22 Maggio 2021

Challenge: Felix Mory al playoff su Hellgren, 35° Di Nitto, 47° Manassero

Felix Mory (Getty Images) Felix Mory (Getty Images)

Il francese Felix Mory ha vinto il Dormy Open (Challenge Tour) con 273 (-15) colpi superando con un birdie alla seconda buca di spareggio lo svedese Bjorn Hellgren con il quale aveva terminato alla pari il torneo. Il migliore tra gli italiani è stato Enrico Di Nitto, 35° con 284 (-4), quindi 47° con 286 (-2) Matteo Manassero e 64° con 290 (+2) Filippo Bergamaschi.

Sul percorso dell’Österåkers Golfklubb (par 72), ad Åkersberga in Svezia, Mory (69 64 66 74) ha iniziato il giro finale al comando con due colpi di margine su Hellgren (65 65 71 72), ma il suo cammino incerto (due birdie, quattro bogey per il 74, +2) ha permesso allo svedese di riagganciarlo con un birdie sull’ultima buca (72, par, tre birdie, tre bogey). Poi nello spareggio sulla buca 18 (par 5) i due hanno segnato il par al primo passaggio e sul secondo il transalpino ha conquistato il primo titolo appena alla quattordicesima gara sul circuito (due nel 2018, 8 nel 2020 e quattro quest’anno). Felix Mory, 26enne di Turcoining, ha studiato per due anni al Santa Barbara City College di Santa Barbara (California, 2013-2014), poi è andato alla CSUN (California State University Northridge, a Northridge (California, 2015-2018), giocando nella squadra del College e partecipando a numerose gare negli Stati Uniti, anche con alcuni successi. Per lui un assegno di 32.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.

Malgrado abbia segnato tre birdie nelle ultime quattro buche, ha mancato lo spareggio per un colpo, terzo con 274 (-14), il portoghese Ricardo Gouveia, tre vittorie sul circuito di cui uno all’Olgiata (EMC Challenge Open, 2014). In quarta posizione con 276 (-12) il tedesco Marcel Siem, che ha conosciuto giorni migliori sull’European Tour (quattro titoli), e in quinta con 277 (-11)  il danese Oliver Hundeboll, il norvegese Kristian Krogh Johannessen e l’inglese Steve Tiley, il quale ha risalito la classifica di quindici gradini con un 66 (-6, un eagle, sei birdie, due bogey), miglior parziale del round.

Enrico Di Nitto (70 73 69 72) ha concluso la sua corsa con il 72 del par segnando cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey, Matteo Manassero (64 76 72 74), che è stato in vetta dopo un turno, con un 74 (+2) dovuto a due birdie, due bogey e a un doppio bogey, e Filippo Bergamaschi (71 71 75 73) con un 73 (+1) frutto di quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey. Sono usciti al taglio Federico Maccario e Aron Zemmer, 85.i con 145 (+1), Michele Ortolani, 98° con 146 (+2), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 146° con 154 (+10)

 

TERZO GIRO - Il francese Felix Mory è il leader a sorpresa con 199 (69 64 66, -17) colpi a un giro dal termine del Dormy Open (Challenge Tour), sul percorso dell’Österåkers Golfklubb (par 72), ad Åkersberga in Svezia. Ha sorpassato lo svedese Bjorn Hellgren (201, -15), in vetta dopo due turni, e i due probabilmente si giocheranno il titolo, essendo il resto del gruppo sensibilmente distaccato. A metà classifica Enrico Di Nitto (70 73 69) e Matteo Manassero (64 76 72), che era primo dopo un giro, 28.i con 212 (-4), e  in bassa Filippo Bergamaschi, 62° con 217 (71 71 75, +1).

Felix Mory, 26enne di Turcoining, ha studiato per due anni al Santa Barbara City College di Santa Barbara (California, 2013-2014), poi è andato alla CSUN (California State University Northridge, a Northridge (California, 2015-2018), giocando nella squadra del College e partecipando a numerose gare negli Stati Uniti, anche con alcuni successi. Appena alla quattordicesima gara sul Challenge Tour (due nel 2018, 8 nel 2020 e quattro quest’anno) ha operato il sorpasso con un eagle, sette birdie e tre bogey, per un 66 (-6), miglior score di giornata realizzato anche dal danese Oliver Hundeboll, ottavo con 208 (-8).

E’ al terzo posto con 205 (-11) lo svedese Hampus Bergman, e al quarto con 207 (-9) si trovano il finlandese Roope Kakko, il portoghese Ricardo Gouveia, il francese Jerome Lando Casanova e lo svedese Marcus Svensson.

