Suo l’Hugel-JTBC LA Open disputato al Wilshire Country Club
Junior International, Copa Sotogrande, Chantilly International
Il cinese Tuxuan Wu ha vinto il Colorful Yunnan Classic
Jenny Haglund ha vinto con 285 (75 72 68 70, -3) colpi la Lalla Meryem Cup, il torneo del Ladies European Tour che si è disputato al Royal Golf Dar Es Salam (Blue Course, par 72), a Rabat in Marocco, in concomitanza con il Trophée Hassan II dell’European Tour. La svedese ha concluso il torneo alla pari con Klara Spilkova e con Sarah Kemp e poi le ha superate con un birdie alla seconda buca di spareggio
Nel Trophée Hassan II in Marocco titolo ad Alexander Levy
Nel RBC Heritage vinto dal giapponese Satoshi Kodaira
Brooke M. Henderson ha vinto il Lotte Championship
Ha vinto in rimonta l’Open de España disputato a Madrid
Ha dominato nel Belt & Road Colorful Yunnan Golf Open
Andrea Saracino ottavo nell’Óbidos International Open
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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