare le seconde nove con un bogey alla 4. Dietro di lui, 74/i con 70 (-1), ecco Edoardo Molinari e Filippo Celli. Partenza difficile per Francesco Laporta. Il pugliese, 121/o nell'ordine di merito del circuito, è invece 100/o con 72 (+1) in Portogallo. Ancora più distanti Lorenzo Gagli, 105/o con 73 (+2), Andrea Pavan e Nino Bertasio, entrambi 115/i con 75 (+4).

Terz'ultimo appuntamento stagionale del massimo circuito continentale maschile, il Portugal Masters mette in palio 2 milioni di dollari

 

LA VIGILIA - Ultimo appello per mantenere la ‘carta’ e giocare sul DP World Tour 2023. Nel Portugal Masters, in programma dal 27 al 30 ottobre sul percorso del Dom Pedro Victoria Golf Course, a Vilamoura in Portogallo, si compete per il titolo, ma parecchi concorrenti saranno impegnati a rimanere tra i primi 117 della money list, o a entrarvi essendo al momento fuori, per tornare sul circuito nella prossima stagione (probabile che comunque sia disponibile qualche posto in più).

Sette gli italiani in gara, dei quali sei sono oltre la linea che delimita la zona pass. E’ al sicuro Edoardo Molinari, vice capitano del Team Europe nella Ryder Cup 2023, 61° nell’ordine di merito, che però ha l’obiettivo di qualificarsi per l’evento finale di Dubai (DP World Tour Championship, 17-20 novembre), mentre Francesco Laporta, Renato Paratore, Andrea Pavan, Nino Bertasio e Lorenzo Gagli possono rientrare tra i 117, ma con diversi gradi di difficoltà. Filippo Celli, da poco tra i professionisti, continuerà nel suo percorso di crescita.

Laporta (121° nella money list) e Paratore (122°) sono rispettivamente a 30 e a 34 punti dall’iberico Sebastian Garcia Rodriguez (117°) e per sperare devono classificarsi entro il decimo posto. Se poco sotto dovranno affidarsi alla posizione di altri. Pavan (153°), Bertasio (154°) e Gagli (166°) possono raggiungere la meta con il secondo posto in solitudine. A parte la vittoria che, per tutti, significherebbe esenzione.

Nel field del torneo, giunto alla 16ª edizione, gli inglesi Matt Wallace e Marcus Armitage, l’iberico Jorge Campillo, il finlandese Mikko Korhonen, il francese Victor Perez, il tedesco Yannik Paul, che ha conseguito il primo titolo nel precedente Mallorca Golf Open, il malese Gavin Green e lo statunitense John Catlin. Tesi a offrire una buona prestazione i giocatori di casa in particolare con Ricardo Gouveia, che rischia di uscire dal tour.

Cinque i past winner: gli inglesi Tom Lewis, unico con due successi (2011, 2018), Steven Brown (2019) e Andy Sullivan (2015), lo spagnolo Alvaro Quiros (2008) e il danese Lucas Bjerregarrd (2017). Assente il belga Thomas Pieters, campione in carica, ma ci saranno i tre che giunsero secondi lo scorso anno con due colpi di ritardo, lo stesso Bjerregaard, il connazionale Nicolai Hojgaard e il francese Matthieu Pavon.

Nella zona a rischio, oltre a Garcia Rodriguez, il thailandese Jazz Janewattananond (116°), il norvegese Espen Kofstad (115°) e il francese Victor Dubuisson (114°). Sono a ridosso, insieme a Laporta e a Paratore, l’olandese Darius Van Driel (118°), il sudafricano Erik Van Rooyen (119°), assente perché gioca sul PGA Tour, Gouveia (120°), l’iberico Alfredo Garcia-Heredia (123°) e l’inglese David Horsey (124°). Poco più indietro il sudafricano Daniel Van Tonder (128°). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari (circa 2.030.000 euro).

Il torneo su GOLFTV - Il Portugal Masters sarà trasmesso in diretta da GOLFTV ai seguenti orari: giovedì 27 ottobre e venerdì 28, dalle ore 14 alle ore 19; sabato 29, dalle ore 14,30 alle ore 19; domenica 30, dalle ore 13 alle ore 17,30. Commento tecnico di Nicola Pomponi e di Maurizio Trezzi.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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