05 Settembre 2021

Challenge: prima di Hugo Leon, 7° Manassero

Matteo Manassero Matteo Manassero

Prima vittoria sul Challenge Tour nel British Challenge per il cileno Hugo Leon (269 – 65 66 69 69, -19) e tonica prestazione di Matteo Manassero, settimo con 273 (69 67 68 69, -15), alla prima top ten stagionale in tredici gare sul circuito.

Sul prestigioso percorso del The Belfry Hotel & Resort (par 72), a Sutton Coldfield in Inghilterra, che ha ospitato quattro edizioni della Ryder Cup, Leon, 36enne di Santiago del Cile, con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, un doppio bogey) ha sorpassato il sudafricano Oliver Bekker, leader dopo tre turni e secondo a un colpo (270, -18) penalizzato da un 72 (par). Al terzo posto con 271 (-17) il tedesco Yannik Paul e il portoghese Ricardo Gouveia e al quinto con 272 (-16) l’inglese Nathan Kimsey e lo spagnolo Javier Sainz.

Manassero, che ha avuto una buona regolarità negli scores, è stato un po’ altalenante nel turno conclusivo che ha condotto in 69 (-3) colpi con un eagle, cinque birdie, due bogey e un doppio bogey.

Sono usciti al taglio gli altri italiani in gara: Takayuki Matsui, 97° con 145 (+1), Cristiano Terragni, 102° con 146 (+2), Edoardo Raffaele Lipparelli e Filippo Bergamaschi, 128.i con 150 (+6).

 

TERZO GIRO - Matteo Manassero è salito dal settimo al quinto posto con 204 (69 67 68, -12) colpi e parteciperà alla volata finale per il titolo, sia pure con possibilità ridotte, nel British Challenge (Challenge Tour) che si conclude sul percorso del The Belfry Hotel & Resort (par 72), a Sutton Coldfield in Inghilterra.

Infatti l’azzurro, pur essendo in ottima posizione, ha sei colpi di ritardo dal sudafricano Oliver Bekker (198 – 68 68 62, -18), 36enne di Pretoria con sette titoli sul Sunshine Tour e nessuno in Europa, che con un 62 (-10, un eagle, nove birdie, un bogey), miglior score di giornata, ha recuperato dalla settima piazza, lasciando a due colpi il cileno Hugo Leon (200, -167), che guidava la graduatoria dopo due round insieme all’inglese Todd Clements, sceso al quarto posto con 203 (-13).

Al terzo con 202 (-14) lo spagnolo Javier Sainz e al quinto, insieme a Manassero, gli inglesi Nathan Kimsey e Matthew Cort, il tedesco Velten Meyer, il norvegese Espen Kofstad, che sembra stia vivendo una seconda giovinezza, lo scozzese Euan Walker e il portoghese Ricardo Gouveia.

Manassero, molto regolare, ha girato in 68 (-4) colpi con sei birdie e due bogey. Sono usciti al taglio, secondo una tradizione annuale assolutamente negativa, gli altri italiani in gara: Takayuki Matsui, 97° con 145 (+1), Cristiano Terragni, 102° con 146 (+2), Edoardo Raffaele Lipparelli e Filippo Bergamaschi, 128.i con 150 (+6). Il montepremi è di 180.000 sterline (circa 210.000 euro).

 

SECONDO GIRO - Un ottimo giro in 67 (-5, sei birdie, un bogey) colpi e Matteo Manassero è salito dal 24° al settimo posto con 136 (69 67, -8) nel British Challenge (Challenge Tour) sul percorso del The Belfry Hotel & Resort (par 72), a Sutton Coldfield in Inghilterra.

