15 Settembre 2024

DP Tour: ottimo Manassero (3°)

Matteo Manassero Matteo Manassero

Grande prova di Matteo Manassero, terzo con 277 (70 66 72 69, -7) colpi che, in un appassionante giro finale, è stato in corsa per il titolo fino alle ultime battute dell’Amgen Irish Open, torneo del DP World Tour vinto con 275 (71 68 71 65, -9) dal danese Rasmus Hojgaard.

Sul percorso del Royal County Down GC (par 71), a Newcastle nell’Irlanda del Nord, Hojgaard, 23enne di Billund, fratello gemello di Nicolai, ha iniziato la sua progressione dalla nona buca (dopo un birdie e un bogey) e con sette birdie, di cui tre a chiudere, contro un bogey (65, -6), ha operato la rimonta superando in extremis il nordirlandese Rory McIlroy, che si era portato in vetta nel terzo round, con Manassero a un colpo. Il numero tre mondiale, che sembrava avviato al successo, ha commesso due errori decisivi (bogey alla 15ª e alla 17ª) lasciando strada al suo avversario con un parziale di 69 (-2, cinque birdie, tre bogey) per un totale di 276 (-8) valido solo per la seconda piazza.

Rasmus Hojgaard ha firmato il quinto titolo sul circuito, dove non vinceva dallo scorso anno (Made in HimmerLand ad agosto), alla 105ª gara sul tour e ha ricevuto un assegno di 1.020.000 dollari su un montepremi di 6.000.000 di dollari.

Matteo Manassero ha realizzato un parziale di 69 (-2). Dopo una partenza difficoltosa (un birdie e due bogey in quattro buche) ha poi recuperato con tre birdie di cui l’ultimo alla 18ª gli ha permesso di rimanere da solo in terza posizione. Nella Race To Dubai (ordine di merito) è tornato a essere il primo degli italiani (9°) e può decisamente puntare alla ‘carta’ per il prossimo PGA Tour che sarà assegnata ai primi 15 del ranking.

Si sono classificati al quarto posto con 278 (-6) l’inglese Daniel Brown, al quinto con 280 (-4) gli scozzesi Robert MacIntyre e Grant Forrest, al settimo con 281 (-3) l’inglese Jordan Smith e lo statunitense Jimmy Walker e al nono con 282 (-2) il canadese Aaron Cockerill e il finlandese Sami Valimaki.

Degli altri azzurri Filippo Celli è terminato 30° con 286 (68 72 72 74, +2), perdendo terreno nel finale dopo tre buoni round. Più indietro Andrea Pavan, 42° con 288 (73 70 72 73, +4), e Renato Paratore, 45° con 289 (71 73 72 73, +5). Sono usciti al taglio Francesco Laporta, 69° con 145 (+3), Lorenzo Scalise, 81° con 146 (+4), ed Edoardo Molinari, 137° con 151 (+9).

Prossimo appuntamento il prestigioso BMW PGA Championship, evento delle Rolex Series in programma dal 19 al 22 settembre al Wentworth Club di Virginia Water in Inghilterra.

 

TERZO GIRO - Sarà sfida tra Rory McIlroy, numero tre mondiale, leader con 207 (68 70 69, -6) colpi, e Matteo Manassero, secondo con 208 (70 66 72, -5), e sorpassato dal nordirlandese nel “moving day” dell’Amgen Irish Open, torneo del DP World Tour che si conclude con la disputa del quarto giro sul percorso del Royal County Down GC (par 71), a Newcastle nell’Irlanda del Nord.

La coppia di testa ha preso un leggero, ma significativo vantaggio sul danese Rasmus Hojgaard, sul sudafricano Erik Van Rooyen, sullo scozzese Robert McIntyre e sull’inglese Jordan Smith, terzicon 210 (-3), e sullo spagnolo Adrian Otaegui, sull’inglese Laurie Canter, sullo scozzese Calum Hill e sul canadese Aaron Cockerill, settimi con 211 (-2).

