15 Giugno 2020

PGA Tour: Daniel Berger prevale al playoff

Daniel Berger Daniel Berger

Daniel Berger si è preso la scena e il titolo con una bella rimonta finale nel Charles Schwab Challenge, il torneo con cui è ripartito il PGA Tour, dopo lo stop imposto dalla pandemia. disputato sul percorso del Colonial CC (par 70), a Fort Worth in Texas. Il 27enne di Plantation (Florida) è risalito con un 66 (-4) dal settimo posto e con lo score di 265 (65 67 67 66, -15) colpi ha agganciato l’emergente Collin Morikawa (265 - 64 67 67 67), 23enne di Los Angeles (California) con un titolo sul circuito, e poi lo ha superato con un par alla prima buca di spareggio.

Entrambi hanno avuto il merito di mettere fuori gioco coloro che erano indicati favoriti alla vigilia del giro finale e che invece si sono dovuti accontentare solo di buone posizioni come Bryson DeChambeau, Justin Rose e Xander Schauffele, terzi con 266 (-14) insieme a Jason Kokrak. In particolare Schauffele ha mancato la possibilità di giocare il playoff per aver sbagliato un corto putt alla buca 17 e per la terza volta su tre si è visto sfuggire la vittoria partendo da leader dopo 54 buche.

Hanno alzato bandiera bianca anche Patrick Reed, settimo con 267 (-13) alla pari con Bubba Watson, rinvenuto dalle retrovie con un 65 (-5), e hanno particolarmente deluso Justin Thomas e Jordan Spieth, il quale cercava un titolo che gli manca da quasi tre anni, scesi dalla seconda alla decima piazza con 269 (-11), penalizzati da un 71 (+1). Era in corsa anche Rory McIlroy, numero uno mondiale, crollato con un 74 (+4) e finito dal nono al 32° posto con 274 (-6), dopo sette top 5 di fila. Stesso score per Brooks Koepka, che invece è rimasto sempre a metà graduatoria.

Daniel Berger ha siglato in terzo titolo in carriera concludendo la sua corsa con cinque birdie e un bogey e ha realizzato il 28° punteggio sul giro consecutivo in par o sotto par, la sequenza più lunga attualmente sul circuito. Ha segnato con 265 lo score personale più basso in carriera e, curiosamente, si è imposto nuovamente nella seconda settimana di giugno come era accaduto per i suoi due precedenti successi, entrambi nel FedEx St. Jude Classic (2016, 2017). Il primo playoff favorevole su tre gli ha fruttato un assegno di 1.350.000 dollari su un montepremi di 7.500.000 dollari. Collin Morikawa ha girato in 67 (-3, cinque birdie e due bogey) e ha mancato il putt per la vittoria sull’ultimo green. Gli resta la soddisfazione di aver superato il 21° taglio consecutivo, la seconda striscia più lunga in un inizio carriera dopo quella di Tiger Woods (25).

World ranking - Con la ripresa del circuito statunitense è ripartita anche la classifica mondiale, che era ferma dal 15 marzo. È rimasto saldamente al comando Rory McIlroy (p. 9,35) e ha mantenuto il secondo posto Jon Rahm (p. 8,35), malgrado l’uscita al taglio. E’ salito al terzo Justin Thomas (p. 7,48) ai danni di Brooks Koepka, ora quarto (p. 7,45) Seguono Dustin Johnson (p. 6,31), Patrick Reed (p. 6,03), Patrick Cantlay (p. 5,90), Adam Scott (p. 5,89), Webb Simpson (p. 5,74) e Xander Schauffele (p. 5,67). Berger si è portato dalla 107ª alla 31ª posizione (p. 3,07), mentre Francesco Molinari, attualmente fermo come buona parte dei giocatori europei, è rimasto in 28ª (p. 3,43).

