Federico Maccario (277 - 74 66 66 71, -11), ha vinto il Citadelle Trophy International - Preisch (Alps Tour) al Golf Chateau de Preisch (par 72) di Basse-Rentgen in Francia. Il 22enne azzurro ha ottenuto il secondo titolo nel circuito superando con un par alla seconda buca di spareggio Niccolò Quintarelli (69 69 68 71) e il francese Alexandre Daydou (73 66 69 69) con i quali aveva terminato alla pari la gara.
L’olandese Joost Luiten (265 - 69 64 69 63, -19) si è imposto con una gran volata finale in 63 (-8) colpi, miglior score di giornata, nell’Open di casa, il KLM Open, al The Dutch (par 71) di Spijk. Ha ceduto Nino Bertasio, protagonista per tre giri e 24° al termine con 277 (66 67 67 77, -7). Al 34° posto Edoardo Molinari con (279 - 75 65 70 69, -5), al 45° Matteo Manassero con 280 (67 70 72 71, -4) e al 68° Francesco Laporta con 285 (71 69 74 71, +1).
La coreana In-Kyung Kim (271 - 67 70 71 63, -17) ha superato nell’ultimo giro la spagnola Belen Mozo (276, -12) e ha vinto con largo margine l’ISPS Handa European Masters (Ladies European Tour) al GC Hubbelrath (par 72) di Düsseldorf in Germania.
Matteo Delpodio ha ottenuto un bel quarto posto con 285 colpi (73 72 67 73, -3) nel Volopa Irish Challenge (Challenge Tour) disputato sul percorso del Mount Wolseley Hotel Spa&GC (par 72) a Carlow in Irlanda, dove Andrea Maestroni si è classificato 27° con 290 (71 74 74 71, +2). Ha vinto con 278 (72 70 66 70, -10) il tedesco Bernd Ritthammer
Dustin Johnson (265 - 67 63 68 67, -23) ha vinto il BMW Championship, terzo dei quattro tornei di Playoffs, ed è passato al comando della FedEx Cup. Sul percorso del Crooked Stick GC, a Carmel nell’Indiana, Johnson ha superato l’inglese Paul Casey (268, -20) e Roberto Castro (271, -17), che sono stati gli unici a tentare di contrastarlo
Il nordirlandese Rory McIlroy ha vinto con 269 colpi (71 67 66 65, -15) il Deutsche Bank Championship, secondo dei quattro tornei dei Playoffs che assegnano i 10 milioni di dollari della FedEx Cup al primo di un speciale classifica a punti, e si è messo in corsa per la conquista del jackpot. Sul percorso del TPC Boston (par 71), a Norton nel Maryland, con un giro finale a gran ritmo (65, -6) ha sorpassato l’inglese Paul Casey
Grande prestazione di Renato Paratore, che si è classificato settimo con 270 colpi (75 63 67 65, -10), nell’Omega European Masters (European Tour) dopo una rimonta iniziata dal 130° posto occupato nel giro d’apertura. Sul percorso del Crans-sur-Sierre GC (par 70), a Crans Montana in Svizzera, ha vinto lo svedese Alex Noren (263 - 69 63 66 65, -17), che ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio l’australiano Scott Hend (263 - 65 67 65 66)
Con un gran giro finale in 62 (-8) colpi e lo score di 268 (68 68 70 62, -12) lo spagnolo Alvaro Velasco si è imposto nel Cordon Golf Open (Challenge Tour), disputato sul percorso del Golf Blue Green de Pléneuf Val André (par 70), a Pleneuf in Francia, prevalendo di misura sullo svedese Oskar Stark e sul tedesco Alexander Knappe, leader nei due giri centrali. In quarta posizione con 271 (-9) l’inglese Jordan L. Smith
Darren Clarke, capitano della formazione europea di Ryder Cup, ha assegnato le tre wild card a sua disposizione al tedesco Martin Kaymer, all’inglese Lee Westwood e al belga Thomas Pieters, definendo la squadra che contenderà il trofeo alla selezione statunitense dal 30 settembre al 2 ottobre sul percorso dell’Hazeltine National GC, a Chaska nel Minnesota. Il trio con wild card si unisce agli altri nove giocatori che hanno acquisito il posto di diritto
Ha sorpassato l’australiano Jason Day in vetta alla speciale graduatoria
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)
Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)