Ancora Europa e nuovamente con la scozzese Catriona Matthew alla guida. Il team continentale ha firmato la 17ª edizione della Solheim Cup battendo per 15 a 13 la selezione statunitense a domicilio, sul percorso dell’Inverness Club a Toledo, in Ohio, due anni dopo aver vinto in casa nel 2019 a Gleneagles in Scozia (14,5-13,5). Il bilancio rimane favorevole alla americani (10 a 7), ma nelle ultime sei sfide l’Europa ha un parziale di 4 a 2.
E’ stato il successo di una compagine compatta, ottima nei doppi, conclusi con un parziale di 9-7, solida e determinata nei singoli, dove le statunitensi sono sempre temibili e in cui non sono riuscite a recuperare i due punti di svantaggio stoppate dalle continentali sul pareggio (6-6) nei dodici match. Sulla vittoria hanno pesato le ottime scelte nella volata finale della capitana e le prestazioni eccellenti di due debuttanti, l’irlandese Leona Maguire e la finlandese Matilda Castren, entrambe gratificate con una wind card. La Matthew ha messo nei primi cinque match Anna Nordqvist (pari con Lexi Thompson), Madelene Sagstrom (3/2 su Ally Ewing), la Maguire (5/4 su Jennifer Kupcho), Giorgia Hall (sconfitta 1 up da Nelly Korda) e Celine Boutier (5/4 su Mina Harigae). Sono stati tre punti mezzo devastanti per il morale delle americane, perché l’Europa si è trovata avanti per 12,5 a 8,5, ossia a un punto e mezzo dal trofeo, perché come detentrice le bastava il pareggio, con ancora con sette match da giocare. Mezzo punto lo ha portato Nanna Koerstz Madsen, recuperando alla buca 15 su Austin Ernst e poi difendendo con i denti il pareggio. Mancava un punto, ma in quel momento potevano ottenerlo solo Emily Pedersen, che era in netto vantaggio su Danielle Kang, e Matilda Castren, che stava lottando contro l’esperienza di Lizette Salas in un incontro molto equilibrato, mentre negli altri quattro ie statunitensi erano avanti e sicuramente, come poi è avvenuto, sarebbero stati quattro punti per loro.
La Castren si portava avanti alla buca 15 imbucando un putt chilometrico e poi alla buca 18, dopo essere passata per un bunker, metteva a segno un putt di un paio di metri, sotto estrema pressione perché sapeva che pareggiando la buca e prevalendo per 1 up il Trofeo sarebbe andato alla sua squadra. La finlandese non tremava e il Team Europe era a 14 punti che significavano la felicità. Festeggiamenti inevitabili, ma nel rispetto delle altre atlete in campo, mentre non ne aveva il pubblico, che in poco tempo abbandonava l’arena tanto che l’ultimo match, tra la Pedersen e la Kang si concludeva tra gli addetti ai lavori. La Pedersen in vantaggio di 3 up alla buca 15 aveva già in tasca il mezzo punto che dava la vittoria piena, ma lo voleva intero. Però, forse sapendo che aveva comunque portato la squadra a 14,5 si disuniva, perdeva due buche e rischiava pareggiare, perché la Kang sull’ultimo green segnava un birdie da una decina di metri. La Pedersen, però, ritrovava lucidità, da circa tre metri la pagava con la stessa moneta e i punti finali delle continentali diventavano 15.
Le migliori tra le europee, come detto, la Maguire, imbattuta con 4,5 punti (4 vittorie, un pari), e la Castren, sia per i punti, tre su quattro match (3 vittorie, una sconfitta), ma soprattutto per la freddezza nel momento decisivo che probabilmente nemmeno la capitana si aspettava, malgrado la fiducia palesata con la wind card. Tre punti anche per Emily Pedersen (3 successi, una sconfitta) e buono anche l’apporto delle veterane Anna Nordqvist e Mel Reid, 2,5 punti a testa e due vittorie, un pari e una sconfitta per entrambe. Positiva Charley Hull (2 punti) e tra un punto e mezzo e uno le altre con unica eccezione di Sophia Popov ferma a zero con tre insuccessi.
