03 Dicembre 2023

DP Tour: Paratore 2°, Manassero 5°, Laporta 10°

Renato Paratore Renato Paratore

Grande prova degli azzurri in Sudafrica dove Renato Paratore, Matteo Manassero e Francesco Laporta si sono classificati tra i top ten, i primi due sfiorando l’impresa, nell’Investec South African Open Championship, torneo giunto alla 113ª edizione e organizzato in collaborazione tra DP World Tour e Sunshine Tour. Sul percorso del Blair Atholl Golf & Equestrian Estate (par 72), a Johannesburg, ha vinto il sudafricano Dean Burmester con 277 (70 74 65 68, -11) colpi e a segno per la seconda settimana consecutiva dopo aver firmato il precedente Joburg Open, doppietta che non si verificava dal 2015, autore l’inglese Andy Sullivan.

Paratore ha chiuso al secondo posto con 280 (69 71 70 70, -8), Manassero al quinto con 281 (68 68 73 72, -7) e Laporta al decimo con 282 (69 71 69 73, -6). Buona prestazione anche di Pavan, 17° con 284 (70 71 74 69, -4)

Burmester, 34enne nato ad Harare nello Zimbabwe ma sudafricano a tutti gli effetti, alla 178ª presenza sul circuito continentale, ha conquistando il quarto titolo sul DP World Tour per un palmarès che ne conta sette sul circuito di casa, al netto dei tre che sono in combinata con quello continentale. Attualmente sulla LIV Golf, ha condotto il round conclusivo in 68 (-4) colpi con sei birdie, gli ultimi due nel finale decisivi, e due bogey, rimontando dalla quarta piazza. È  stato gratificato con un assegno di 233.727 euro su un montepremi di circa 1.370.000 euro (1.500.000 dollari la cifra ufficiale).

Paratore è stato affiancato dallo svedese Jesper Svensson e dal sudafricano Ryan Van Velzen. mentre Manassero ha avuto la compagnia dal francese Frederic Lacroix, dallo spagnolo Alejandro Del Rey e di altri due atleti di casa, Jayden Schaper e Louis De Jager. Insieme a Laporta anche l’altro sudafricano Thriston Lawrence, campione uscente.

Paratore è risalito dal decimo posto con un 70 (-2) dopo nove buche sofferte (due birdie, un bogey, un doppio bogey) e poi con tre birdie, l’ultimo alla 18ª in cui ha mancato l’eagle per centimetri. Manassero, che è stato sempre nelle prime posizioni (sesto in avvio, poi secondo e quarto), ha segnato un 72 (par) con un eagle, due birdie, due bogey e un doppio bogey. È stato anche in vetta, ma due putt sbagliati alle buche 11 e 14 sono stati determinanti. Laporta ha girato in 73 (+1) con due birdie e tre bogey. Andrea Pavan, con un buon round tradotto in un parziale di 69 (-3, tre birdie senza bogey) colpi, ha recuperato dal 41° posto, mentre hanno concluso in bassa classifica Lorenzo Scalise, 66° con 294 (72 72 78 72, +6), e Filippo Celli, 70° con 299 (72 72 76 79, +11). E’ uscito al taglio Edoardo Molinari, 84° con 146 (76 70, +2).

 

TERZO GIRO - A Johannesburg, in Sudafrica, dopo il terzo giro del South African Open, guidano la graduatoria con 207 (-9) colpi i sudafricani Jayden Schaper e Ryan Van Velzen.

Sul percorso del Blair Atholl Golf & Equestrian Estate (par 72), nel torneo organizzato in collaborazione tra DP World Tour e il Sunshine Tour, sono al quarto posto con 209 (-7) Francesco Laporta e Matteo Manassero, mentre Renato Paratore è 10° con 210 (-6). Tutti e tre gli italiani sono in corsa per il titolo. Più attardati Andrea Pavan, 41° con 215 (-1), Filippo Celli, 69° con 220 (+4), e Lorenzo Scalise, 71° con 222 (+6). E’ uscito al taglio Edoardo Molinari, 84° con 146 (76 70, +2). Il montepremi è di 1.500.000 dollari (circa 1.370.000 euro).

 

SECONDO GIRO - A Johannesburg, dopo il secondo giro del South African Open, Matteo Manassero con uno score di 136 (68 68, -8) è 2/o a un solo colpo dalla vetta occupata dallo svedese Jesper Svensson, in testa con 135 (68 67, -9). Migliore tra gli azzurri, Manassero in 36 buche giocate ha realizzato nove birdie (di cui quattro nel primo round e cinque nel secondo), con un solo bogey. In uno dei tornei più antichi del DP World Tour, arrivato quest'anno alla 113/a edizione, condivide la seconda posizione col sudafricano Casey Jarvis e lo svedese Joakim Lagergren.

Per quel che riguarda gli altri italiani, buone prove pure per Francesco Laporta (69 71) e Renato Paratore (69 71), entrambi 15/i con 140 (-4). Dietro di loro Andrea Pavan, 26/o con 141 (70 71, -3). Superano il taglio anche Filippo Celli (72 72) e Lorenzo Scalise (72 72), 59/i con 144 (par). E' stato eliminato Edoardo Molinari, 84/o con 146 (76 70, +2).

