Tre giocatori azzurri, Matteo Manassero, decimo nella Race to Dubai (ordine di merito), Guido Migliozzi (19°) e Francesco Laporta (52°), parteciperanno al DP World Tour Championship, l’evento finale del circuito continentale che avrà luogo allo Jumeirah Golf Estates (Earth Course), a Dubai, dal 14 al 17 novembre. Vi sono stati ammessi i primi 50 del ranking, a scalare e, in particolare, Laporta è rientrato tra gli ammessi grazie a un gran recupero con ottime prove nelle ultime quattro uscite. Era dal 2019 che tre italiani non prendevano parte all’atto conclusivo del tour.
Il pugliese si è classificato 13° con 270 (-18) colpi nell'Abu Dhabi HSBC Championship, evento delle Rolex Series e prima delle due gare di PlayOffs che concludono il DP World Tour 2024, disputata allo Yas Links (par 72) di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, dove ha vinto con 264 (64 61 73 66, -24) l’inglese Paul Waring. Il 39enne di Birkenhead ha ottenuto il secondo titolo sul circuito, a distanza di sei anni dal primo (Nordea Masters), che gli cambierà la vita golfistica. Infatti, a parte l’aspetto economico (1.530.000 dollari di prima moneta su nove milioni di montepremi), è salito al quinto posto della money list, potrà andare a Dubai, ma soprattutto avrà una ‘carta’ per giocare nella prossima stagione sul PGA Tour al quale accederanno i primi dieci del ranking non altrimenti esenti. Tutto conquistato con tre round al comando e con due birdie a chiudere, il primo alla 17ª con un putt dalla grande distanza e il secondo alla 18ª quando aveva già vinto (66, -6 il parziale con altri quattro birdie). Due prodezze che gli hanno permesso di distaccare il connazionale Tyrrell Hatton, membro della LIV Golf, secondo con 266 (-22), con il quale condivideva la leadership alla 16ª.
Ha provato a recuperare il nordirlandese Rory McIlroy, che punta a imporsi per il terzo anno di fila nella Race to Dubai, con un 64 (-8) di giornata, ma la sua rimonta si è fermata al terzo posto con 267 (-21) dove è stato affiancato dal danese Thorbjorn Olesen e dall’inglese Matt Wallace. In sesta posizione con 268 (-20) i francesi Antoine Rozner e Ugo Coussaud, l’inglese Tommy Fleetwood e il sudafricano Thriston Lawrence. In 52ª con 279 (-9) Guido Migliozzi e in 59ª con 281 (-7) Matteo Manassero.
Laporta (64 69 69 68) ha confermato il suo ottimo momento con un’altra prestazione di qualità dopo le tre precedenti con due sesti posti (Open de France, Genesis Championship) e un 20° (Andalucia Masters). In particolare è salito dall’84ª alla 60ª piazza del ranking nel Genesis, staccando il biglietto per Abu Dhabi e ora la seconda prodezza e l’accesso a Dubai per le defezioni dello svedese Ludvig Aberg e dello spagnolo Jon Rahm. Ha concluso con un 68 (-4, sei birdie e due bogey). Migliozzi (68 71 69 71), che ha girato in 71 (-1, cinque birdie, quattro bogey), a Dubai si giocherà tutto per conquistare una delle ‘carte’ per il PGA Tour, mentre Manassero (70 74 68 69), che ha terminato con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey), pur avendo perso quattro posizioni nell’ordine di merito, è ormai vicino al circuito americano.
TERZO GIRO - Negli Emirati Arabi Uniti, dopo il "moving day" dell'Abu Dhabi HSBC Championship, Francesco Laporta con un giro in 69 (-3) su un totale di 202 (64 69 69, -14), è risalito dalla decima alla settima posizione. Quando mancano 18 buche dal termine del primo evento dei PlayOffs del DP World Tour, il pugliese è distante quattro colpi dalla vetta occupata sempre dall'inglese Paul Waring, leader con 198 (64 61 73, -18) davanti al danese Niklas Norgaard, secondo con 199 (-17).
Sul percorso dello Yas Links (par 72) di Abu Dhabi, nell'evento delle Rolex Series, che mette in palio 9 milioni di dollari (1.530.000 al primo), Guido Migliozzi con 208 (68 71 69, -8) e Matteo Manassero con 212 (70 74 68, -4) occupano invece rispettivamente la 41ª e la 63ª posizione.
In Medio Oriente, Laporta ha realizzato quattro birdie, con un bogey. Attualmente 60° nell'ordine di merito del DP World Tour, il 34enne di Castellana Grotte (Bari) con questo risultato risalirebbe dieci posizioni e approderebbe all'ultimo atto del circuito, il DP World Tour Championship in programma a Dubai dal 14 al 17 novembre prossimi, dove i top 50 giocatori si contenderanno non solo il titolo, ma la corona di miglior giocatore europeo.
