22 Luglio 2022

Carris Trophy: Ponzano 3°, Florioli 4°

Filippo Ponzano e Marco Florioli Filippo Ponzano e Marco Florioli

L’inglese Dylan Shaw-Radford ha conquistato l’English Boys U18 Open Amateur Stroke Play Championship, evento più noto come “The Carris Trophy”, con un totale di 273 (70 65 71 67, -15) colpi davanti allo scozzese Niall Shiels Donegan, secondo con 276 (-12). Sul percorso del Silloth on Solway Golf Club (par 72), ottima prestazione di Filippo Ponzano (69 70 72 66) e di Marco Florioli (73 72 63 69) che hanno chiuso entrambi con 277 (-11), ma in virtù del miglior punteggio nell’ultimo giro Ponzano ha chiuso in terza posizione e Florioli in quarta. Tutti e due hanno ricevuto un premio individuale al termine del torneo. Inoltre, Marco Florioli ha battuto il course record nel terzo round grazie ad un giro in 63 (-9) colpi con un eagle, nove birdie, e un doppio bogey.

Tra gli altri azzurri in gara: Luca Memeo si è piazzato 37° con 294 (72 77 71 74, +6), Eugenio Bernardi 44° con 296 (75 74 72 75, +8) e Pietro Guido Fenoglio 50° con 298 (70 79 77 72, +10). Non hanno superato il taglio, Neri Checcucci, Tommaso Rossin, Michele Ferrero e Pietro Boeris. La squadra italiana è stata accompagnata dal Vice Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Maschile Dilettanti Giovanni Gaudioso e dall’Allenatore Federale Giorgio Grillo.

Grazie a questo exploit, in un torneo nato nel 1935 e giunto alla 82ª edizione, Dylan Shaw-Radford ha iscritto il proprio nome nell’albo d’oro al fianco di grandi campioni come Justin Rose, Sandy Lyle, Peter Baker, David Gilford e Ken Brown.

 

LA VIGILIA - Otto giocatori azzurri saranno impegnati nell’English Boys U18 Open Amateur Stroke Play Championship, evento più noto come “The Carris Trophy”, in programma dal 19 al 22 luglio nella cittadina portuale di Silloth in Inghilterra. Sul percorso del Silloth on Solway Golf Club, difenderanno i colori italiani: Eugenio Bernardi, Pietro Boeris, Pietro Guido Fenoglio, Michele Ferrero, Marco Florioli, Luca Memeo, Filippo Ponzano e Tommaso Rossin. Con loro il Vice Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Maschile Dilettanti Giovanni Gaudioso e l’Allenatore Federale Giorgio Grillo.

In campo 144 Boys in rappresentanza di undici nazioni – Inghilterra, Australia, Belgio, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Italia, Malesia, Olanda, Scozia e Svizzera – che competeranno sulla distanza di 72 buche stroke play. Dopo 36 accederanno ai due round finali i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto.

Il torneo, nato nel 1935 e giunto alla 82ª edizione, è stato vinto da un solo giocatore italiano, Andrea Romano, che ha compiuto l’impresa nel 2017, iscrivendo il proprio nome in un albo d’oro che comprende, tra gli altri, quelli di Justin Rose, Sandy Lyle, Peter Baker, David Gilford e Ken Brown.

 

 

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    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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