11 Luglio 2017

Italian Challenge Open by Lyoness a Is Molas

Francesco Laporta Francesco Laporta

Il Challenge Tour approda in Sardegna per l’Italian Challenge Open by Lyoness, la tappa italiana del secondo circuito continentale di golf in programma dal 13 al 16 luglio sul percorso cagliaritano del Circolo Golf Is Molas. Il torneo, preceduto mercoledì 12 luglio dalla Pro Am Italian Challenge Open by Lyoness, vedrà in azione i talenti emergenti del panorama internazionale, pronti a spiccare il volo verso l’European Tour.

Sarà il quinto degli undici eventi dell’Italian Pro Tour 2017, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con eventi che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale. In quest’ottica, il ritorno in Sardegna del grande golf internazionale dimostra che il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolgerà in modo capillare tutta la nazione.

Formula di gara – L’Italian Challenge Open by Lyoness, 12° torneo dei 27 in calendario nel Challenge Tour 2017,

si giocherà sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 36 che promuoverà ai due turni conclusivi i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto. I 156 partecipanti si contenderanno il montepremi di 300 mila euro (fra i più alti del circuito), dei quali 48.000 andranno al vincitore. L’ingresso per il pubblico è gratuito.

La Pro Am – Concluse le sessioni di prova campo, sarà la Pro Am Italian Challenge Open by Lyoness ad aprire ufficialmente la manifestazione. Al via 22 squadre formate da un professionista e tre dilettanti che competeranno su 18 buche con formula "Tour scramble and use your pro". Per la classifica saranno conteggiati solamente birdie, eagle ed eventuali albatross. I dilettanti potranno chiedere al pro (in una sola occasione) di effettuare un colpo per loro conto. Partenza shotgun alle ore 14: il primo tee shot verrà giocato contemporaneamente dalle varie buche del tracciato. 

I protagonisti – Field di spessore con i primi 10 giocatori della Road to Oman (guidata dall’americano Julian Suri) e 9 degli 11 vincitori stagionali. Ben 26 le nazioni rappresentate. Possono ambire al titolo

i francesi Julien Guerrier e Adrien Saddier, l’austriaco Martin Wiegele, gli inglesi Ryan Evans, Aaron Rai (2°nella Road to Oman) e Garrick Porteous, reduce dal successo nel Prague Golf Challenge. In campo anche Chase Koepka, fratello minore di Brooks, che nel 2013 iniziava la sua ascesa proprio dal Challenge Tour fino ad arrivare alla recente vittoria nell’US Open. Saranno 16 gli azzurri in campo. Fra questi,  si stanno mettendo in mostra per solidità e continuità Francesco Laporta e Lorenzo Gagli, vicinissimi alla vittoria, rispettivamente con un terzo e un secondo posto. Tra i possibili protagonisti, anche l’esperto Alessandro Tadini, che ha 4 vittorie in bacheca sul Challenge Tour (al pari di Andrea Pavan).

Il percorso – Inaugurato nel 1975, il Circolo Golf Is Molas ha già ospitato quattro edizioni dell’Open d’Italia (1976, 1982, 2000, 2001). Situato nel comune di Pula (CA), dispone di un tracciato di 27 buche che si estende per 120 ettari immerso nella suggestiva area archeologica di Nora per esaltare lo scenario della macchia mediterranea con diversi canali, tre laghi, parchi naturali e la foresta di lecci più estesa e antica del continente europeo.

Caratteristiche ambientali che nel 2016 hanno portato all’assegnazione al CG Is Molas del premio "Impegnati nel Verde" per la Biodiversità. Un riconoscimento da parte della Federazione Italiana Golf che sottolinea l’importante lavoro svolto per la valorizzazione e salvaguardia delle specie di flora e fauna autoctone e che dimostra come anche i percorsi di golf possano avere un ruolo concreto nella salvaguardia della natura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Primo piano

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    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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