02 Settembre 2022

Reply Under 16: vince Binaghi

Giovanni Binagi Giovanni Binagi

Per l’ottava volta il Reply Italian International Under 16 Championship Teodoro Soldati Trophy parla italiano e a firmare la 15esima edizione è stato il figlio d’arte Giovanni Binaghi.

Le ultime 36 buche, condensate in una giornata, hanno confermato il consueto alternarsi di situazioni ed emozioni e il percorso del GC Biella “Le Betulle” con le sue insidie ha messo in risalto le inevitabili insicurezze dei giovani talenti.

Binaghi, partito al mattino senza pressioni dal 9° posto, però è stato il più bravo a superare i momenti difficili lanciandosi nel gran finale con un ottimo score di 68 (-5 con 6 biridie e 1 solo bogey alla buca 18) nel terzo giro che l’ha portato al comando. A quel punto, mentre gli avversari diretti hanno iniziato a perdere colpi, Giovanni, assecondando il suo gioco potente, ha chiuso le buche finali in perfetto par per una carta totale di 288 (71 76 68 73, -4). Decisivi per il quindicenne portacolori di Monticello i birdie alle buche 7, 9 (senza toccare fairway) e 11, ma più di tutto il par salvato alla 17 imbucando un putt di 2 metri dopo aver sbagliato a sinistra il tee-shot.

<<Sono felice, oggi ho giocato veramente bene soprattutto nel terzo giro, poi nel quarto ho cercato di gestire la situazione – ha detto a fine gara Giovanni che è allenato da papà Alberto ex pro e tecnico della nazionale -. Non è semplice tenere la concentrazione per 36 buche ma ho mantenuto una buona regolarità da tee a green. Mi è venuta un po’ di tensione alla buca 14 dopo il bogey, ma ho reagito, decisivi sicuramente il birdie della 9 senza toccare la pista e il par salvato alla 17. Voglio dedicare questa vittoria alla mia famiglia e a Teodoro Soldati. Obiettivi futuri? A breve termine proseguire la stagione con i campionati a squadre, tra qualche anno continuare il gioco e gli studi in un’università americana>>

Alle spalle dell’azzurro al 2° posto con 290 (73 76 72 69, -2) è spuntato dalle retrovie lo svizzero dello Golf Club Zürichsee Fridolin Julian Michel. Un colpo dietro in terza posizione con 291 (71 78 74 68, -1) l’inglese Monty Holcombe il migliore nel round finale. Appaiati sempre con 291 il ceco Jakub Janda (69 75 76 71) e l’olandese Denny Kloeth (75 68 74 74). Sesti e delusi con 293 (+1) gli italiani Bruno Frontero (Royal Park) e Federico Randazzo (Il Picciolo) che avevano iniziato la giornata rispettivamente al primo e secondo posto. Ottavi con 295 (+3) il n° 1 sudafricano Janko Van Der Merwe e Giorgio Celani (Olgiata) anche lui calato nel finale.

Tra gli italiani che avevano passato il taglio (fissato a +6) da segnalare Giacamo Camocardi 14° con 298 (+6),  Lapo Francesco Bisazza 17° con 299 (+7), Edoardo Straulino e Biagio Andrea Gagliardi 20esimi con 300 (+8).

ll Nations’Trophy è stato vinto da Italia 2 (Frontero, Celani e Rimauro) con 282 punti, seguito da Italia 1 (Binaghi, Gagliardi e Manassero) con 290 e dalla Rep. Ceca con 292 punti.

Dopo due anni forzatamente condizionati dalla pandemia la manifestazione è ritornata sui numeri record del 2019 e ai nastri di partenza si sono presentati 144 giocatori (per oltre 170 richieste) in rappresentanza di 20 nazioni (Italia, Sudafrica, Norvegia, Olanda, Svizzera, Inghilterra, Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Slovacchia, Germania, Francia, Liechtenstein, Galles, Svezia, Irlanda, Finlandia, Slovenia, Scozia e Austria).