Dopo essere stato promosso dal Challenge e aver riconquistato la 'carta' piena per il massimo circuito continentale maschile, Manassero in Sudafrica, nella seconda gara del DP World Tour 2024, sogna l'impresa. Il 30enne di Negrar Valpolicella (Verona) non vince sul tour maggiore dal maggio 2013, anno dell'ultima, grande impresa al BMW Championship. Il montepremi è di 1.500.000 dollari (circa 1.370.000 euro).

 

PRIMO GIRO - Lo svedese Joakim Lagergren è al comando con 65 (-7) colpi nell’Investec South African Open Championship che si sta disputando a Johannesburg sul percorso del Blair Atholl Golf & Equestrian Estate (par 72), organizzato in collaborazione da DP World Tour e Sunshine Tour.

Il leader precede di un colpo il sudafricano Casey Jarvis, secondo con 66 (-6). In terza posizione con 67 (-5) l’inglese Andy Sullivan e altri due sudafricani, Louis De Jager e Joan Rebula.

Bella prova di Matteo Manassero, sesto con 68 (-4), ma hanno tenuto un buon ritmo anche Francesco Laporta e Renato Paratore, 16.i con 69 (-3), e Andrea Pavan, 27° con 70 (-2). A metà classifica Lorenzo Scalise e Filippo Celli, 61.i con 72 (par), e in bassa Edoardo Molinari, 126° con 76 (+4). Il montepremi è di 1.500.000 dollari (circa 1.370.000 euro).

 

LA VIGILIA - Nuovo doppio appuntamento per il DP World Tour in Sudafrica e in Australia, nazioni in cui la scorsa settimana è iniziata la stagione 2024 con anticipo sull’anno solare. Dal 30 novembre al 3 dicembre a Johannesburg si disputa l’Investec South African Open Championship sul percorso del Blair Atholl Golf & Equestrian Estate, organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, evento che si svolge in concomitanza con l’ISPS HANDA Australian Open a Sydney.

A Johannesburg, nella 113ª edizione di una delle gare più longeve nel panorama golfistico mondiale, saranno al via sette giocatori italiani: Edoardo Molinari, Lorenzo Scalise, Andrea Pavan, Matteo Manassero, Francesco Laporta, Renato Paratore e Filippo Celli.

Difende il titolo Thriston Lawrence, nativo di Nelspruit che compirà 27 anni durante la gara, quattro successi sul circuito continentale. Avrà quali più accreditati avversari i suoi connazionali presenti in numero considerevole e grandi favoriti, a iniziare dal terzetto che lo ha preceduto sul gradino più alto del podio: Daniel Van Tonder (2021), Christiaan Bezuidenhout (2020) e Brandon Stone (2016). Con loro Charl Schwartzel, Ockie Strydom, Dylan Frittelli e Jaco Van Zyl, insieme a Dean Burmester, che come Schwartzel gioca sulla LIV Golf, vincitore del precedente Joburg Open, e ai tre che si sono classificati alle sue spalle, Darren Fichardt (2°), Zander Lombard e Jacques Kruyswijk (4.i). Tra di loro si è piazzato terzo l’inglese Dan Bradbury, che appare in buona condizione e in grado di cambiare le carte in tavola, ma nutrono ambizioni parecchi concorrenti tra cui gli altri inglesi Dale Whitnell, Daniel Brown e Andy Sullivan, a segno nel 2015, lo scozzese Ewen Ferguson, il tedesco Nick Bachem, il cinese Ashun Wu e il malese Gavin Green, per citarne alcuni. Sul tee di partenza, ma senza molte possibilità, anche il sudafricano Hennie Otto, 47enne di Boksburg, che si è imposto nel 2011 e che ha firmato per due volte l’Open d’Italia (2008 e 2014). Il montepremi è di 1.500.000 dollari (circa 1.370.000 euro).

Gli azzurri - Tra gli azzurri debuttano nella nuova stagione Edoardo Molinari e Celli, che ha conquistato una ‘carta’ a tempo pieno categoria 18 con la brillante prova alla Qualifying School (secondo). Laporta e Manassero, tornati sul circuito maggiore con la ‘carta’ categoria 15 ottenuta attraverso l’ordine di merito del Challenge Tour e andati a premio nel Joburg Open, proveranno ad alzare i ritmi per migliorare la propria prestazione, mentre Paratore, Pavan e Scalise dovranno riscattare il taglio subito.

Il record - La gara, nata nel 1903 e che tutti i giocatori di casa ambiscono ad avere nel proprio palmarès, è stata appannaggio per ben 13 volte di Gary Player, icona del golf sudafricano, record completato nel 1981 (primo successo nel 1956) e che probabilmente rimarrà imbattuto ancora per tanti anni visto che tra gli atleti in piena attività nessuno è arrivato almeno alla doppietta. Player è seguito con nove titoli da Bobby Locke (dal 1935 al 1955), con otto da Sid Brews  (dal 1925 al 1952) e con cinque da Ernie Els (dal 1992 al 2010) e dallo scozzese George Fotheringham (dal 1908 al 1914).

Diretta su Sky e in streaming su NOW - L’Investec South African Open Championship sarà trasmesso in diretta da Sky, sul canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre, dalle ore 11 alle ore 16; sabato 2, dalle ore 11 alle ore 15,30; domenica 3, dalle ore 10 alle ore 15. Commento di Silvio Grappasonni, Roberto Zappa e di Alessandro Lupi.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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