TERZO GIRO - Xander Schauffele ha preso il comando con 197 (65 66 66, -13) colpi nel terzo giro del Charles Schwab Challenge, il torneo con cui è ripartito il PGA Tour, dopo lo stop imposto dalla pandemia. Sul percorso del Colonial CC (par 70), a Fort Worth in Texas, sarà sicuramente un gran finale, combattuto e di alta tecnica, perché i più forti giocatori rimasti in gara dopo il taglio sono raccolti nell’arco di tre colpi e almeno 14 concorrenti hanno la possibilità di prevalere.

Alexander Victor Schauffele, 26enne di San Diego (California) con quattro successi nel tour comprensivi di un WGC (HSBC Champions), è salito in vetta con un 66 (-4, sei birdie, due bogey), ma oltre ad avere un minimo margine sugli inseguitori, ha anche precedenti sfavorevoli. Infatti nelle tre volte che si è trovato al vertice dopo 54 buche non è mai riuscito a vincere. Lo seguono a un colpo Justin Thomas, che potrebbe divenire l’unico a conseguire in terzo successo in stagione, Jordan Spieth, in cerca di una vittoria che gli sfugge da due anni e 326 giorni (Open Championship 2017), Collin Morikawa, che ha superato il 21° taglio consecutivo, la seconda striscia più lunga in un inizio carriera dopo quella di Tiger Woods (25), Gary Woodland e il sudafricano Branden Grace (198, -12).

In corsa anche Daniel Berger e Harold Varner III, settimi con 199 (-11), con quest’ultimo che ha perso la leadership guadagnata dopo due giri, e anche se distaccati di tre colpi, noni con 200 (-10), hanno ampie possibilità il nordirlandese Rory McIlroy, numero uno mondiale, l’inglese Justin Rose, Bryson DeChambeau e Patrick Reed, rivenduto dalla 35ª piazza realizzando per l’ottava volta in carriera un 63 (-7, sette birdie), miglior score del turno. Con loro anche il messicano Abraham Ancer e il canadese Corey Conners.

Fuori da coro Brooks Koepka, numero tre del World  Ranking, 33° con 205 (-5), che stenta parecchio a ritrovarsi dopo l’infortunio al ginocchio. Si sta giocando a porte chiuse, con rigida osservanza delle norme di sicurezza e delle distanze sociali. Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

SECONDO GIRO - Harold Varner III è rimasto solitario al comando con 129 (63 66, -11) colpi nel Charles Schwab Challenge, il torneo con cui è ripartito il PGA Tour, dopo lo stop imposto dalla pandemia. Sul percorso del Colonial CC (par 70), a Fort Worth in Texas, si sono verificati parecchi colpi di scena e in particolare con la risalita di Rory McIlroy, leader mondiale, balzato dal 39° al quarto posto con 131 (-9), dopo un 63 (-7, un eagle, sei birdie, un bogey), miglior score di giornata e con l’uscita al taglio di giocatori di peso tra i quali Jon Rahm, numero due, che aveva l’ambizione di portarsi con un successo al vertice del world ranking. Si sta giocando a porte chiuse, con rigida osservanza delle norme di sicurezza e delle distanze sociali.

Harold Varner III, 30 anni ad agosto, nativo di Akron (Ohio) e un titolo sull’European Tour (Australian PGA, 2016), ha realizzato il suo score più basso su 36 buche e il parziale di 66 (-4) è stato una sorta di miracolo poiché ha iniziato con un trirplo bogey a cui ha aggiunto otto birdie e un bogey. Ha un colpo di margine su Bryson DeChambeau e su Jordan Spieth (130, -10), il quale spera di tornare a quella vittoria che non trova più dal 2017 (Open Championship). In quarta posizione Rory McIlroy è affiancato da Xander Schauffele e da Collin Morikawa, che ha superato il 21° taglio consecutivo, la seconda striscia più lunga in un inizio carriera dopo quella di Tiger Woods (25).

