Il danese Nicolai Hojgaard ha vinto la gara finale a Dubai
Francesco Molinari è uscito al taglio nel RSM Classic in Georgia
Nel Mallorca Ladies Open Virginia Elena Carta al 58° posto
Ha ricevuto la "carta" per il circuito 2024 insieme ad altri 11 italiani
Sarà un’Italia da record quella che si presenterà ai nastri di partenza
Sul Butterfield Bermuda Championship davanti a Noren
Quarto successo stagionale nell'Annika Driven by Gainbridge
Lo statunitense ha vinto il Nedbank Golf Challengein Sudafrica
Si è giocato sui campi di Le Fonti, Miglianico e Terre dei Consoli
Dal passato che diventa storia, la Ryder Cup, al futuro che diventa presente, l’Open d’Italia. Dopo tre appuntamenti consecutivi nel Lazio, l’81esima edizione si giocherà dal 27 al 30 giugno 2024 all’Adriatic Golf Club di Cervia (Ravenna), in Emilia-Romagna. Un anno dopo (le date sono ancora da definire), l’Open d’Italia 2025 sarà invece protagonista in Toscana, all’Argentario Golf Club di Monte Argentario (Grosseto). L’annuncio, doppio, è arrivato in Regione Emilia-Romagna, a Bologna, in una conferenza stampa in cui sono intervenuti: Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna; Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf; Massimo Medri, Sindaco di Cervia; Marzio Perrelli, Executive Vice President Sport di Sky Italia. L’evento è stato moderato da Francesca Piantanida, giornalista di Sky Sport.
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Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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