“E’ un momento difficile, che sto vivendo in casa con i miei"
Continua ad allungarsi la lista dei tornei rinviati dal PGA Tour
Il South African Women's Open vinto dall’inglese Alice Hewson
Negli Stati Uniti l’emergenza coronavirus ha fermato anche il golf. Sia il PGA Tour che il LPGA Tour hanno bloccato l’attività almeno fino al 12 aprile e di conseguenza oltre all’immediato stop del The Players Championship è stato rinviato anche il Masters, primo major stagionale che si sarebbe dovuto disputare dal 9 al 12 aprile sul percorso dell’Augusta National, ad Augusta Georgia.
Al momento si spera di recuperare l’evento entro la fine di giugno
Si è imposta con la formazione dell’Arizona State University, dove studia, nel DRDonnis Thompson Invitatio
Suo l'ArnolrdPalmer Invitational, una delle gare più prestigiose
nel Commercial Bank Qatar Masters settimo Bertasio
Il 22enne di Juju Island, ha ottenuto il primo titolo sul circuito
Nel NSW Open la svedese ha sorpassato la belga Manon De Roey
OBene anche Lorenzo Gagli, decimo con 280 (-8), nell’Oman Open
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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