Continua il bel torneo di Filippo Celli, undicesimo con 212 (-1), e sono a metà classifica Andrea Pavan, 30° con 215 (+2), e Renato Paratore, 36° con 216 (+3).

Non hanno superato il taglio Francesco Laporta, 69° con 145 (73 72, +3), Lorenzo Scalise, 81° con 146 (76 70, +4) ed Edoardo Molinari, 137° con 151 (75 76, +9). Il montepremi è di 6.000.000 di dollari con primo premio di 1.020.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Impresa di Matteo Manassero. L’azzurro con un ottimo secondo giro in 66 (-5, due eagle, tre birdie, due bogey) colpi, secondo miglior parziale di giornata, e il totale di 136 (70 66, -6) è balzato dal 20° al primo posto nell’Amgen Irish Open, torneo del DP World Tour che si sta svolgendo sul percorso del Royal County Down GC (par 71), a Newcastle nell’Irlanda del Nord.

L’azzurro ha un colpo di vantaggio sugli inglesi Clements Todd e Laurie Canter, secondi con 137 (-5), e due sul nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale, sullo scozzese Ewen Ferguson e sullo spagnolo Alejandro Del Rey. In settima posizione con 139 (-3), il sudafricano Erik Van Rooyen, il danese Rasmus Hojgaard, l’inglese Daniel Brown e gli scozzesi Calum Hill e Connor Sime.

Ha perso terreno, ma è rimasto in alta classifica Filippo Celli, da quarto a 13° con 140 (-2), dove è affiancato tra gli altri dall’indiano Shubhankar Sharma, che è risalito dal 108° posto grazie a un 65 (-6, nove birdie, tre bogey) punteggio sul giro più basso di giornata.

Hanno superato il taglio Andrea Pavan, 47° con 143 (73 70, +1), e Renato Paratore, 61° con 144 (71 73, +23), per la seconda volta rimasto in corsa dopo 36 buche nelle ultime 17 presenze. Sono usciti Francesco Laporta, 69° con 145 (73 72, +3), Lorenzo Scalise, 81° con 146 (76 70, +4) ed Edoardo Molinari, 137° con 151 (75 76, +9). Il montepremi è di 6.000.000 di dollari con primo premio di 1.020.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Buona partenza di Filippo Celli, quarto con 68 (-3, tre birdie) colpi, dopo il primo giro dell’Amgen Irish Open, uno dei tornei più longevi e attesi nel calendario del DP World Tour, che si sta svolgendo sul percorso del Royal County Down GC (par 71), a Newcastle nell’Irlanda del Nord.

Ha preso il comando con 66 (-5) l’inglese Todd Clements seguito a un colpo dal finlandese Sami Valimaki e dallo spagnolo Alejandro Del Rey, secondi con 67 (-4). In quarta posizione Celli ha la compagnia del nordirlandese Rory McIlroy, numero 3 mondiale, degli inglesi Will Enefer e Marcus Armitage e del sudafricano Thriston Lawrence.

Nella parte alta della classifica Matteo Manassero, 20° con 70 (-1), e Renato Paratore, 33° con 71 (par). A metà Andrea Pavan e Francesco Laporta, 66.i con 73 (+2), e in bassa Edoardo Molinari, 120° con 75 (+4), e Lorenzo Scalise, 138° con 76 (+5). Non ha potuto partecipare Guido Migliozzi, che era iscritto. Il montepremi è di 6.000.000 di dollari con primo premio di 1.020.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Otto giocatori azzurri parteciperanno all’Amgen Irish Open, uno dei tornei più longevi e attesi nel calendario del DP World Tour. Nella terza delle nove gare delle “Back 9” che avrà luogo dal 12 al 15 settembre saranno al via, sul percorso del Royal County Down GC, a Newcastle nell’Irlanda del Nord, Guido Migliozzi, reduce dall’ottavo posto nel precedente Omega European Masters con cui è tornato ad essere il primo italiano nella Race To Dubai (13°), ossia l’ordine di merito, Matteo Manassero (secondo, 14°), Andrea Pavan, Francesco Laporta, Filippo Celli, Renato Paratore, Lorenzo Scalise ed Edoardo Molinari, secondo in questo evento nel 2014 e miglior risultato degli azzurri.