Quanto a Waring, il britannico dopo aver fatto registrare, nel secondo round, il record del percorso (con un 61, -11, bogey free con un eagle e nove birdie), nel terzo ha trovato un solo birdie, con due bogey. E adesso dovrà guardarsi le spalle non solo da Norgaard, ma anche da un altro danese, Thorbjorn Olesen, terzo con 201 (-15) al fianco dello svedese Sebastian Soderberg e di due big come l'irlandese Shane Lowry, campione Major, e dell'inglese Tommy Fleetwood, che questa gara l'ha fatta sua sia nel 2017 che nel 2018. Con Laporta, in settima posizione ci sono anche Tyrrell Hatton (a segno nel 2021), Ugo Coussaud, Thomas Detry, Robert MacIntyre e Nicolai Hojgaard. Più indietro il nordirlandese Rory McIlroy, numero 3 al mondo e in testa alla Race to Dubai, 13° con 203 (-13).
SECONDO GIRO - Francesco Laporta ha perso terreno, da quarto a decimo con 133 (64 69, -11) colpi, ma è rimasto in alta classifica dopo il secondo giro dell’Abu Dhabi HSBC Championship, il primo dei due tornei di PlayOffs che concludono la stagione del DP World Tour sul percorso dello Yas Links (par 72) di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Il campo 70 concorrenti, che si ridurranno a 50 nell’evento finale (DP World Tour Championship -14-17 novembre - Dubai)
E’ passato a condurre l’inglese Paul Waring con 125 (64 61, -19), che ha realizzato un 61 (-11, un eagle, nove birdie) su un tracciato che si sta rivelando molto accondiscendente. Ha fatto il vuoto sorpassando l’inglese Tommy Fleetwood, in vetta dopo un round e ora secondo con 130 (-14) insieme allo statunitense Johannes Veerman e ai danesi Niklas Norgaard e Thorbjorn Olesen.
Nel quarto evento delle Rolex Series sono in sesta posizione con 132 (-12) il francese Ugo Coussaud e gli inglesi Matt Wallace, Laurie Canter e Tyrrell Hatton, gli ultimi due membri della LIV Golf. Ha recuperato qualcosa, da 18° a 14° con 134 (-10), il nordirlandese Rory McIlroy, che punta a vincere per il terzo anno consecutivo la Race to Dubai (ordine di merito) di cui attualmente è il leader.
In ritardo Guido Migliozzi, da 28° a 48° con 139 (68 71, -5), e Matteo Manassero, da 48° a 66° con 144 (70 74, par). Il montepremi è di nove milioni di dollari dei quali 1.530.000 spetteranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Negli Emirati Arabi Uniti è cominciata al meglio la gara di Francesco Laporta. Il pugliese ha chiuso il primo round dell'Abu Dhabi HSBC Championship, evento di apertura dei play-off del DP World Tour, al quarto posto.
Sul percorso dello Yas Links (par 72), con un giro bogey free in 64 (-8, un eagle, sei birdie) colpi, l'azzurro è a due colpi di distanza dall'inglese Tommy Fleetwood, da solo in testa con 62 (-10) davanti al danese Thorbjorn Olesen e all'americano Johannes Veerman, entrambi secondi con 63 (-9).
Nell'evento delle Rolex Series, che vede in gara i migliori 70 giocatori (a scalare) della Race to Dubai, l'ordine di merito del circuito, con Laporta ci sono anche tre inglesi: Tyrrell Hatton, tra i past winner della competizione che ha fatto già sua nel 2021 e uno dei big della Superlega araba, Paul Waring e Laurie Canter, mentre è 18° con 67 (-5) il nordirlandese Rory McIlroy, numero 3 al mondo e leader della 'money list' del DP World Tour. In 28ª posizione con 68 (-4) c'è invece Guido Migliozzi. Il vicentino, che insegue una "carta" per il PGA Tour 2025, ha siglato sei birdie, con due bogey. Più distante Matteo Manassero, solo 48° con 70 (-2), sestonella Race to Dubai e anche lui con in testa il sogno di giocare, il prossimo anno, negli Stati Uniti.
Laporta, che è reduce da due sesti posti e un ventesimo nelle ultime tre gare disputate, punta invece a conquistarsi un posto per il DP World Tour Championship. L'ultimo atto stagionale, che incoronerà il miglior giocatore del circuito, è in programma dal 14 al 17 novembre prossimi a Dubai, dove in campo si vedranno esclusivamente i top 50 del circuito. Quanto a Fleetwood, già vincitore della rassegna sia nel 2017 che nel 2018, attualmente numero 10 nel world ranking, ha firmato un round con un eagle e otto birdie, eguagliando il record del campo.
Subito spettacolo ad Abu Dhabi dove il canadese Aaron Crockerill, 35° con 69 (-3), si è reso protagonista con una 'hole in one' alla buca 13 (par 3 di 157 yard) che ha centrato dal tee utilizzando un ferro 9.