Il Reply Italian International Under 16 Championship, che è valido per il World Amateur Golf Ranking e per l’EGA European Men’s Amateur Ranking, si è costruito negli anni una solida tradizione di rivelatore di nuovi talenti, e la lista di chi è passato da questa gara per poi spiccare il volo nei tour professionistici si allunga anno dopo anno. Tanto per citare i più noti: Matteo Manassero, Renato Paratore, Haydn Porteous, Thomas Pieters, Matthew Fitzpatrick, Brandon Stone, Paul Dunne, Thomas Detry, Guido Migliozzi, Zander Lombard, Kristoffer Reitan, Matthias Schwab, Marcus Kinhult e buon ultimo Thriston Lawrence che ha appena vinto l’Omega European Masters a Crans Montana.

Durante la premiazione è intervenuta la famiglia di Teodoro Soldati, giovane promessa del golf azzurro scomparso nel luglio del 2015 a cui è dedicata la manifestazione.

Partner dell'evento è stato Reply, multinazionale leader sui nuovi canali di comunicazione e i media digitali.

 

SECONDA GIORNATA - Dopo le prime due giornate della 15esima edizione del Reply Italian International Under 16 Championship Teodoro Soldati Trophy arrivano i primi verdetti che vedono l’Italia grande protagonista con la vittoria nel Nations’Trophy e un tris di azzurrini al comando della gara, pronti a dare l’assalto al titolo nelle 36 buche finali di domani.

I green ammorbiditi dalla pioggia notturna e il rough quasi inesistente hanno reso il percorso del GC Biella “Le Betulle” forse un po’ più semplice del solito, ma la prova fornita da Bruno Frontero nel secondo giro è stata eccellente, come lo score di 70 (-3), che lo fa salire al primo posto con una carta totale di 140 (-6). Per Bruno, che ha iniziato a giocare a 5 anni inseguendo papà sui fairway di Sanremo, ben 6 birdie e 3 bogey con la soddisfazione di iniziare la giornata conclusiva da leader: <<Oggi ho avuto buone sensazioni e sono riuscito a chiudere un bel giro senza errori particolari – spiega il portacolori del Royal Park -. Cerco di rispettare il campo il più possibile perché Le Betulle è un percorso che se sbagli ti punisce immediatamente. Obiettivo? All’inizio era quello di passare il taglio giocando con umiltà, domani cercherò di ragionare colpo su colpo. Sono sanremese ma mi alleno a Torino e sono seguito dal maestro Giacomo Gandelli e dallo staff del Royal dove mi trovo molto bene>>.

Appaiati al 2° posto con 142 (-4) il romano Giorgio Celani (Olgiata) e il siciliano Federico Randazzo (Il Picciolo). Per Celani, che con Frontero faceva parte del team Italia 2 vincitore del trofeo a squadre, un bel 70 (-3) di giornata (con 4 birdie e 1 bogey). Per Randazzo, capoclassifica dopo il round inaugurale, una giornata in controllo con uno score in perfetto par (73) grazie a 3 birdie e 3 bogey.

Al 4° posto con 143 (-3) l’olandese Denny Kloeth che con 68 ha realizzato finora il migliore score del torneo.  Per Kloeth, che in stagione ha vinto il qualificato European Young Masters in Finlandia, oggi ben 7 birdie, 4 bogey e 1 eagle all’iconica buca 16.

In difficoltà l’altro leader di ieri il ceco Jakub Janda, che con 144 (-2) è sceso al 5° posto dopo un giro chiuso in 75 (+3, con 2 birdie, 2 bogey e un brutto doppio bogey alla buca 9).

Tiene sotto il par al 6° posto il francese Ilan Soave-Marabanian con 145 (-1). Seguito con 146 (par) in 7a posizione dall’austriaco Thomas Austin e dal migliore dei sudafricani Fabrizio De Abreu. Perde posizioni Giovanni Binaghi (Monticello) 9° con 147 (+1, 71 76). Nei top ten con 148 (+2) Luca Rimauro, Filippo Marchi, l’irlandese Fionn Dobbin, lo svizzero Ben Steinmann e il n° 1 sudafricano Janko Van Der Merwe.

