Primo titolo sul DP World Tour per il finlandese Kalle Samooja che con un parziale di 64 (-8) colpi, miglior score del turno e nuovo record del campo, e con lo score di 282 (72 72 74 64, -6) è risalito dal 22° posto firmando il Porsche European Open sul tracciato del Green Eagle Golf Courses (par 72), ad Amburgo in Germania.
Ancora una bella prova di Edoardo Molinari, appena nominato vice capitano del team Europe per l’edizione della Ryder Cup 2023 a Roma, quinto con 286 (74 72 70 70, -2) dopo essere partito per il giro finale dall’undicesima piazza e autore di un 70 (-2) con tre birdie e un bogey. E’ la terza top ten stagionale per il torinese, tutte conseguite dal 1 maggio a oggi. E’ finito quasi in coda Andrea Pavan, 64° con 298 (69 76 74 79, +10), che aveva iniziato al quarto posto come nel precedente Dutch Open per poi scendere rapidamente. In Olanda aveva chiuso 51°.
Samooja, 34enne di Turku, ha realizzato otto birdie senza bogey e, clamorosa rimonta a parte, va rilevato che nei precedenti tre turni non era mai sceso sotto par e che in una carriera trascorsa alternativamente sui due maggiori circuiti continentali aveva ottenuto solo una vittoria sul Challenge Tour (Hainan Open 2018). Per lui anche la qualificazione per il prossimo US Open (16-19 giugno, Brookline, USA), terzo major stagionale, e un assegno di 297.500 euro su un montepremi di 1.750.000 euro..
In seconda posizione con 284 (-4) l’olandese Wil Besseling, in terza con 285 (-3) l’inglese Richard Mansell e il francese Victor Perez, a segno nel Dutch Open e leader dopo il terzo round dove aveva anche siglato una “hole in one” (buca 2, par 3, yards 217, ferro 6). Classificati insieme a Molinariil giapponese Masahiro Kawamura, lo svedese Joakim Lagergren, il tedesco Marcel Schneider e il sudafricano Brandon Stone. Non ha reso come nelle aspettative l’inglese Tommy Fleetwood, decimo con 287, -1), e difesa del titolo finita con un piazzamento al 64° posto, alla pari con Pavan, per l’altro inglese Marcus Armitage.
Sono usciti al taglio Renato Paratore, 74° con 149 (76 73, +5), Francesco Laporta, 99° con 151 (77 74, +7), e Guido Migliozzi, 132° con 157 (81 76, +13). Si è ritirato nel secondo giro Nino Bertasio per un infortunio a una mano ed è stato squalificato nel primo Lorenzo Gagli per una irregolarità commessa dal caddie, che ha utilizzato un green-reading book con più informazioni rispetto a quelle consentite dal 2022.
TERZO GIRO - Victor Perez ci riprova. Dopo il successo nel Dutch Open in Olanda, il secondo in carriera, il 29enne francese di Semeac, che si è imposto anche due volte sul Challenge Tour e una sull’Alps Tour, ora si è procurato l’occasione per firmare anche il Porsche European Open (DP World Tour). Infatti è salito al vertice con 211 (68 71 71, -5) colpi dopo un parziale di 71 (-1) realizzato anche ricorrendo agli effetti speciali di una “hole in one”, ottenuta centrando direttamente dal tee la buca 2, par 3 di 217 yards, e accompagnata da due birdie e da tre bogey. Sul percorso del Green Eagle Golf Courses (par 72), ad Amburgo in Germania, affronterà il giro finale con un colpo di vantaggio sul connazionale Julien Brun e sullo svedese Joakim Lagergren (212, .4), un margine esiguo, ma forse sufficiente visto il suo ottimo periodo di forma.
Ha rimontato Edoardo Molinari, da 33° a 11° con 216 (74 72 70, par), autore di un 70 (-2, quattro birdie, due bogey). Cinque colpi dal leader non sono proprio irrecuperabili, ma probabilmente ha troppi concorrenti avanti per sperare nell’impresa. E’ rimasto a metà classifica Andrea Pavan da 26° a 31° con 219 (69 76 74, +3), che dopo un ottimo inizio (quarto) si è perso come gli capita di sovente.