Tra le statunitensi guidate da Pat Hurst, subentrata a Juli Inkster dopo Gleneagles, non hanno dato l’apporto sperato Nelly Korda, numero uno mondiale e oro olimpico a Tokyo 2020 (2 punti su quattro incontri, con due sconfitte), e Lexi Thompson (1,5 con una vittoria, un pari, due sconfitte), mentre il massimo lo hanno ottenuto Jennifer Kupcho e Lizette Salas (2,5 punti), che hanno giocato insieme tre doppi con due successi e un pari, poi hanno perso entrambe il singolo. Due punti per Brittany Altomare e per Yealimi Noh e da 1,5 a 1 per tutte le altre.
SECONDA GIORNATA - Anche la seconda giornata della 17ª edizione della Solheim Cup che si sta svolgendo sul percorso dell’Inverness Club a Toledo (Usa), in Ohio è stata favorevole alla giocatrici del vecchio continente, guidate dalla scozzese Catriona Matthew. Infatti pure se il Team USA, affidato a Pat Hurst, ha recuperato un punto (rispetto al 5,5-2,5) della giornata d’apertura, la compagine dell’Europa inizierà i 12 singoli della giornata finale sul punteggio di 9-7. Un discreto vantaggio che comunque non pone le continentali al sicuro, perché dalle americane nei match individuali ci si può aspettare di tutto. Da ricordare che in caso di parità il trofeo farebbe il viaggio con le europee che lo detengono avendo vinto (14,5-13,5) il precedente incontro nel 2019 a Gleneagles in Scozia
Foursomes domenica 5 settembre: parziale Europa 1, USA 3. Punteggio:Europa 6,5, USA 5,5) – La determinazione delle americane di traduce in un parziale di 3 a 1 con le vittorie di Danielle Kang(Austin Ernst (1 up su Georgia Hall/Madelene Sagstrom), di Lexi Thompson/Brittany Altomare (2/1 su Charley Hull/Emily Pedersen) e di Lizette Salas/Jennifer Kupcho (3/1 su Anna Nordqvist/Matilda Castren, che avevano vinto i due incontri del giorno precedente). Prezioso comunque il punto di Mel Reid/Leona Maguire (5/4 su Nelly Korda/Ally Ewing), che evita il cappotto e l’aggancio. Da rilevare da seconda sconfitta su tre match di Nelly Korda, numero uno mondiale.
Fourballs domenica 5 settembre: parziale Europa 2,5, USA 1,5. (Totale seconda giornata: Europa 9, USA 7) – La reazione europea arriva puntuale con Carlota Ciganda/Nanna Koestz Madsen (1 up su Jessica Korda/Megan Khang) e con Charley Hull/Emily Pedersen (4/2 su Danielle Kang/Austin Ernst). Punto statunitense con Yealimi Noh/Mina Harigae (3/1 su Celine Boutier/Sophia Popov) e prezioso birdie di Mel Reid alla buca 18 nel match giocato insieme a Leona Maguire che permette alla coppia di impattare con Jennifer Kupcho/Lizette Salas, di salvaguardare i due colpi di margine e di mantenere l’imbattibilità (due vittorie un pari).
PRIMA GIORNATA - Il Team Europe, guidato dalla scozzese Catriona Matthew, è in vantaggio per 5,5 a 2,5 sulla selezione statunitense, affidata a Pat Hurst, dopo la prima giornata della 17ª edizione della Solheim Cup che si sta svolgendo sul percorso dell’Inverness Club a Toledo (Usa), in Ohio. Si sono disputati quattro foursomes al mattino e quattro fourballs nel pomeriggio.Stessa formula anche nella seconda giornata e poi la conclusione nella terza con 12 singoli, impegnate tutte le giocatrici (12 per parte) delle due formazioni.