Tra gli altri azzurri che passano il taglio da segnalare anche Alfredo Migliorini e Andrea Artusini con 149 (+3), Paolo Perrino, Biagio Andrea Gagliardi, Lapo Francesco Bisazza e Diego Emanuele Danzi con 150 (+4).

ll Nations’Trophy come detto è stato dominato da Italia 2 (Frontero, Celani e Rimauro) con 282 punti, seguito da Italia 1 (Binaghi, Gagliardi e Manassero) con 290 e dalla Rep. Ceca con 292 punti.

Domani sono previste le ultime 36 buche (con in campo i 45 giocatori che hanno superato il taglio fissato a +6) dove come da tradizione non sono da escludere i consueti colpi di scena. Si inizierà con partenze da due sui tees delle buche 1 e 10 dalle ore 7 per il 3° giro, con i migliori che scatteranno dalla 1 tra le 8,03/8,39. A seguire dalle 11,30 partirà il 4° e ultimo round con i migliori che si contenderanno il titolo in azione tra le 12,33/13,09. La premiazione si svolgerà intorno alle 18.

Dopo due anni forzatamente condizionati dalla pandemia la manifestazione è ritornata sui numeri record del 2019 e ai nastri di partenza si sono presentati 144 giocatori (per oltre 170 richieste) in rappresentanza di 20 nazioni (Italia, Sudafrica, Norvegia, Olanda, Svizzera, Inghilterra, Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Slovacchia, Germania, Francia, Liechtenstein, Galles, Svezia, Irlanda, Finlandia, Slovenia, Scozia e Austria).

Il Reply Italian International Under 16 Championship, che è valido per il World Amateur Golf Ranking e per l’EGA European Men’s Amateur Ranking, si è costruito negli anni una solida tradizione di rivelatore di nuovi talenti, e la lista di chi è passato da questa gara per poi spiccare il volo nei tour professionistici si allunga anno dopo anno. Tanto per citare i più noti: Matteo Manassero, Renato Paratore, Haydn Porteous, Thomas Pieters, Matthew Fitzpatrick, Brandon Stone, Paul Dunne, Thomas Detry, Guido Migliozzi, Zander Lombard, Kristoffer Reitan, Matthias Schwab, Marcus Kinhult e buon ultimo Thriston Lawrence che ha appena vinto l’Omega European Masters a Crans Montana.

Il Campionato è dedicato a Teodoro Soldati, giovane promessa del golf azzurro scomparso nel luglio del 2015.

Partner dell'evento è Reply, multinazionale leader sui nuovi canali di comunicazione e i media digitali.

Ricordiamo che l'accesso del pubblico è libero. Gli orari e le classifiche sono consultabili su www.federgolf.it e www.golfclubbiella.it. dove è anche possibile seguire l'evoluzione della competizione grazie al live scoring.

 

PRIMA GIORNATA - Alle 7,30 il drive dell’olandese Ian Groenendijk ha aperto ufficialmente la 15esima edizione del Reply Italian International Under 16 Championship Teodoro Soldati Trophy che cerca l’erede di uno dei tanti giovani passati dagli insidiosi green del Golf Club Biella “Le Betulle” per diventare stelle del golf mondiale.

Al termine della prima giornata guidano la classifica con lo score di 69 (-4) l’azzurro Federico Randazzo e uno dei favoriti della vigilia il ceco Jakub Janda (handicap -5.4). Filippo, che veste i colori del Golf Picciolo in Sicilia, ha portato a termine un giro di grande solidità con ben 6 birdie e soli 2 bogey nei par 3 delle buche 5 e 10: <<Oggi ho giocato molto bene e spero di confermarmi domani – ha detto l’allievo di Giuseppe Marra -. Ho trovato il campo più semplice rispetto allo scorso anno quando purtroppo non avevo passato il taglio>>.