Parteciperanno sicuramente alla volata per il successo l’olandese Will Besseling e il cinese Haotong Li, quarti con 213 (-3), e il sudafricano Justin Walters, sesto con 214 (-2). Il discorso fatto per Molinari vale anche per l’inglese Tommy Fleetwood, che lo affianca dopo essere risalito dal 46° posto, mentre dopo aver retto nei primi due round ha ceduto di schianto l’altro inglese Marcus Armitage, che difende il titolo, da ottavo a 48° con 221 (+5) per un deleterio 78 (+6).
Sono usciti al taglio Renato Paratore, 74° con 149 (76 73, +5), Francesco Laporta, 99° con 151 (77 74, +7), e Guido Migliozzi, 132° con 157 (81 76, +13). Si è ritirato nel secondo giro Nino Bertasio per un infortunio a una mano ed è stato squalificato nel primo Lorenzo Gagli per una irregolarità commessa dal caddie.
Il Porsche European Open è l’ultimo dei quattro eventi, dopo British Masters, Soudal Open e Dutch Open, che permetteranno ai migliori dieci di una speciale classifica di staccare il pass per il prossimo US Open (16-19 giugno, Brookline, USA), terzo major stagionale. Il montepremi è di 1.750.000 euro.
SECONDO GIRO - In Germania, il secondo round del Porsche European Open non sorride agli azzurri. Ad Amburgo, nel torneo del DP World Tour, superano il taglio solo Andrea Pavan, che scivola però dalla quarta alla 26ª posizione con uno score di 145 (69 76, +1) colpi, ed Edoardo Molinari, 33* con 146 (74 72, +2). Sul tracciato del Green Eagle Golf Courses (par 72), il nuovo leader è l'inglese Jordan Smith che, con un round in 68 (-4) e un totale di 138 (70 68, -6) risale dieci posizioni e si prende la vetta. Dietro di lui il francese Victor Perez (reduce dal successo in Olanda al Dutch Open), secondo con 140 (-4) davanti al connazionale Julien Brun, allo svedese Joakim Lagergren (in testa dopo le 18 buche di apertura), e al danese Niklas Norgaard Moller, tutti terzi con 141 (-3). Tiene l’inglese Marcus Harmitage, ottavo con 143 (-1), che difende il titolo, e deludente Tommy Fleetwood, 46° con 147 (+3).
Niente da fare per gli altri italiani. Dopo la squalifica (al termine del primo round e in virtù di una leggerezza commessa dal proprio caddie) di Lorenzo Gagli, il bresciano Nino Bertasio è stato costretto a ritirarsi per un infortunio alla mano. Sono stati invece eliminati: Renato Paratore, 74° con 149 (76 73, +5), Francesco Laporta, 99° con 151 (77 74, +7), e Guido Migliozzi, 132° con 157 (81 76, +13).
Il Porsche European Open è l’ultimo dei quattro eventi, dopo British Masters, Soudal Open e Dutch Open, che permetteranno ai migliori dieci di una speciale classifica di staccare il pass per il prossimo US Open (16-19 giugno, Brookline, USA), terzo major stagionale. Il montepremi è di 1.750.000 euro.
PRIMO GIRO - Nuova partenza lanciata di Andrea Pavan, quarto con 69 (-3) colpi, nel Porsche European Open (DP World Tour) sul tracciato del Green Eagle Golf Course (par 72)s, ad Amburgo il Germania, ed è auspicabile che in questa occasione, al contrario di quanto accaduto nel precedente Dutch Open dove ha aperto nella stessa posizione, questa volta riesca a mantenersi quanto meno in alta classifica. Al vertice con 67 (-5) colpi il cinese Haotong Li, 26enne di Shanghai con due successi sul circuito, che ha segnato sei birdie e un bogey, e lo svedese Joakim Lagergren, 30enne di Stoccolma a segno due volte sul Challenge Tour, autore di un eagle, cinque birdie e due bogey.
