24 Luglio 2022

European Young Masters: Italia terza

Il team azzurro all'European Young Masters Il team azzurro all'European Young Masters

L’Italia (Paris Appendino, Ginevra Coppa, Giovanni Binaghi, Biagio Andrea Gagliardi) ha ottenuto con 643 (214 219 210, -5) colpi un bel terzo posto nella 27ª edizione dell’European Young Masters, una classica nel panorama delle gare internazionali giovanili. Sul percorso del Linna Golf, a Harviala in Finlandia, gli azzurrini hanno relegato la Francia, stesso 643, in quarta posizione per gli score migliori scartati e per lo stesso motivo la Repubblica Ceca (639, -9) colpi ha avuto il titolo ai danni della Spagna, medesimo punteggio. In quinta posizione l’Olanda (645, -3) quindi Inghilterra (646, -2) e Irlanda (648, par). Per la classifica sono stati considerati tre risultati su quattro di ogni quartetto per ciascun giro.

Nella graduatoria individuale maschile successo con 208 (70 68 70, -8) dell’olandese Danny Kloeth, che ha lasciato a due colpi l’irlandese Jack Murphy e lo spagnolo Jorge Siyuan Hao (210, -6). Al quarto posto con 211 (-5) lo svedese Neo Berg e appaiati all’ottavo con 213 (-3) Giovanni Binaghi (70 74 69) e Biagio Andrea Gagliardi (70 73 70).

Nell’individuale femminile ha prevalso con 214 (72 72 70, -2) colpi l’islandese Perla Sol Sigurbrandsdottir, che ha superato di misura la ceca Kristina Lebova, la spagnola Anna Cañado e la portoghese Ines Belchior (215, -1). Al quinto posto con 217 (+1) le finlandesi Anastasia Hekkonen e June Weckman e al settimo con 218 (74 73 71, +2) Paris Appendino, che per alcune buche era salita al secondo. In 13ª posizione Ginevra Coppa con 222 (74 73 75, +6).

Hanno accompagnato gli azzurri Alberto Binaghi, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale maschile, e il capitano Giovanni Bartoli.

 LA VIGILIA - Torna l’European Young Masters, una classica tra le gare internazionali giovanili giunta alla 27ª edizione, a cui l’Italia partecipa con il quartetto composto da Paris Appendino, Ginevra Coppa, Giovanni Binaghi e Biagio Andrea Gagliardi, che avrà il supporto di Alberto Binaghi, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale maschile, e del capitano Giovanni Bartoli.

Si gioca in Finlandia dal 21 al 23 luglio al Linna Golf Club di Harviala, sulla distanza di 54 buche con classifica individuale maschile e femminile e con graduatoria a squadre per la quale conteranno tre score dei quattro giornalieri di ogni quartetto.

Insieme a quella italiana saranno presenti le rappresentative di altre 29 nazioni: Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Inghilterra, Estonia, Finlandia, Francia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Scozia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina e Germania, che ha vinto il torneo a squadre negli ultimi tre anni.

L’Italia, nell’evento nato nel 1995, si è imposta nella classifica a squadre in quattro occasioni (1997, 1998, 2007 e 2012). Tre i successi nella graduatoria individuale maschile con Roberto Paolillo (1997), Matteo Manassero (2007) e con Renato Paratore (2012) e altrettanti in quella femminile con Barbara Paruscio (1995), Giulia Sergas (1996) e con Diana Luna (1998). Tra i vincitori da ricordare gli spagnoli Sergio Garcia, Rafa Cabrera Bello, Pablo Martin, Azahara Muñoz, Carlota Ciganda e la svedese Suzann Pettersen.

Primo piano

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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