Jacub, partito dal tee della buca 10  con un mix di potenza e precisione, ha chiuso con lo score di 69 (-4) con birdie alle buche 11, 15, 17, 4 e 7 e un solo bogey alla 1 (con 3 putt). <<Sono felice, ho giocato bene, è stato un buon esordio>>, ha detto telegrafico alla fine Janda che ha 16 anni, è tesserato per il club Mannheim-Viernheim e in stagione ha già vinto lo Sloveniain International Junior Championships e la Czech Extra League.

Ottima prova di Bruno Frontero (Royal Park) che con 70 (-3) insegue al 3° posto i leader di un solo colpo: <<Sono contento del mio gioco in un campo che patisco – ha spiegato il portacolori del Royal Park -, a parte qualche “cavolata”, in particolare al par 3 della buca 5 dove ho fatto doppio bogey, è stato un buon giro con 6 birdie>>. Bene anche il suo compagno di squadra Giovanni Binaghi (Monticello) che ha consegnato una carta di 71 (-2) per piazzarsi in  quarta posizione: <<Sono moderatamente soddisfatto – ha detto l’allievo di papà Alberto -, comunque ho iniziato e finito bene con birdies alle prime (buche 10 e 11 ndr) e ultime due buche (buche 8 e 9 ndr)>>.  Appaiati al 4° posto anche l’inlgese Monty Holcombe e il migliore dei sudafricani Fabrizio De Abreu. Bravi il norvegese Christian Hansen, il francese Ilan Soave-Marabanian e il danese Emil Boerrestad Herstad che sono stati i migliori delle partenze del mattino con 72 (-1) piazzandosi al 7° posto in compagnia dello svizzero Ben Steinmann e del romano Giorgio Celani (Olgiata).

Ha chiuso in par (73) al 12° posto anche il quartetto di azzurrini composto da Giovanni Baldioli, Lapo Francesco Bisazza, Biagio Andrea Gagliardi e Filippo Marchi. Solo 21° il n° 1 sudafricano Janko Van Der Merwe con 75 (+2).

Domani sarà già una giornata decisiva con l’assegnazione del Nations’Trophy (guida la classifica con 142 punti Italia 2 con Frontero, Celani, Rimauro, seguita a 2 punti da Italia 1 con Binaghi, Gagliardi e Manassero e a 3 dalla Rep. Ceca) e il taglio che promuoverà i primi 42 della classifica (più gli eventuali pari merito alle ultime 36 buche). Le partenze saranno si invertiranno rispetto a oggi con i migliori per handicap (gli stranieri) e per ordine di merito (gli italiani) subito in campo dal mattino presto sul tee della buca 1.

Dopo due anni forzatamente condizionati dalla pandemia la manifestazione è ritornata sui numeri record del 2019 e ai nastri di partenza si sono presentati 144 giocatori (per oltre 170 richieste) in rappresentanza di 20 nazioni (Italia, Sudafrica, Norvegia, Olanda, Svizzera, Inghilterra, Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Slovacchia, Germania, Francia, Liechtenstein, Galles, Svezia, Irlanda, Finlandia, Slovenia, Scozia e Austria).

Il Reply Italian International Under 16 Championship, che è valido per il World Amateur Golf Ranking e per l’EGA European Men’s Amateur Ranking, si è costruito negli anni una solida tradizione di rivelatore di nuovi talenti, e la lista di chi è passato da questa gara per poi spiccare il volo nei tour professionistici si allunga anno dopo anno. Tanto per citare i più noti: Matteo Manassero, Renato Paratore, Haydn Porteous, Thomas Pieters, Matthew Fitzpatrick, Brandon Stone, Paul Dunne, Thomas Detry, Guido Migliozzi, Zander Lombard, Kristoffer Reitan, Matthias Schwab, Marcus Kinhult e buon ultimo Thriston Lawrence che ha appena vinto l’Omega European Masters a Crans Montana.

