In Canada ha ottenuto il quinto titolo stagionale e in carriera
Con un gran finale il belga ha vinto il Made In Denmark
Al 42° posto Alessandro Tadini e al 60° Filippo Bergamaschi
Ha preceduto Niccolò Quintarelli. Quarto posto per Joon Kim
Joon Kim, leader con 134 (67 67, -10) colpi, e Niccolò Quintarelli, secondo con 135 (-9), a un giro dal termine del Castello Tolcinasco Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour e sesto evento del Progetto Ryder Cup 2022. Al GC Castello Tolcinasco (par 72) li seguono i francesi Thomas Elissalde (136, -8) ed Erwan Vieilledent (137, -7). In corsa per il titolo anche Giorgio De Filippi, Aron Zemmer e il brillante amateur Giovanni Manzoni, quinti con 138 (-6)
Il dilettante azzurro Giovanni Manzoni, 17 anni appena compiuti, leader con 64 (-8) colpi record del campo amateur, è stato il protagonista della prima giornata del Castello Tolcinasco Open torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour. Sull’impegnativo tracciato del GC Castello Tolcinasco, Manzoni precede di tre colpi Gregory Molteni, Joon Kim e gli inglesi James Sharp e George Twyman (67, -5)
La Pro Am Castello Tolcinasco Open, vinta dal team di Nunzio Lombardi insieme ai dilettanti Stefano Solarino, Chanhee Kim e Andrea Cavallaro con 28 colpi sotto par, ha fatto da prologo al Castello Tolcinasco Open (24-26 agosto), torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour e sesto evento del Progetto Ryder Cup 2022, che inizia sul tracciato del Golf Club Castello Tolcinasco a Pieve Emanuele (MI)
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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