I milioni, tanti, dell'Arabia, hanno fanno capitolare anche lo spagnolo
L'azzurra si è classificata 27ª con 419 (-11) colpi e nella finale
Emanuele Canonica 27° nel MCB Tour Championship a Mauritius
Tiger è tornato dopo sette mesi di stop a seguito dei problemi fisici
La finale dell'Attività Giovanile giocata al Marco Simone G&CC
Ha superato con un eagle alla seconda buca di playoff Hoshino
In Sudafrica vince Dean Burmester. Laporta si classifica decimo
Nel Vinpearl Resort Nha Trang vince il brasiliano Adilson Da Silva
Dopo la trionfale edizione della Ryder Cup, Roma riaccende la passione per il green con “Golf in Piazza”, evento che chiude l’appassionante cammino della “Road to Rome 2023”. A Viale delle Magnolie, nel cuore di Villa Borghese, 13 le postazioni allestite dalla Federazione Italiana Golf che hanno permesso a tutti di mettersi alla prova all’interno di un mini-villaggio, comprensivo di infopoint, con le indicazioni per iniziare a giocare a golf nel Lazio
La thailandese Trichat Cheenglab ha vinto la money list del 2023
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)
Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)