02 Marzo 2020

PGA Tour: Sung-jae Im rimonta vincente

Sung-jae Im Sung-jae Im

Il coreano Sung-jae Im, 22enne di Juju Island, ha ottenuto il primo titolo sul PGA Tour, alla 50ª gara disputata, imponendosi con 274 (72 66 70 66, -6) colpi nell’Honda Classic (PGA Tour), torneo disertato da buona parte dei big e disputato sul percorso del PGA National (par 70) a Palm Beach Gardens in Florida.

Con un giro finale in 66 (-4, sette birdie, tre bogey) colpi Im ha rimontato dal quinto posto e ha prevalso di misura sul canadese Mackenzie Hughes (275, -5), In terza posizione con 276 (-4) l’inglese Tommy Fleetwood, leader dopo tre turni e che ha mancato l’occasione per ottenere il primo successo sul circuito americano, in quarta con 277 (-3) Daniel Berger, Brendan Steele, l’inglese Lee Westwood e il coreano Byeong-Hun An, e in ottava con 278 (-2) Gary Woodland, Ryssell Henley e l’australiano Cameron Davis. In 53ª con 287 (+7) Grayson Murray, autore nel terzo giro di una “hole in one” (buca 17, par 3, yards 151, wedge), la quarta personale sul tour.

Sono usciti al taglio dopo 36 buche i giocatori che si erano presi la scena nelle previsioni della vigilia: Rickie Fowler, 70° con 144 (+4), un colpo oltre il limite di qualifica, l’inglese Justin Rose, 94° con 146 (+6), e Brooks Koepka, numero tre mondiale, 110° con 148 (74 74, +8). Con loro anche Keith Mitchell, 104° con 147 (+7), che difendeva il titolo, e Viktor Hovland, 125° con 150 (+10), primo norvegese a vincere sul circuito (suo il Puerto Rico Open della scorsa settimana).

A Sung-jae Im, salito dal 34° al 25° posto nel world ranking, è andato un assegno di 1.260.000 dollari su un montepremi di 7.000.000 di dollari.

TERZO GIRO - L’inglese Tommy Fleetwood (205 - 70 68 67, -5) ha sorpassato Brendan Steele (206, -4) in vetta alla classifica dell’Honda Classic (PGA Tour), torneo disertato da buona parte dei big e in svolgimento sul percorso del PGA National (par 70) di Palm Beach Gardens in Florida.

Fleetwood, 29enne di Southport con cinque titoli sull’European Tour, ha girato in 67 (-3, sei birdie, tre bogey) colpi  e si trova per la prima volta in vantaggio sul circuito dopo 54 buche dove ha l’occasione di cancellare lo zero dalla casella delle vittorie, che ha sfiorato in passato con quattro secondi posti. Nel turno conclusivo dovrà però guardarsi, oltre che da Steele, anche dai connazionali Luke Donald e Lee Westwood, terzi con 207 (-3), e da Daniel Berger, dal sudafricano Charl Schwartzel e dal coreano Sung-jae Im, quinti con 208 (-2). Qualche possibilità anche per i sei concorrenti in ottava posizione con 209 (-1) tra i quali il sudafricano Rory Sabbatini che si recente ha preso la nazionalità slovacca.

Sono usciti al taglio dopo 36 buche i giocatori che si erano presi la scena nelle previsioni della vigilia: Rickie Fowler, 70° con 144 (+4), un colpo oltre il limite di qualifica, l’inglese Justin Rose, 94° con 146 (+6), e Brooks Koepka, numero tre mondiale, 110° con 148 (74 74, +8). Con loro anche Keith Mitchell, 104° con 147 (+7), che difendeva il titolo, e Viktor Hovland, 125° con 150 (+10), primo norvegese a vincere sul circuito (suo il Puerto Rico Open della scorsa settimana). Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.

“Hole in one” di Grayson Murray - Grayson Murray, 23° con 211, +1), ha realizzato una “hole in one” andando a segno dal tee alla buca 17, par 3 di 151 yards, utilizzando un wedge. E’ la quarta che realizza sul circuito. Il 26enne di Raleigh (North Carolina), un successo sul tour datato 2017 (Barbasol Championship), ha unito all’ace due birdie, un bogey e un triplo bogey per il 70 (par).

SECONDO GIRO - Ancora un passaggio a vuoto per Brooks Koepka, numero tre mondiale, 110° con 148 (74 74, +8) e uscito al taglio nell’Honda Classic (PGA Tour), torneo disertato da buona parte dei big e in svolgimento sul percorso del PGA National (par 70) di Palm Beach Gardens in Florida.