Foursomes sabato 4 settembre: parziale Europa 3,5, USA 0,5 - In grande spolvero le giocatrici continentali hanno vinto, tutti per 1 up, tre dei quattro incontri molto combattuti, complicati ed equilibrati, mentre le statunitensi hanno strappato solo un pari con Ally Ewing/Megan Khang contro la francese Celine Boutier e l’inglese Georgia Hall. Successi della svedese Anna Nordqvist e della finlandese Matilda Castren (su Danielle Kang/Austin Ernst), dell’inglese Charley Hull e della danese Emily Pedersen (su Lexi Thompson/Brittany Altomare) e flop delle sorelle Nelly Korda, numero uno mondiale, e Jessica Korda battute dell’inglese Mel Reid e della irlandese Leona Maguire.
Fourballs sabato 4 settembre: parziale Europa 2, USA 2 (Totale prima giornata: Europa 5,5, USA 2,5) – Pat Hurst non conferma i duo delle sorelle Korda, ma mette in panchina Jessica e rimanda in campo Nelly insieme ad Ally Ewing e la mossa ha effetto perché la coppia prevale su Nanna Koestz Madsen (Dan)/Madelene Sagstrom (Sve) per 1 up. Il secondo punto americano lo confezionano Jennifer Kupcho e Lizette Salas, stesso punteggio contro Carlota Ciganda (Spa)/Sophia Popov (Ger). Reazione europea con Anna Nordqvist/Matilda Castren, che ottengono il loro secondo successi (4/3 su Lexi Thompson/Mina Harigae) e con Georgia Hall/Leona Maguire (1 up su Yealimi Noh/Brittany Altomare).
LA VIGILIA - Un mix tra esperienza e gioventù. Una miscela tra classe ed entusiasmo. Sarà una Solheim Cup, giunta alla 17ª edizione. tutta da vivere quella che vedrà sfidarsi, dal 4 al 6 settembre 2021 sul percorso dell’Inverness Club a Toledo (Usa), in Ohio, la selezione degli Stati Uniti ed il team Europe.
Il Vecchio Continente, capitanato da Catriona Matthew, difenderà il Trofeo vinto nel 2019 a Gleneagles. E si affiderà alla svedese Anna Nordqvist (alla settima apparizione e reduce dal trionfo all’AIG Women’s, quinto e ultimo Major del 2021), alla tedesca Sophia Popov (al debutto assoluto), all’inglese Charley Hull e alla spagnola Carlota Ciganda che si sono guadagnate un posto in squadra grazie al Rolex World Golf Rankings. Con loro si sono qualificate automaticamente, attraverso la Solheim Cup Points Standings, anche la danese Emily Kristine Pedersen e l’inglese Georgia Hall.
Sei le wild card a disposizione della Matthew assegnate alle debuttanti Nanna Koerstz Madsen (danese), Leona Maguire e Matilda Castren, queste ultime due rispettivamente prima irlandese e prima finlandese a giocare la Solheim Cup. E ancora: alla svedese Madalene Sagstrom, alla francese Celine Boutier e alla inglese Mel Reid.
A capitanare gli Stati Uniti ci sarà Pat Hurst che potrà contare su un roster di assoluto livello. Per gli Usa ecco le sorelle Korda, Nelly (numero 1 mondiale e medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo) e Jessica. E poi Danielle Kang, Ally Ewing, Austin Ernst, Lexi Thompson e Megan Khang. Con loro hanno staccato il pass pure Lizette Salas e Jennifer Kupcho (al debutto) quali migliori americane nel world ranking non tra le sette qualificate attraverso la Usa Solheim Cup Team Standings. Le tre wild card a disposizione la Hurst le ha assegnate a Brittany Altomare (per lei sarà la seconda apparizione) e alle debuttanti Mina Harigae e Yealimi Noh. Come terzo “Assistant Captain” ecco invece Stacy Lewis (nata a Toledo) che va ad aggiungersi alle già annunciate Angela Stanford e Michelle Wie.
La formula di gara sarà la stessa adottata nel 2002: quattro fourballs e quattro foursomes nelle prime due giornate, poi dodici singoli per un totale di 28 punti. In caso di parità il Trofeo rimarrà al Team Europe che lo detiene.