Nel Montauban Ladies Open primo titolo per la neozelandese
Nell’Open de la Mirabelle d’Or l'azzurro superato al playoff
Si è imposto nel LIV Golf London guadagnando $ 4.750.000
Al Golf Club Margara batture Caterina Don e Ginevra Coppa
La tedesca ha vinto in Repubblica Ceca con nove colpi di margine
Nel D+D REAL Czech Challenge battuto il francese Ugo Coussaud
Primo titolo per il finlandese: sio il Porsche European Ope
Nella gara femminile Franccesca Pompa termina al 13° posto
Al Golf Club Margara Alessandra Fanali seconda dopo playoff
Diciotto buche per coronare il sogno della prima vittoria nel torneo più speciale, quello di “casa”. Tutto in un solo round. Al Golf Club Margara (par 72) di Fubine Monferrato (Alessandria), le azzurre inseguono un successo storico al Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte che, dopo il secondo giro, vede Roberta Liti (70 67), la 19enne amateur Carolina Melgrati (69 68) e la svizzera Morgane Metraux (67 70) al secondo posto, con uno score di 137 (-7), distanti un solo colpo dalla sudafricana Lee-Anne Pace
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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