Nono titolo per Jaco Ahlers, che vince in rimonta, 44° Geerts
Ha portato a undici i titoli, sul circuito comprensivi di un major
Andrea Pavan spiega il rendimento altalenante del terzo giro e Francesco Laporta come è arrivato al 13° posto. Molto deluso Guido Migliozzi, che ha perso l'opportunitò di un ben piazzamento, mentre lo statunitense Kurt Kitayama pensa in grande: vincere l'Open e poi essere nella squadra statunitense nella Ryder Cup 2022 a Roma
L’inglese Matthew Fitzpatrick è rimasto al comando con 200 (67 65 68, -13) colpi a un giro dal termine del 76° Open d’Italia, quinta tappa delle Rolex Series dell’European Tour, che si sta svolgendo sul difficile percorso dell’Olgiata Golf Club (par 71) a Roma. Ha perso due posizioni, ma può dire ancora la sua nella corsa al titolo, Andrea Pavan, decimo con 206 (69 67 70, -7), mentre ha effettuato un bel recupero Francesco Laporta, da 28° a 13° con 207 (69 70 68, -6), affiancato dall’inglese Danny Willett.
Andrea Pavan è stato tra i grandi protagonisti della seconda giornata del 76° Open d’Italia, quinta tappa delle Rolex Series dell’European Tour, che si sta svolgendo sul percorso dell’Olgiata GC (par 71), dove l’azzurro più atteso, Francesco Molinari, non ha superato il taglio. Pavan è salito all’ottavo posto con 136 (69 67, -6) colpi, mentre Molinari, 107° con 147 (71 76, +5), ha dovuto lasciare la gara che ha un nuovo leader, l’inglese Matthew Fitzpatrick
Le impressioni di Edoardo Molinari, Francesco Laporta, Renato Paratore e Francesco Molinari che ha detto:“Per come ho giocato oggi mi accontento. E’ stata una giornata in chiaroscuro. L’inizio è stato difficile, ho lottato con tutto quel che avevo dentro e quel birdie sull’ultimo green, che mi ha riportato in par dopo 17 buche sempre sopra, è stato veramente importante per il morale”.
l finlandese Tapio Pulkkanen ha sorpreso i big e ha preso il comando con 64 (-7) colpi dopo la prima giornata del 76° Open d’Italia, quinta tappa delle Rolex Series dell’European Tour, che si sta svolgendo sul difficile percorso dell’Olgiata Golf Club (par 71) a Roma. Ha avuto qualche difficoltà Francesco Molinari, 54° con 71 (par) colpi, che comunque ha ampie possibilità di recupero, mentre il miglior punteggio tra i giocatori italiani lo hanno espresso Andrea Pavan e Francesco Laporta, 20.i con 69 (-2)
Alla vigilia del 76° Open d'Italia le rituali interviste con le speranze e i propositi dei giocatori più atteso. Framcesco Molinari punta alla terza vittoria nella gara, ma Justin Rose, Shane Lowery e Paul Casey non sono certo disposti a lasciarsi sfuggire un torneo con un montepremi di sette milioni di dollari complessivi. Tra gli azzurri le impressioni di Renato Paratore, Andrea Pavan e Guido Migliozzi
Inizia l’Open d’Italia dei record e delle stelle. All’Olgiata Golf Club di Roma l’attesa per la 76ª edizione dell’evento (10-13 ottobre) è finita: domani in campo i big internazionali nel quinto appuntamento 2019 delle Rolex Series European Tour, con Francesco Molinari a caccia del tris di successi (dopo quelli 2006 e 2016) per diventare il primo italiano a riuscire in questa impresa.
Ha fatto da anteprima la tradizionale Rolex Pro-Am
Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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