Al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria) la “Regione Piemonte Pro-Am”, vinta dal team guidato dalla spagnola Noemi Jimenez Martin, ha aperto il Ladies Italian Open. Da venerdì a domenica (28-30 maggio) le regine del Ladies European Tour (LET) si contenderanno il titolo nella 25esima edizione del torneo che torna nel calendario del massimo circuito continentale 7 anni dopo l’ultima volta. In gara nove italiane
E' la gara a squadre più importante a livello di College USA
La “Regione Piemonte Pro-Am” aprirà domani (giovedì 27 maggio) la 25esima edizione del Ladies Italian Open. Al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria) le regine del massimo circuito continentale dal 28 al 30 maggio si daranno battaglia nel torneo più importante del golf tricolore femminile. Dove a contendersi il titolo e un montepremi di 200.000 euro saranno 126 giocatrici, tra queste anche nove azzurre
Al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria) sale l’attesa per un evento che torna nel calendario del Ladies European Tour 7 anni dopo l’ultima volta. Il torneo, in programma dal 28 al 30 maggio, sarà preceduto giovedì 27 dalla Regione Piemonte Pro-Am. A contendersi il titolo e un montepremi di 200.000 dollari saranno 126 giocatrici, tra queste nove azzurre che proveranno a sfidare anche la cabala e a conquistare per la prima volta il titolo
Al secondo posto Jacopo Vecchi Fossa e Ludovico Addabbo.
Fuori al taglio Liti e Cavalleri nello IOA Golf Classic
Si è imposta nel Pure Silk Championship. Giulia Molinaro 25ª
Il primo giocatore a vincere un major dopo i 50 anni d'età
Ha vinto il Dormy Open battendo alla 2ª buca Hellgren
Vince con un birdie alla prima buca Sebastian Friedrichsen
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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