06 Novembre 2022

Challenge Tour: assegnate le 20 'carte'

Nathan Kimesy (Getty Images) Nathan Kimesy (Getty Images)

Al Club de Golf Alcanada (par 72), a Port d’Alcúdia, nell’sola spagnola di Mallorca, sono state assegnate le 20 "carte" per il DP World Tour 2023. La 28/a edizione del Rolex Challenge Tour Grand Final è stata vinta dall'inglese Nathan Kimsey con un totale di 279 (70 73 66 70, -9) colpi davanti al connazionale John Parry e al sudafricano Bryce Easton, secondi con 280 (-8). Lorenzo Scalise, unico italiano in gara, ha chiuso in 43ª posizione con uno score di 299 (71 74 78 76, +11).

Grazie a questo exploit, il 29enne britannico ha scavalcato in vetta alla 'money list' l'elvetico Jeremy Freiburghaus, leader alla vigilia dell'evento che ha terminato al 29° posto con 291 (+3). Sul gradino più basso del podio dell'ordine di merito, invece, il tedesco Alexander Knappe che a Mallorca si è piazzato 10/o con 284 (-4).

 

Nathan Kimsey ha incassato un assegno di 87.000 euro su un montepremi complessivo di 500.000 (il più alto in assoluto per il 2022), succedendo nell'albo d'oro della manifestazione al danese Marcus Helligkilde, vincitore nel 2021.

Oltre a Kimsey, Freiburghaus e Knappe, hanno conquistato la "carta" per il DP World Tour 2023 anche JC Ritchie, Mikael Lindberg, Jens Dantorp, Daniel Hillier, Oliver Hundeboll, Freddy Schott, Tom McKibbin, Robin Sciot-Siegrist, Kristian Krogh Johannessen, Clément Sordet, Martin Simonsen, Jeong Weon Ko, Todd Clements, John Parry, Bryce Easton, Matthew Baldwin e Deon Germishuys.

 

LA VIGILIA - Al Club de Golf Alcanada, a Port d'Alcúdia, nell’sola spagnola di Mallorca, si assegnato le 20 “carte” per il DP World Tour 2023. Dal 3 al 6 novembre si disputa la 28ª edizione del  Rolex Challenge Tour Grand Final alla quale sono stati ammessi i primi 45 classificati della Road To Mallorca (ordine di merito), provenienti da 16 nazioni, tra i quali Lorenzo Scalise, che occupa la 44ª posizione.

Il Grand Final, nato nel 1995, è il torneo che chiude la stagione 2022 del Challenge Tour fatta di 28 eventi che hanno interessato 16 Paesi: Italia, Sudafrica, Spagna, Scozia, Repubblica Ceca, Francia, Austria, Germania, Irlanda, Finlandia, Danimarca, Svezia, Belgio, Portogallo, Svizzera e Inghilterra.

I vincitori azzurri - Il torneo è stato vinto nel 2011 da Andrea Pavan (San Domenico Golf dove il Grand Final è transitato per otto anni consecutivi, dal 2005 al 2012) e nel 2019 da Francesco Laporta, proprio al Club de Golf Alcanada dove l’evento avrà luogo per la terza volta. Grazie a quel titolo Laporta è stato l’ultimo dei cinque azzurri a prevalere nell’ordine di merito preceduto da Giuseppe Calì (1990), Michele Reale (1997), Edoardo Molinari (2009) e da Pavan (2013).

I 45 concorrenti tutti in corsa per la ‘carta’ - Il montepremi di 500.000 euro è il più alto in assoluto per il 2022, ma è importante il fatto che il vincitore percepirà 87.000 punti per l’ordine di merito. Equivale a dire che tutti coloro che al momento sono fuori dai primi 20 possono entrarvi, discorso che vale anche per lo svizzero Benjamin Rusch, 45°, e per Lorenzo Scalise, come detto 44°, che possono prendere la ‘carta’ vincendo, ma anche arrivando al secondo posto, purché da soli.

Freiburghaus difende la leadership nel ranking - Ci sarà comunque lotta per l’ambita prima posizione, dove con il successo nel precedente English Trophy si è portato l’elvetico Jeremy Freiburghaus, che è stato molto regolare durante l’anno. Infatti ha ottenuto altri sette piazzamenti tra i top ten (due volte runner up). Per divenire “re” del circuito dovrà guardarsi in particolare dai quattro che lo seguono, il sudafricano Juan Carlo Ritchie e il tedesco Alexander Knappe, gli unici con due titoli tra i 25 vincitori stagionali, e gli svedesi Mikael Lindberg e Jens Dantorp. Ognuno dei quattro, in caso di vittoria, lo sorpasserebbe e lui non potrebbe porvi rimedio. A tutti gli altri, fino al 26° nel ranking, il successo non basterà, perché dipenderanno

dalla posizione dello svizzero. Dovesse imporsi il francese Pierre Pineau, ossia il 26°, Freiburghaus perderebbe la leadership nei suoi riguardi solo terminando ultimo, ma potrebbero approfittarne anche altri.

Per quanto riguarda la ‘carta’ sono praticamente al sicuro i primi 15, mentre dovranno impegnarsi a fondo coloro che sono tra il 16° e il 20° posto, nell’ordine lo spagnolo Alejandro Del Rey, il sudafricano Deon Germishuys, il tedesco Maximilian Schmitt, il polacco Mateusz Gradecki e il francese Jeong weon Ko. Dietro di loro incalzano dalla 21ª posizione in poi lo scozzese Euan Walker, l’inglese Matthew Baldwin, i tedeschi Nick Bachem e Marc Hammer e l’iberico Emilio Quartero Blanco, che hanno ampie possibilità di accedere tra i venti con una buona prestazione.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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