Nell’Alps de Andalucia all’Antoreta GC di Rincón de la Victoria
Gran finale e successo della thailandese Atthaya Thitikul che si è imposta con 200 (68 66 66, -16) colpi, grazie a un giro in 66 (-6), nello Swiss Ladies Open (Ladies European Tour) disputato sul percorso del Golfpark Holzhäusern (par 72), a Risch-Rotkreuz in Svizzera, dove si è resa autrice di una bella prova Virginia Elena Carta risalita nel round conclusivo dal 23° al quinto posto con 204 (73 66 65, -12) dopo un parziale di 65 (-7) miglior score di giornata
Negli Assoluti vincono i team del Parco di Roma e di Monticello
Il team continentale si è imposto in Ohio (USA) per 15 a 13
Nel Tour Championship ha battuto Jon Rahm. secondo a un colpo
Ha vinto Nicolai Hojgaard, quarto Laporta, quinto E. Molinari
Nel Creekhouse Ladies Open Lucrezia Colombotto Rosso 30ª
Il cileno si è imposto nel British Challenge battendoBekker
In Svizzera battuta nello spareggio la dilettante Charlotte Back
Dopo il “moving day” è Nicolai Hojgaard il nuovo leader del DS Automobiles 78° Open d’Italia. Il danese, fratello gemello di Rasmus (tra i talenti emergenti dell’European Tour), al Marco Simone Golf & Country Club (par 71) di Guidonia Montecelio (Roma), con un parziale bogey free chiuso in 65 (-6), su un totale di 200 (66 69 65, -13), guida la classifica con un colpo di vantaggio sull’inglese Tommy Fleetwood e sul sudafricano Daniel Van Tonder. Noni Edoardo Molinari e Francesco Laporta
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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