Il Challenge Tour approda in Sardegna per l’Italian Challenge Open by Lyoness, la tappa italiana del secondo circuito continentale di golf in programma dal 13 al 16 luglio sul percorso cagliaritano del Circolo Golf Is Molas. Il torneo, preceduto mercoledì 12 luglio dalla Pro Am Italian Challenge Open by Lyoness, vedrà in azione i talenti emergenti del panorama internazionale
Ha ottenuto il primo titolo nel circuito al 24° evento giocato
Giulia Molinaro, 63ª con 282 (-6), e Silvia Cavalleri, 78ª con 290 (+2)
Ha vinto con 270 (-18) l’amateur francese Thomas Boulanger, dopo spareggio
Finale a sorpresa nel Ladies European Thailand Championship dove la dilettante di casa Atthaya Thitikul (283 - 70 71 70 72, -5) ha battuto le proettes. Sul percorso del Phoenix Gold G&CC (par 72), a Chonburi in Thailandia, ha sorpassato nel giro finale la messicana Ana Menendez (285 - 68 72 70 75, -3), che era stata al vertice per tre turni e che si è consolata con i 45.000 euro di prima moneta (su un montepremi di 300.000 euro)
Lorenzo Gagli ha condotto un bel torneo e si è classificato 11° con 273 (68 71 67 67, -15) colpi nel Prague Golf Challenge (Challenge Tour), svoltosi sul percorso del Prague City Golf (par 72) nella capitale della Repubblica Ceca. Ha dominato l’inglese Garrick Porteous, 27 anni, che ha siglato il primo titolo nel circuito con 264 (66 67 64 67, -24), cinque colpi di vantaggio sul francese Julien Guerrier, sullo scozzese Bradley Neil e sul belga Christopher Mivis
Nel Dubai Duty Free Irish Open Matteo Manassero al 48° posto
Mark Mouland cede nello Swiss Seniors Open a Bad Ragaz
Si è imposta nel KPMG Women's PGA Championship in Illinois
Gli è rimasto un solo colpo di margine su Daniel Summerhays
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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