Segue con 68 (-4) l’olandese Wil Besseling e affiancano Pavan lo spagnolo Adri Arnaus, l’altro olandese Daan Huizing e quattro francesi, Victor Perez, vincitore del Dutch Open, Julien Guerrier, Benjamin Hebert e Julien Brun. E’ in undicesima posizione con 70 (-2) l’inglese Marcus Armitage, che difende il titolo, e ha deluso il suo atteso connazionale Tommy Fleetwood, 72° con 75 (+3).
Degli altri italiani anticipa la linea del taglio Edoardo Molinari, appena nominato vice capitano del Team Europe nell’edizione romana della Ryder Cup (2023), 54° con 74 (+2, tre birdie, tre bogey, un doppio bogey) e sono oltre Renato Paratore, 90° con 76 (+4), Francesco Laporta, 103° con 77 (+5), Nino Bertasio, 117° con 78 (+6), e Guido Migliozzi, 147° con 81 (+9), irriconoscibile rispetto alla prestazione in Olanda. E’ stato squalificato Lorenzo Gagli.
Il Porsche European Open è l’ultimo dei quattro eventi, dopo British Masters, Soudal Open e Dutch Open, che permetteranno ai migliori dieci di una speciale classifica di staccare il pass per il prossimo US Open (16-19 giugno, Brookline, USA), terzo major stagionale. Il montepremi è di 1.750.000 euro.
LA VIGILIA - Sette gli italiani che prendono parte al Porsche European Open, il torneo del DP World Tour che avrà luogo dal 2 al 5 giugno sul tracciato del Green Eagle Golf Courses, ad Amburgo il Germania. Sono Guido Migliozzi, decimo nel precedente Dutch Open, Andrea Pavan, Francesco Laporta, Lorenzo Gagli, Nino Bertasio, Renato Paratore ed Edoardo Molinari,, appena nominato vice capitano del team Europe nella Ryder Cup 2023 a Roma dal capitano Henrik Stenson, che sarà anch’egli della partita.
Ad Amburgo difende l’unico titolo sul circuito (ne ha uno anche sul Challenge Tour), con poche possibilità di riuscirvi, l’inglese Marcus Armitage, nativo di Salford, 35 anni il prossimo 15 luglio. Con lui i connazionali past winner Richard McEvoy (2018) e Jordan Smith (2017) e Tommy Fleetwood in un field di buona qualità dove non poteva mancare Martin Kaymer, un idolo dei tedeschi anche se non più vincente.
In campo anche i francesi Antoine Rozner e Victor Perez, reduce dal successo nel Dutch Open, gli spagnoli Adri Arnaus, Pablo Larrazabal e Jorge Campillo, i danesi Torbjorn Olesen e i gemelli Nicolai e Rasmus Hojgaard, il finlandese Mikko Korhonen, il sudafricano Brandon Stone, il thailandese Kiradech Aphibarnrat, che continua a dimenarsi tra DP World Tour e PGA Tour senza trovare fissa dimora, e i cinesi Haotong Li e Ashun Wu.
Il Porsche European Open è l’ultimo dei quattro eventi, dopo British Masters, Soudal Open e Dutch Open, che permetteranno ai migliori dieci di una speciale classifica di staccare il pass per il prossimo US Open (16-19 giugno, Brookline, USA), terzo major stagionale. Il montepremi è di 1.750.000 euro.
Il torneo su GOLFTV e su Eurosport 2 – Il Porsche European Open verrà trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2. GOLFTV: giovedì 2 giugno e venerdì 3, dalle ore 13 alle 18; sabato 4 e domenica 5, dalle ore 13 alle 17,30. Eurosport 2: giovedì 2 e venerdì 3, dalle ore 14 alle ore 18; sabato 4, dalle ore 13 alle ore 17,30; domenica 5: differita dalle ore 24 alle ore 2. Commento di Maurizio Trezzi e di Giovanni Magni.