E’ passato a condurre con 135 (68 67, -5) Brendan Steele, 37enne di Idyllwild (California), tre successi sul circuito, che con cinque birdie e due bogey per il 67 (-3) si è lasciato alle spalle J.T. Poston e gli inglesi Luke Donald e Lee Westwood (136, -4). Sono al quinto posto con 137 (-3) Gary Woodland, Nick Watney, l’austriaco Sepp Straka e l’australiano Cameron Davis e tra i sei concorrenti al nono con 138 (-2) si trova l’inglese Tommy Fleetwood.

Sono andati fuori gioco anche gli altri due giocatori che, insieme a Koepka, si erano presi la scena alla vigilia, Rickie Fowler, 70° con 144 (+4), un colpo oltre il limite di qualifica, e l’inglese Justin Rose, 94° con 146 (+6). Con loro anche Keith Mitchell, 104° con 147 (+7), che difendeva il titolo, e Viktor Hovland, 125° con 150 (+10), primo norvegese a vincere sul circuito (suo il Puerto Rico Open della scorsa settimana). Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.

PRIMO GIRO - Harris English e l’inglese Tom Lewis, entrambi entrati nel field con un invito dello sponsor, sono al comando con 66 (-4) colpi nell’Honda Classic (PGA Tour), torneo disertato da buona parte dei big e in svolgimento sul percorso del PGA National (par 70) di Palm Beach Gardens in Florida. Sono in difficoltà i giocatori più attesi e tutti a rischio di uscire al taglio: l’inglese Justin Rose 63° con 72 (+2), Brooks Koepka, numero tre mondiale, 103° con 74 (+4), Rickie Fowler, 132° con 76 (+6), e Viktor Hovland, primo norvegese a vincere sul circuito la scorsa settimana (suo il Puerto Rico Open),138° con 77 (+7), peggior parziale sul giro nei 61 round che ha effettuato fino ad ora in carriera.

Tom Lewis, 29enne di Welwyn Garden City con due successi nell’European Tour, si è espresso con un eagle e due birdie, mentre Harris English, 31enne di Valdosta (Georgia), due titoli sul tour, è arrivato al vertice con un cammino più complicato, ma egualmente efficace, fatto di un eagle, quattro birdie e di due bogey. La coppia ha un vantaggio di un solo colpo su Zach Johnson, Cameron Tringale, J.T. Poston, Brian Stuard e sull’inglese Le Westwood (67, -3) e di due su Wyndham Ckark (68, -2).

Non riesce a trovare il passo giusto Brooks Koepka dopo l’infortunio al ginocchio con relativo stop che praticamente gli è costato la leadership mondiale. Anche in questa occasione buone cose e molti errori tradotti in tre birdie, due bogey, un doppio bogey e un triplo bogey. Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.

LA VIGILIA - Brooks Koepka, numero tre mondiale e da cui si attende una reazione per riprendersi la leadership a breve, Rickie Fowler, l’inglese Justin Rose e l’emergente Viktor Hovland, primo norvegese a vincere sul PGA Tour (suo il Puerto Rico Open della scorsa settimana), calamitano l’attenzione alla vigilia dell’Honda Classic (27 febbraio-1 marzo), torneo disertato da buona parte dei big e in programma al PGA National di Palm Beach Gardens in Florida.

Difende il suo unico titolo sul circuito Keith Mitchell, 28enne di Chattanooga (Tennessee), in un contesto che comprende, tra gli altri, Jim Furyk, Gary Woodland, Kurt Kitayama, che ha rinunciato a disputare da campione in carica il concomitante Oman Open (European Tour), il sudafricano Louis Oosthuizen e gli inglesi Tommy Fleetwood e Lee Westwood.

Della partita anche il cileno Joaquin Niemann, altro giovane elemento in ascesa come Hovland, i canadesi David Hearn e Corey Conners, l’australiano Cameron Davis e il coreano Byeon Hun An. Non sarà in corsa per il successo, ma avrà sicuramente il suo seguito, il fijiano Vijay Singh, grande carriera, età che avanza, però classe immutata, e suscita sempre curiosità Arjun Atwal, unico indiano capace di imporsi sul PGA Tour.

Assente per il secondo anno consecutivo Tiger Woods, che sta seguendo una sua tabella particolare tenendo conto anche del suo stato fisico, per presentarsi in condizioni ottimali al Masters (9-12 aprile) dove proverà a concedere il bis dopo la vittoria dello scorso anno. Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.

Il torneo su GOLFTV – L’Honda Classic viene trasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 27 febbraio e venerdì 28, dalle ore 20 alle ore 24; sabato 29 e domenica 1 marzo, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Isabella Calogero e di Federico Colombo.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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