Di Nitto ha segnato 69 (-3) colpi con cinque birdie e due bogey, Manassero si è espresso con il 72 del par (quattro birdie, quattro bogey) e Bergamaschi ha segnato un 75 (+3) con due birdie, tre bogey e un doppio bogey. Sono usciti al taglio Federico Maccario e Aron Zemmer, 85.i con 145 (+1), Michele Ortolani, 98° con 146 (+2), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 146° con 154 (+10). Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 andranno al vincitore.

 

SECONDO GIRO - Matteo Manassero è scivolato dal primo al 21° posto con 140 (64 76, -4) colpi nel secondo giro del Dormy Open (Challenge Tour), dove ha attaccato lo svedese Bjorn Hellgren, leader con 130 (65 65, -14).

Sul percorso dell’Österåkers Golfklubb (par 72), ad Åkersberga in Svezia, Hellgren, 30enne di Vasteras senza titoli sul circuito, ha raddoppiato il 65 (-7) iniziale con sette birdie e nelle prime 36 buche non ha segnato bogey. Lo seguono con 133 (-11) il francese Felix Mory e con 134 (-10) l’altro svedese Hampus Bergman, il transalpino Victor Riu e il finlandese Roope Kakko. Al sesto posto con 136 (-8) il portoghese Ricardo Gouveia e lo svedese Marcus Svensson.

Sono rimasti in gara Filippo Bergamaschi, 44° con 142 (71 71, -2) ed Enrico Di Nitto, 58° con 143 (70 73, -1), ultimo punteggio utile per superare il taglio, mentre sono rimasti fuori Federico Maccario e Aron Zemmer, 85.i con 145 (+1), Michele Ortolani, 98° con 146 (+2), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 146° con 154 (+10).

Manassero ha girato in 76 (+4) colpi con tre birdie, cinque bogey, di cui quattro di fila, e un doppio bogey, Bergamaschi in 71 (-1) con tre birdie e due bogey e Di Nitto in 73 (+1) con quattro birdie e cinque bogey. Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 andranno al vincitore.

 

PRIMO GIRO - Con un gran giro in 64 (-8) colpi Matteo Manassero ha preso la leadership nel Dormy Open, il torneo del Challenge Tour iniziato sul percorso dell’Österåkers Golfklubb (par 72), ad Åkersberga in Svezia. Non è la prima volta che in stagione il 28enne di Negrar (VR) si trova al vertice, ma era accaduto in due eventi dell’Alps Tour, disputati entrambi all’Acaya Golf Resort, e nel Campionato Nazionale Open, dove poi era giunto secondo in tutti e tre, tuttavia dando prova di aver ritrovato una forte competitività nel gioco, del resto testimoniata anche dal ritorno al successo dopo sette anni nella scorsa stagione (Toscana Open, Alps Tour). E’ alla seconda gara sul circuito dopo essere terminato la settimana scorsa 32° nel Range Servant Challenge, sempre in Svezia.

L’azzurro precede di un colpo lo svedese Bjorn Hellgren e il francese Victor Riu (65, -7), mentre altri tre giocatori di casa sono al quarto posto con 67 (-5), Hampus Bergman, Jesper Svensson ed Henric Sturehed, affiancati dallo statunitense Douglas Quinones e dal finlandese Roope Kakko.

Altri sei gli italiani in gara con Enrico Di Nitto 33° con 70 (-2) e Filippo Bergamasci 53° con 71 (-1), che sono sopra la linea del taglio, mentre sono oltre Federico Maccario, 77° con 72 (par), Aron Zemmer, 100° con 73 (+1), Michele Ortolani, 125° con 75 (+3), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 140° con 77 (+5).

Matteo Manassero ha realizzato nove birdie e un bogey, Enrico Di Nitto quattro birdie e due bogey e Filippo Bergamaschi quattro birdie, un bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 andranno al vincitore.

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour resta in Svezia dove è in programma il Dormy Open (19-22 maggio) sul percorso dell’Österåkers Golfklubb, ad Åkersberga. Saranno sette gli italiani in gara: Matteo Manassero, alla seconda gara stagionale sul circuito dopo l’inizio sull’Alps Tour, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto, Filippo Bergamaschi, Federico Maccario, Michele Ortolani ed Edoardo Raffaele Lipparelli.

Unico vincitore stagionale in campo lo scozzese Craig Howie, reduce dal successo della scorsa settimana nel Range Servant Challenge a Malmoe, mentre saranno assenti Brandon Stone, JC Ritchie e Wilco Nienaber, i tre sudafricani che avevano dominato nel trittico d’apertura del 2021 disputato nella loro nazione.

Nell’occasione i sudafricani saranno solo cinque con qualche chance per Jacques Blaauw e per Oliver Bekker. Nel field anche lo svedese Anton Karlsson, il tedesco Hurly Long, il polacco Mateusz Gradecki, gli inglesi Steven Tiley e Daniel Gavin, lo scozzese Ewen Ferguson, il francese Jeong weon Ko e lo statunitense Tyler Koivisto. Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 andranno al vincitore.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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