Decisivo un birdie alla 18 per vincere il quarto major femminile
Disputati sul percorso del Royal Park I Roveri a Fiano Torinese
Per il titolo la Repubblica Ceca ha battuto la Spagna per migliori scarti
Il titolo a Savannah De Bock dopo spareggio con Charlotte Heath
Disputato sul percorso del Golf Club Parco de’ Medici
Il Santander Golf Tour Malaga vinto dalla ceca Sara Kouskova
Il titolo conquistato dall'inlgese Dylan Shaw-Radford
Ancora una grande prova degli azzurri al Roma Alps Open, il quinto evento dell’Italian Pro Tour 2022, il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG, che ha il supporto dell’official advisor Infront. L'evento, inserito anche nel calendario dell'Alps Tour, vede al comando a un giro dal termine l'amateur Julien Paltrinieri con 130 (64 66, -14) colpi davanti allo spagnolo Alex Esmatges, secondo con 131 (63 68, -13). Terzo De Leo
Nella selezione continentale ha giocato l'azzurro Pietro Bovari
Il Roma Alps Open, quinto evento dell’Italian Pro Tour 2022, il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG, che ha il supporto dell’official advisor Infront, è iniziato all'insegna dello spettacolo. Al termine del primo giro, sul percorso del Golf Club Parco de’ Medici (par 72), al comando c'è lo spagnolo Alex Esmatges con 63 (-9) colpi, seguito dall'amateur azzurro Julien Paltrinieri e da Gregorio De Leo, secondi con 64 (-8)
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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