In alta classifica anche altri due favoriti, Justin Thomas, e Justin Rose, settimi con 132 (-8), quest’ultimo in regresso dopo essere stato in vetta con Varner III nel turno d’apertura. Non decollano Brooks Koepka, numero tre mondiale, 25° con 136 (-4), Tony Finau e Patrick Reed, 35.i con 137 (-3). Out al taglio, caduto a 138 (-2), Sergio Garcia e Kevin Na (139, -1), che difendeva il titolo, Jon Rahm e Phil Mickelson (140, par), Rickie Fowler, che ha giocato indossando un microfono, Dustin Johnson e Jason Day (142, +2).  Fuori anche Sung Kang, autore nel primo giro di una “hole in one” (buca 13, par 3, yards 162, ferro 9). Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

PRIMO GIRO - L’inglese Justin Rose e Harold Varner III sono i leader con 63 (-7) colpi del Charles Schwab Challenge, il torneo con cui è ripartito il PGA Tour, dopo lo stop imposto dalla pandemia, e che si sta disputando sul percorso del Colonial CC (par 70), a Fort Worth in Texas. Si è giocato a porte chiuse, con rigida osservanza delle distanze sociali, ma con pubblico fuori dai cancelli del campo nel tentativo di rubare qualche bel colpo dei tanti campioni in gara, compresi 16 dei primi venti del world ranking. E ancora, il minuto di silenzio osservato alle ore 8,46 per onorare la memoria di George Floyd, il 46enne afroamericano ucciso da un agente di polizia a Minneapolis, a significare l’impegno del PGA Tour contro il razzismo, e i nomi degli eroi del Covid-19 sulle pettorine indossate dai caddy.

La coppia di testa ha lasciato a un colpo Justin Thomas, Collin Morikawa, il messicano Abraham Ancer e il venezuelano Jhonattan Vegas (64, -6), quindi in settima posizione nove concorrenti con 65 (-5) tra i quali Bryson DeChambeau, Gary Woodland, Jordan Spieth, Xander Schauffele e Tom Lehman, che a 61 anni è divenuto il giocatore più anziano a segnare questo score sul tour dal 1980.

Hanno cinque lunghezze di ritardo il nordirlandese Rory McIlroy, numero uno mondiale, Brooks Koepka, numero tre, Patrick Reed e Tony Finau, 39.i con 68 (-2), e ha segnato un colpo in più lo spagnolo Jon Rahm, numero due, 57° con 69 (-1), il quale con un successo potrebbe detronizzare McIlroy, visto che con questo evento riprende la stesura del World Ranking. Stessa posizione per Phil Mickelson e Sergio Garcia. Poche luci e molte ombre per Dustin Johnson, 94° con 71 (+1), per Kevin Na, 110° con 72 (+2), che difende il titolo, e per Rickie Fowler, 128° con 73 (+3), che ha indossato un microfono, una delle novità insieme alla “confession cam” installata lungo il tracciato.

Sia Rose che Varner III hanno realizzato sette birdie senza bogey. Cabala favorevole all’inglese che nelle altre due occasioni in cui ha aperto con un 63 è poi salito sul gradino più alto del podio (BMW Campionship 2011 e Farmers Insurance 2019). Suo il titolo in questa gara nel 2018. Varner III è in vetta per la seconda volta in carriera dopo il turno iniziale ed è stato il primo concorrente nel torneo a cogliere tutti i 18 green a partire dal 2010. Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

Buca in uno di Sung Kang - Il coreano Sung Kang ha realizzato una “hole in one” centrando direttamente dal tee la buca 13, par 3 di 162 yards, utilizzando un ferro 9. Il secondo ace sul circuito dopo quello nell’AT&T Pebble Beach Pro Am (2011) non gli ha evitato la bassa classifica. Infatti vi ha aggiunto quattro bogey per il 110° posto insieme a Kevin Na.