In vetta alla graduatoria  il cileno Hugo Leon (131 – 65 66, -13) ha raggiunto l’inglese Todd Clements (131 – 63 68) e la coppia ha lasciato a tre colpi il portoghese Ricardo Gouveia (134. -10), due titoli in stagione (cinque in totale sul circuito) che punta al terzo per salire immediatamente sull’European Tour. In quarta posizione con 135 (-9) il nordirlandese Michael Hoey, il norvegese Espen Kofstad e lo scozzese Euan Walker, mentre Manassero è affiancato dal tedesco Yannik Paul, dal sudafricano Oliver Bekker, dallo scozzese Craig Howie e dagli inglesi Matthew Baldwin e Chris Hanson.

Secondo un trend di stagione piuttosto negativo per i colori azzurri sono usciti al taglio gli altri italiani in gara: Takayuki Matsui, 97° con 145 (+1), Cristiano Terragni, 102° con 146 (+2), Edoardo Raffaele Lipparelli e Filippo Bergamaschi, 128.i con 150 (+6). Il montepremi è di 180.000 sterline (circa 210.000 euro).

 

PRIMO GIRO - Solo Matteo Manassero anticipa la linea del taglio, 24° con 69 (-3, un eagle, due birdie, un bogey) colpi, dopo il primo giro del British Challenge (Challenge Tour) sul percorso del The Belfry Hotel & Resort (par 72) a Sutton Coldfield in Inghilterra, dove è al vertice con 63 (-9) il 25enne inglese Todd Clements, senza titoli sul circuito, autore di dieci birdie e un bogey. Seguono con 65 (-7) il connazionale Ben Hutchinson e il cileno Hugo Leon, con 66 (-6) lo scozzese Craig Howie e lo spagnolo Samuel Del Val e con 67 (-5) gli inglesi Andrew Wilson e Alfie Plant e l’irlandese John Murphy.

Sono oltre la linea del taglio gli altri quattro italiani in gara: Edoardo Raffaele Lipparelli, 86° con 73 (+1), Takayuki Matsui, 104° con 74 (+2), Cristiano Terragni, 123° con 76 (+4), e Filippo Bergamaschi, 137° con 78 (+6). Il montepremi è di 180.000 sterline (circa 210.000 euro).

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour fa tappa in Inghilterra sul percorso del The Belfry Hotel & Resort a Wishawin in Inghilterra, per il British Challenge in programma dal 2 al 5 settembre. Dopo il B-NL Challenge Trophy, giocato in Olanda al The Dutch e vinto dallo spagnolo Alfredo Garcia-Heredia alla settima buca di play-off, il secondo circuito maschile europeo attraversa la Manica con un evento che torna protagonista tre anni dopo l’ultima volta (allora si chiamava Bridgestone Challenge), quando si impose l’inglese Tom Lewis.

Saranno 144 i partecipanti compresi cinque italiani: Matteo Manassero, Filippo Bergamaschi, Edoardo Raffaele Lipparelli, Cristiano Terragni e Takayuki Matsui. Escluso quest’ultimo che non vi ha preso parte, gli altri quattro sono reduci dall’uscita al taglio nel precedente B-NL Challenge Trophy. Tra i possibili protagonisti il portoghese Ricardo Gouveia, il gallese Stuart Manley, che ciclicamente si ripropone dopo lunghe pause, il belga Kristof Ulenaers, una delle rivelazioni stagionali, il francese Felix Mory, lo scozzese Craig Howie e i sudafricani JC Ritchie e Oliver Bekker.

Nel field anche il numero uno WR4GD, la classifica mondiale dei golfisti diversamente abili, Brendan Lawlor. L’irlandese ha ricevuto l’invito a partecipare al torneo che si disputerà su un percorso che in questa stagione ha già ospitato il Betfred British Masters (evento dell’European Tour vinto al play-off dall’inglese Richard Bland che nell’occasione ha superato Guido Migliozzi) e che nella sua storia è stato sede per ben quattro volte della Ryder Cup: nel 1985, 1989, 1993 e nel 2002. Il montepremi è di 180.000 sterline (circa 210.000 euro).

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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