15 Aprile 2018

Eurotour: Jon Rahm profeta in patria

Jon Rahm Jon Rahm

Lo spagnolo Jon Rahm, numero quattro mondiale, era il grande favorito e non si smentito: ha vinto con 268 (67 68 66 67, -20) colpi, dopo una decisa rimonta nel finale, l’Open de España (European Tour) disputato sul percorso del Centro Nacional de Golf (par 72), a Madrid in Spagna. Si sono classificati al 21° posto con 276 (-12), Andrea Pavan (71 67 72 66), rinvenuto dal 48°, e Renato Paratore (70 70 68 68), risalito dal 27°, e hanno guadagnato qualche posizione anche Nino Bertasio, 34° con 278 (69 70 70 69, -10), e Matteo Manassero, 39° con 279 (69 71 70 69, -9).

Jon Rahm ha sorpassato l’irlandese Paul Dunne, leader dopo tre giri e secondo con 270 (-18), mentre gli altri due iberici Nacho Elvira, terzo con 271 (-17), e Jorge Campillo, quinto con 273 (-15), hanno completato il trionfo dei padroni di casa. In quarta posizione con 272 (-16) il sudafricano George Coetzee e in quinta anche lo scozzese Marc Warren, l’australiano Brett Rumford e lo svedese Henric Sturehed.

Jon Rahm, 23enne di Barrika, ha siglato tre titoli nell’European Tour che si è aggiungono ai due conseguiti sul PGA Tour, il tutto nell’arco di 15 mesi. Ha operato il sorpasso con sei birdie e un bogey per il 67 (-5) vincente ed è stato gratificato con 250.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro.

Per Andrea Pavan ottimo score di 66 (-6) colpi con sette birdie e un bogey, per Renato Paratore 68 (-4) con cinque birdie e un bogey. Stesso parziale di 69 (-3) per Nino Bertasio e per Matteo Manassero, entrambi autori di cinque birdie e di due bogey. Sono usciti al taglio, dopo 36 buche, Lorenzo Gagli, 75° con 141 (70 71, -3), ed Edoardo Molinari, 92° con 142 (72 70, -2).

 

TERZO GIRO - Renato Paratore, da 59° a 27° con 208 (70 70 68, -8) colpi, ha effettuato un bel recupero nel terzo giro dell’Open de España (European Tour) che si conclude sul percorso del Centro Nacional de Golf (par 72), a Madrid in Spagna, dove l’irlandese Paul Dunne ha mantenuto la leadership con 199 (66 65 68, -17). E’ al 35° posto con 209 (69 70 70, -7) Nino Bertasio e sono al 48° con 210 (-6) Matteo Manassero (69 71 70) e Andrea Pavan (71 67 72).

Paul Dunne per ottenere il secondo titolo in carriera dovrà respingere il presumibile attacco di almeno altri otto concorrenti tra i quali i più pericolosi sembrano i due spagnoli Nacho Elvira, secondo con 200 (-16), e soprattutto Jon Rahm, numero quattro mondiale e grande favorito alla vigilia, terzo con 201 (-15) insieme allo svedese Henric Sturehed. Hanno buone chances anche l’australiano Brett Rumford, quinto con 202 (-14), l’inglese Andy Sullivan, sesto con 203 (-13), l’iberico Jorge Campillo, lo scozzese Marc Warren e l’inglese Aaron Rai, settimi con 204 (-12).

Paul Dunne, 25enne di Dublino vincitore nel 2017 del British Masters, ha rallentato, ma lo score è stato comunque molto buono: 68 (-4) colpi frutto di cinque birdie e di un bogey. Renato Paratore ha rimontato 32 posizioni con sei birdie e due bogey per il 68 e Nino Bertasio è risalito di quattro con tre birdie e un bogey per il 70 (-2). Hanno perso terreno Matteo Manassero, autore anch’egli di un 70 con quattro birdie e due bogey, e Andrea Pavan, sceso dal 23° posto con un birdie e un bogey per il 72 del par. Sono usciti al taglio, dopo 36 buche, Lorenzo Gagli, 75° con 141 (70 71, -3), ed Edoardo Molinari, 92° con 142 (72 70, -2). Il montepremi è di 1.500.000 euro.

SECONDO GIRO - Andrea Pavan è salito dal 63° al 23° posto con 138 (71 67, -6) colpi nel secondo giro dell’Open de España (European Tour) in svolgimento sul percorso del Centro Nacional de Golf (par 72), a Madrid in Spagna, dove l’irlandese Paul Dunne è da solo al comando con 131 (66 65, -13). Sono rimasti in gara Nino Bertasio, 39° con 139 (69 70, -5), Matteo Manassero (69 71) e Renato Paratore (70 70), 59.i con 140 (-4), mentre sono usciti Lorenzo Gagli, 75° con 141 (70 71, -3) e out per un colpo, ed Edoardo Molinari, 92° con 142 (72 70, -2).