LA VIGILIA - Riparte il PGA Tour dopo i tre mesi di stop imposti dalla pandemia e lo fa alla grande con un torneo, il Charles Schwab Challenge (11-14 giugno), che presenta un field di elevata qualità. Infatti sul percorso del Colonial CC, a Fort Worth in Texas, saranno presenti ben 16 dei primi 20 della classifica mondiale e, ricominciando nell’occasione anche la stesura del World Ranking fermo al 15 marzo, sarà subito sfida per la leadership, perché il numero uno Rory McIlroy potrebbe essere sorpassato dal numero due Jon Rahm. La condizione è che lo spagnolo vinca e che il nordirlandese finisca oltre il terzo posto o al secondo insieme ad almeno quattro giocatori. Cabala favorevole a McIlroy, che debutterà nel torneo, e in carriera si è imposto due volte alla prima apparizione in un evento, mentre Rahm nei quattro passaggi in questa gara ha raccolto due top 5 con un secondo posto (2017). I due nelle 36 buche iniziali si controlleranno a vicenda, e avranno in terna Brooks Koepka (numero 3), sceso dal trono soprattutto per un infortunio al ginocchio che ne ha condizionato l’inizio di stagione.

Tanti campioni, ma previsioni difficili poiché il lungo riposo forzato ha sicuramente inciso. Comunque dal novero dei favoriti non si possono escludere Justin Thomas (n. 4) e Dustin Johnson (n. 5) ma vanno ricordati anche Patrick Reed, Justin Rose, Xander Schauffele, Bryson DeChambeau, Tony Finau, Rickie Fowler e Hideki Matsuyama. Quattro gli assenti tra i top 20 e in particolare ha lasciato delusi i fans la defezione di Tiger Woods, che sembrava in buona forma nella recente sfida contro Phil Mickelson. Con lui si sono chiamati fuori anche Adam Scott, Patrick Cantlay e Tommy Fleetwood. Non vi sarà neanche Francesco Molinari, ma molti giocatori europei hanno rinunciato a causa delle restrizioni imposte in USA a chi viene dall’estero. Difenderà il titolo Kevin Na e in un clima di incertezza sono buone le sue chances, mentre in un tour in pieno svolgimento probabilmente sarebbero state scarse. Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

Il tour – Al Charles Schwab Challenge seguiranno altri 14 tornei (i primi cinque a porte chiuse) fino al 7 settembre quando la stagione 2019-2020 si concluderà con il Tour Championship e l’assegnazione della FedEx Cup. Poi scatterà immediatamente la nuova con il Safeway Open (10-13 settembre) e con il 2020 che si concluderà con il QBE Shootout a Naples, in Florida, torneo non ufficiale, il 13 dicembre, passando per due major e un WGC.

Misure di sicurezza e novità – Severe le misure di sicurezza adottate dal PGA Tour fino al termine dell’emergenza sanitaria. Ogni settimana verranno effettuati 400 test per il coronavirus con risultati tra le due e le quattro ore. Giocatori, caddy e arbitri all’arrivo nei vari luoghi delle manifestazioni dovrà sottoporsi al Real time PCR, che consente una diagnosi precoce e altamente specifica. In caso di positività gli atleti saranno esclusi dalla gara e costretti a una quarantena di almeno una settimana, mentre chi risulterà negativo avrà accesso ai voli charter messi a disposizione dal PGA Tour per arrivare nei vari siti dove si svolgono gli eventi.  Oltre alle misure di sicurezza, imprescindibili dal distanziamento sociale, vi saranno alcune novità con i giocatori microfonati, una “confession cam” installata lungo il tracciato e cene da consumare nelle proprie stanze d’albergo o nelle case prese in affitto.

Solidarietà per Floyd – In memoria di George Floyd, il 46enne afroamericano ucciso da un agente di polizia a Minneapolis, e a significare l’impegno del PGA Tour contro il razzismo, alle ore 8,46 di ciascuno dei quattro giri i concorrenti si fermeranno e verrà osservato un minuto di silenzio in sua memoria.

Diretta su GOLFTV – Il Charles Schwab Challenge verrà trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), ai seguenti orari: giovedì 11 giugno e venerdì 12, dalle ore 22 alle ore 1; sabato 13 e domenica 14, dalle ore 19 alle ore 24. Dirette su Eurosport 2: giovedì 11 e venerdì 12, stesso orari di GOLFTV; sabato 13, dalle ore 23 alle ore 24; domenica 14, dalle ore 21 alle ore 24. Commento di Maurizio Trezzi e di Nicola Pomponi.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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