Il Campionato è dedicato a Teodoro Soldati, giovane promessa del golf azzurro scomparso nel luglio del 2015.

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Ricordiamo che l'accesso del pubblico è libero. Gli orari e le classifiche sono consultabili su www.federgolf.it e www.golfclubbiella.it. dove è anche possibile seguire l'evoluzione della competizione grazie al live scoring.

 

LA VIGILIA - È ai nastri di partenza la 15ª edizione del Reply Italian International Under 16 Championship/Teodoro Soldati Trophy, da anni una passerella per giovani talenti del golf provenienti da varie nazioni, in programma da mercoledì 31 agosto a venerdì 2 settembre sul percorso del Golf Club Biella Le Betulle, a Magnano (BI).

Dopo due anni in cui la pandemia ha prima portato all’annullamento del torneo nel 2020 e a una riduzione della presenza straniera nel 2021 si torna praticamente alla normalità con la presenza di 144 atleti al via in rappresentanza di 20 Paesi, a un passo dal record del 2019 quando furono 21. In campo giocatori di Italia, Sudafrica, Norvegia, Olanda, Svizzera, Inghilterra, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Slovacchia, Germania, Francia, Liechtenstein, Galles, Svezia, Irlanda, Finlandia, Slovenia, Scozia e Austria.

Lo scorso anno il torneo è stato vinto da Michele Ferrero che ha firmato il settimo successo degli italiani, i quali comunque sono stati quasi sempre protagonisti e che proveranno ad esserlo anche in questa occasione. Nel field Giovanni Binaghi (Monticello), Biagio Andrea Gagliardi (Olgiata), Giovanni Manassero (Verona), Bruno Frontero (Royal Park I Roveri), Giorgio Celani (Olgiata). Luca Rimauro (Castelfalfi), Filippo Marchi (Olgiata), Mattia D'Errico (Matilde Golf) e Giovanni Bernardi (Monticello), ma ce ne sono tanti altri in grado di dire la loro.

Tra gli stranieri spicca il ritorno dopo due anni di assenza dei giocatori sudafricani che proveranno ad andare a caccia del quarto titolo, in particolare con Marno Lange e con Janko Van Der Merwe, seguendo le orme di Haydn Porteous (a segno nel 2008), Martin Vorster (2017) e di Amilkar Bhana (2019). Meritano attenzione, tra gli altri, gli inglesi Daniel Hayes e Ashley Millington, gli irlandesi Sean Keeling e Evan Monaghan, i cechi Matous Zach e Jakub Janda e gli olandesi Bjorn Driessen e Denny Kloeth.

Al Reply Italian International Under 16 Championship, valido per il World Amateur Golf Ranking e per l’EGA European Men’s Amateur Ranking, hanno partecipato nel tempo tanti ragazzi che ora sono validi professionisti quali, ad esempio, Matteo Manassero, Renato Paratore, Guido Migliozzi, i sudafricani Brandon Stone e il citato Haydn Porteous, i belgi Thomas Pieters, e Thomas Detry, l’inglese  Matthew Fitzpatrick, vincitore di un major (US Open, 2022), l’austriaco Matthias Schwab e lo svedese Marcus Kinhult, per ricordarne alcuni.

Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche con formula stroke play. Dopo 36 il taglio lascerà in gara 42 concorrenti che disputeranno le ultime 36 buche nella stessa terza e ultima giornata. In palio anche il Nations Trophy, che verrà assegnato dopo il secondo giro. Per la classifica saranno validi due risultati su tre giornalieri di ciascuna squadra.

La manifestazione è dedicata a Teodoro Soldati, giovane promessa del golf azzurro tragicamente scomparso nel luglio del 2015. Teodoro era molto legato ai campionati avendoli giocati ben quattro volte, migliorando di anno in anno la sua prestazione sino a raggiungere il podio nel 2013 (terzo) e il successo nel 2014 con una performance che non lasciò spazio agli avversari. Partner dell'evento è Reply, multinazionale leader sui nuovi canali di comunicazione e i media digitali.

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    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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