Il leader ha staccato di tre colpi lo spagnolo Nacho Elvira, l’australiano Brett Rumford e l’inglese Callum Shinkwin (134, -10), e ha perso due posizioni l’iberico Jon Rahm, numero quattro mondiale e grande favorito, quinto con 135 (-9) insieme all’inglese Robert Rock, allo svedese Henric Sturehed e allo scozzese Marc Warren, che affiancava Dunne dopo un giro. Al nono posto con 136 (-8) l’inglese Andrew Johnston, campione in carica, e il danese Thorbjorn Olesen e al 39°, come Bertasio, il thailandese Thongchai Jaidee. Hanno deluso gli spagnoli Rafa Cabrera Bello, stesso score di Gagli, e Gonzalo Fernandez Castaño, 109° con 143 (-1), anche loro fuori torneo.

Paul Dunne, 25enne di Dublino con un titolo nel tour (British Masters, 2017) ha realizzato nove birdie contro due bogey per il 65 (-7). Andrea Pavan ha offerto una prestazione esente da sbavature con cinque birdie senza bogey per il 67 (-5) e Nino Bertasio ha evitato la quarta uscita di fila dopo 36 buche con sette birdie, tre bogey e un doppio bogey (70, -2). Per Matteo Manassero 71 (-1) colpi con un birdie e 17 par, per Renato Paratore 70 con tre birdie e un bogey, per Lorenzo Gagli 71 (-1) con tre birdie e due bogey e per Edoardo Molinari quattro birdie e due bogey per il 70. Il montepremi è di 1.500.000 euro.

PRIMO GIRO - Matteo Manassero e Nino Bertasio sono al 23° posto con 69 (-3) colpi nell’Open de España (European Tour) iniziato sul percorso del Centro Nacional de Golf (par 72), a Madrid in Spagna, doveguidano la graduatoria lo scozzese Marc Warren e l’irlandese Paul Dunne con 66 (-6). Altri quattro azzurri in campo: Renato Paratore e Lorenzo Gagli, 41° con 70 (-2), Andrea Pavan, 63° con 71 (-1), ed Edoardo Molinari, 87° con 72 (par).

Sono al terzo posto con 67 (-5) lo spagnolo Jon Rahm, numero quattro mondiale e grande favorito, gli svedesi Alexander Bjork ed Henric Sturehed, gli inglesi Callum Shinkwin, Aaron Rai e Jonathan Thomson, l’australiano Jason Norris, il francese Julien Guerrier, il sudafricano Erik Van Rooyen, l’austriaco Matthias Schwab e il dilettante spagnolo Victor Pastor. Al 14° con 68 (-4) l’inglese Andrew Johnston, campione in carica, l’australiano Brett Rumford e il danese Thorbjorn Olesen. In ritardo il thailandese Thongchai Jaidee, 89° come Molinari, e gli iberici Rafa Cabrera Bello e Gonzalo Fernandez Castaño, 113.i con 73 (+1).

Matteo Manassero ha realizzato lo score con cinque birdie e due bogey e Nino Bertasio ha ottenuto lo stesso con sei birdie e tre bogey. Renato Paratore ha segnato sette birdie, tre bogey e un doppio bogey, Lorenzo Gagli, che ha effettuato un gran recupero nel finale, quattro birdie e due bogey, Andrea Pavan due birdie e un bogey ed Edoardo Molinari due birdie e due bogey. Il montepremi è di 1.500.000 euro.

 LA VIGILIA - L’European Tour riprende il suo cammino dopo un mese di sosta con l’Open de España (12-15 aprile), una delle gare in calendario più attese, tra quelle che non sono nelle Rolex Series, in programma al Centro Nacional de Golf di Madrid in Spagna. Sul tee di partenza sei dei sette giocatori italiani con ‘carta’: Matteo Manassero, Edoardo Molinari, Renato Paratore, Nino Bertasio, Lorenzo Gagli e Andrea Pavan. Unico assente Francesco Molinari, impegnato negli Stati Uniti (RBC Heritage).

Calamita l’attenzione alla vigilia John Rahm, 23enne di Barrika, numero quattro mondiale, due titoli nell’European Tour lo scorso anno. E’ in ottima condizione, dopo il quarto posto al Masters, e naturalmente è il grande favorito. Avrà comunque avversari molto agguerriti a iniziare dai connazionali Rafa Cabrera Bello, Gonzalo Fernandez Castaño, rientrato quest’anno nel circuito, e Pablo Larrazabal. Nel field gli inglesi Eddie Pepperell, Matt Wallace e Andrew Johnston, che difende il titolo, lo scozzese Scott Jamieson, i sudafricani George Coetzee, Dean Burmester e Richard Sterne, il paraguaiano Fabrizio Zanotti e l’australiano Brett Rumford. Tra gli orientali da seguire il thailandese Thongchai Jaidee, il coreano Jeunghun Wang e il cinese Ashun Wu.

Renato Paratore cerca continuità dopo sette gare in cui ha ottenuto due top ten e cinque tagli. Andatura altalenante per Matteo Manassero e per Edoardo Molinari, che però vanno a premio con una certa continuità, anche se in posizioni di media classifica. Momento un po’ difficile per Nino Bertasio, uscito a metà corsa negli ultimi tre eventi disputati. Proverà a riprendere l’ottimo cammino (tre piazzamenti tra 13° e 16° posto) Andrea Pavan, fermatosi inaspettatamente in Sudafrica dopo 36 buche, mentre avrà il morale a mille Lorenzo Gagli, vincitore del recente Kenya Open (Challenge Tour). Il montepremi è di 1.500.000 euro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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