Si sono svolti al Golf Nazionale e al Terre dei Consoli Golf Club
Sul percorso del Golfpark Holzhäusern a Hünenberg nel Canton Zurigo
Presentato al Salone d’Onore del CONI il massimo torneo nazionale che, dal 15 al 18 settembre (con Rolex Pro-Am in programma mercoledì 14), al Marco Simone Golf & Country Club vedrà in gara i top player internazionali - Field delle grandi occasioni, montepremi di 3 milioni di euro e ingresso gratuito previa registrazione -L’evento, inserito nel calendario del DP World Tour, verrà trasmesso in diretta su Sky Sport. Ospite d’onore il trofeo della Ryder Cup che nel 2023 si disputerà proprio su questo percorso
Con un eagle alla prima buca del playoff, Dustin Johnson (67 63 65) supera a Boston il cileno Joaquin Niemann (64 65 66), l'indiano Anirban Lahiri (66 65 64) e vince il "The Invitational", quarto appuntamento del 2022 della LIV Series Golf.
Negli USA, sul percorso del The International Golf Club (par 70), i tre giocatori hanno chiuso le 54 buche regolamentari con un totale di 195 (-15) colpi, ma a far la differenza allo spareggio è stata una magia dell'americano. Il successo nella gara individuale, il primo nella sua carriera in Superlega araba, ha fruttato all'ex numero uno mondiale 4 milioni di dollari. A cui se ne devono aggiungere altri 750.000 per l'exploit nella competizione a squadre, con Johnson (capitano) che ha trascinato i "4 Ages GC", con Talor Gooch, Pat Perez e Patrick Reed, al terzo sigillo consecutivo.
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Nel Dana Open all’Highland Meadows Golf Club Molinaro ou
Al tedesco il B-NL Challenge Trophy by Hulencourt 2022
Nal Made in HimmerLand successo dell’inglese Oliver Wilson
Prodezza del trio Pietro Bovari, Filippo Celli e Marco Florioli
Clara Manzalini, unica italiana in gara, fuori al taglio
Al GC Biella Le Betulle ottava vittoria italiana in 15 edizioni
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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