Calamitano l’attenzione il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale e vincitore nel 2016, lo scozzese Robert MacIntyre (n. 16), l’inglese Aaron Rai (n. 22) e l’irlandese Shane Lowry (n. 32), che ha fatto sua la gara nel 2009 quando era ancora dilettante. Sono i più in alto nel world ranking in un contesto che comprende, tra gli altri e tutti con le credenziali per un ruolo da protagonisti, il sudafricano Thriston Lawrence, l’irlandese Seamus Power, il nordirlandese Tom McKibbin, il neozelandese Ryan Fox, i gemelli danesi Nicolai e Rasmus Hojgaard, lo svedese Sebastian Soderberg, il giapponese Rikuya Hoshino e lo statunitense John Catlin, a segno nel 2020, che attualmente gioca sull’Asian Tour dove ha conquistato due titoli in stagione ed è leader della money list.

Hanno chance di ben figurare anche lo scozzese Ewen Ferguson, lo spagnolo Adrian Otaegui, il finlandese Sami Valimaki, il thailandese Kiradech Aphibarnrat, il nipponico Yuto Katsuragawa e il neozelandese Daniel Hillier, per citarne alcuni.

Difende il titolo conseguito a settembre dello scorso anno lo svedese Vincent Norrman, 26enne di Stoccolma, che due mesi prima si era imposto in USA nel Barbasol Championship, torneo organizzato in combinata tra tour europeo e PGA Tour, che ai fini del palmarès gli vale su entrambi i circuiti. Ha doppia ‘carta’ e di preferenza gioca negli States, ma in realtà non ha fatto molto dopo i due exploit e le possibilità di un suo bis sono piuttosto ridotte. Il montepremi è di 6.000.000 di dollari con primo premio di 1.020.000 dollari.

La storia - L’evento, nato nel 1927 come Irish Open e giunto alla 69ª edizione, non ha cambiato mai nome, ma in sei occasioni è stato abbinato a uno sponsor. E’ stato sospeso per cinque anni durante la seconda guerra mondiale e poi ha subito una lunga interruzione dal 1951 al 1974 in cui si è giocato una sola volta, per riprendere continuità dal 1975. Dal 2017 al 2019 ha fatto parte delle Rolex Series del DP World Tour.

Oltre ai quattro citati, saranno in campo altri tre past winner, senza grandi ambizioni: il danese Soren Kjeldsen, l’inglese Ross Fisher e l’irlandese Padraig Harrington. E’ la quinta volta che il torneo si svolge al Royal County Down GC, mentre lo ha ospitato in 19 occasioni il Portmarnock Golf Club. Nell’albo d’oro le firme di famosi campioni e, in particolare, di Seve Ballesteros, Nick Faldo, Bernhard Langer e Colin Montgomerie, che detengono con tre il record di vittorie.

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - L’Amgen Irish Open sarà trasmesso di Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 12 settembre, dalle ore 14 alle ore 19; venerdì 13, dalle ore 9 alle ore 14 e dalle ore 17 alle ore 19; sabato 14 e domenica 15, dalle ore 13,30 alle ore 18,30. Commento di Claudio Viganò ,Silvio Grappasonni, Marco Cogliati e di Roberto Zappa.

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    Dopo le edizioni del 2021 e del 2023, entrambe vinte dal sudafricano James Kingston, il San Domenico è pronto a calare il tris. L’evento, che si chiuderà domenica 27 ottobre con la tradizionale Pro-Am, organizzato con il supporto di Infront, official advisor della FIG, arrivato alla 13esima edizione (la prima si giocò nel 2004 al Circolo Golf Venezia), metterà in palio 300.000 euro con prima moneta di 45.000. Gli azzurri saranno guidati in campo da Costantino Rocca, pioniere del golf italiano, ed Emanuele Canonica, che ha chiuso il 2023 al 18/o posto nell’ordine di merito del Legends Tour.

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