26 Ottobre 2022

PGAI: Vecchi Fossa leader dopo un giro

Jacopo Vecchi Fossa Jacopo Vecchi Fossa

«Non capita spesso di partire con cinque birdie nelle prime cinque buche, certo una bella spinta, ma creano aspettative e la testa va un po’ in confusione». Parole del leader di giornata Jacopo Vecchi Fossa, che ha poi ceduto due colpi nei par 3 prima di mettere in fila altri quattro birdie per un 65 finale, sette sotto il par del campo. «Che non è complicato, ma se inizi a sbagliare diventa difficile portare a casa uno score come questo», ha sottolineato il giocatore modenese, forte del titolo più prestigioso di PGA Italiana conquistato nel 2019 ad Antognolla (Perugia).

Nel frattempo un percorso in crescita. «Quella era la mia seconda vittoria da pro dopo l’Omnium 2017; mi ha dato confidenza per un altro successo, questa volta sull’Alps Tour, con buoni riferimenti per il lavoro da fare». Che ha poi pagato nel 2021 quando quel circuito internazionale lo ha vinto con due titoli nella stagione e un rendimento costante. Salito di grado, nelle fila del Challenge Tour ha faticato quest’anno con tanti tagli mancati di poco.

Al Golf del Ducato di Sala Baganza sono in due alle sue spalle con 66 colpi. C’è chi queste occasioni non le manca, come Andrea Rota, titolo assoluto di PGA Italiana 2016 quando prevalentemente giocava, campione tra i maestri nel 2019. Ora insegna allo Sport Indoor di Bergamo ma si tiene in allenamento con le pro-am. «Il gioco c’è e anche la serenità di chi non ha nulla da perdere. Il campo poi mi piace molto, delicato, con le linee dei green che meritano molta attenzione». Così il 36enne pro bergamasco.

C’è anche Gianmaria Rean Trinchero, contento del gioco («molto bene da tee a green con qualche putt lasciato per strada») soprattutto in vista del secondo stage di qualifica per approdare al DP World Tour (ex European Tour), avendo da poco superato il primo a Bogogno (Novara). 27 anni di Aosta, giocatore azzurro dai 14 ai 21 anni, poi lo studio e una laurea, il corso per maestri nel 2020 e l’attività di famiglia con un laboratorio di fitting al Golf Molinetto di Milano. «Ma l’ultima stagione l’ho dedicata

al gioco», dice. E i risultati cominciano ad arrivare. Domani il secondo giro che lascerà in campo per l’ultimo solo i migliori 40 e pari merito.

Parma Golf Experience  - Una felice combinazione. Un circolo tradizionale con 18 buche, il Golf Club La Rocca di Sala Baganza nato nel 1985, e un piccolo impianto di Pitch & Putt alle porte della città, il Parma Golf & Country Club di Vigatto, votato alla promozione. Nel 2014 strade apparentemente diverse si sono incrociate dando vita al Golf del Ducato e a un sistema vincente. Con la regia di Alessandro Carrara, professionista di PGA Italiana, la promozione verso un pubblico nuovo (circa 180 gli iscritti ai corsi per principianti ogni anno) ha portato in sette stagioni al raddoppio del numero dei giocatori, oggi 660, che percorrono un cammino completo nell'ambito dello stesso circolo. Salso Golf, con le sue 18 buche a Salsomaggiore Terme, si è poi unito al gruppo in un unico brand, quello di Parma Golf Experience, che si apre anche ad attività di scoperta del territorio. Così il golf viene proposto insieme ad arte e storia, vino e buona tavola, valorizzando sport ed eccellenze della provincia di Parma. (parmagolf.it).

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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