LA VIGILIA - La stagione del DP World Tour si conclude con la doppia tappa negli Emirati Arabi Uniti dove si disputeranno i due ricchi PlayOffs, che fanno parte entrambi delle Rolex Series, con la partecipazione di quasi tutti i migliori giocatori del circuito. Si comincia con l’Abu Dhabi HSBC Championship (7-10 novembre) sul percorso dello Yas Links di Abu Dhabi, al quale sono stati ammessi i primi 70 classificati, a scalare, della Race to Dubai (ordine di merito) compresi tre azzurri: Matteo Manassero (n. 6), Guido Migliozzi (n. 14) e Francesco Laporta (n. 60), che ha ottenuto il pass con il sesto posto nel precedente Genesis Open seguito ad altre due buone prestazioni.
Dopo Abu Dhabi trasferimento a Dubai per il DP World Tour Championship (14-17 novembre) dove si incoronerà il “re” del circuito 2024 e al quale prenderanno parte i primi 50 della money list. Rimarchevoli i montepremi con nove milioni di dollari (dei quali 1.530.000 al vincitore) nella prima gara e dieci milioni nella seconda, con l’aggiunta di un bonus di sei milioni (due milioni al primo) per i dieci migliori del ranking finale.
Field di gran qualità, come detto, con il leader della money list, il nordirlandese Rory McIlroy, che punta al terzo anno di regno consecutivo (dopo essere stato al vertice anche nel 2012, 2014 e 2015), ma pur avendo un notevole vantaggio di 1573 punti sul sudafricano Thriston Lawrence, secondo, e 1920 sul danese Rasmus Hojgaard, terzo, la partita non è ancora chiusa.
Tanti però i concorrenti che hanno motivi ben validi per evitare che tutto si concentri su un match a tre a iniziare proprio da Manassero e da Migliozzi, che hanno l’obiettivo prioritario di conquistare una delle dieci “carte” per il PGA Tour 2025 concesse ai primi dieci della Race to Dubai non altrimenti esenti. E’ probabilmente già al riparo da sorprese Manassero (terzo della lista), mentre dovrà far ricorso al meglio del suo repertorio Migliozzi (nono) e rientrato in questa top ten grazie alla quinta piazza nel Genesis Championship. Non ha lo stesso intento l’inglese Tommy Fleetwood, che in America già ci gioca, ma arricchirebbe di prestigio il suo palmarès con un terzo successo nel torneo dopo la doppietta nel 2018 e nel 2017, anno in cui è stato anche sul tetto d’Europa.
Nel buon numero di altri possibili protagonisti lo scozzese Robert MacIntyre, che peraltro sa come si vince un evento delle Rolex Series (suo il Genesis Scottish Open a luglio), i giapponesi Rikuya Hoshino e Keita Nakajima, l’australiano Adam Scott, l’irlandese Shane Lowry, il danese Nicolai Hojgaard, gli inglesi Jordan Smith e Justin Rose (money winner nel 2007), lo svedese Sebastian Soderberg, anche lui in corsa per andare nel PGA Tour, e l’australiano Min Woo Lee, fratello della proette Minjee Lee (n. 17 mondiale), entrambi secondi lo scorso anno, per citarne alcuni. Senza dimenticare gli inglesi Tyrrell Hatton e Laurie Canter, il cileno Joaquin Niemann e il polacco Adrian Meronk, membri della LIV Golf.
Nel torneo, nato nel 2006 e giunto alla 19ª edizione, saranno in gara tre past winner: i citati Tyrrell Hatton (2021), Shane Lowry (2019) e Tommy Fleetwood, uno dei tre autori di una doppietta e secondo a realizzarla consecutivamente dopo il tedesco Martin Kaymer, recordman tra i plurivincitori con tre titoli (2008, 2010, 2011). L’altro a segno due volte è stato l’inglese Paul Casey (2007, 2009). Assente il campione in carica Victor Perez, che ha trascorso buona parte della stagione sul PGA Tour e non è riuscito a entrare tra i qualificati per questo evento. Hanno rinunciato lo statunitense Billy Horschel (n. 4 del ranking), lo svedese Ludvig Aberg (n. 16), lo spagnolo Jon Rahm (n. 34 e nel 2019 primo nel continente), il francese Matthieu Pavon (n. 55), il sudafricano Zander Lombard (n. 56) e l’inglese Aaron Rai (n. 57). Li hanno sostituiti i classificati dal 71° al 76° posto della Race to Dubai.
Il torneo su Sky e in streaming su NOW - L’Abu Dhabi HSBC Championship sarà trasmesso in diretta su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 novembre, dalle ore 8 alle ore 14; domenica 10, dalle ore 7,30 alle ore 13,30. Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Michele Gallerani e Claudio Viganò.