25 Agosto 2024

DP Tour: primo titolo per Lacroix, 27° Laporta

Frederic Lacroix (Getty Images) Frederic Lacroix (Getty Images)

Il francese Frederic Lacroix ha rimontato dalla quarto posto con un 65 (-6, sei birdie), miglior parziale di giornata, e con lo score di 270 (67 71 67 65, -14) ha firmato il primo titolo su DP World Tour, lasciando a quattro colpi nel Danish Golf Championship il connazionale Romain Langasque e il danese Lucas Bjerregaard, secondi con 274 (-10).

A metà classifica il migliore tra gli azzurri, Francesco Laporta, 27° con 280 (70 70 69 71, -4), e più indietro Andrea Pavan, 42° con 282 (70 72 70 70, -2), e Lorenzo Scalise, 66° con 288 (72 71 71 74, +4).

A completare il trionfo dei transalpini, sul percorso del Lübker Golf Resort (par 71) ad Aarhus in Danimarca, il quarto posto, con 275 (-9) di David Ravetto e il quinto con 276 (-8) di Adrien Saddier, affiancato dallo svedese Christofer Blomstrand, dal portoghese Pedro Figueiredo, dall’inglese Joe Dean e dal dilettante danese Jacob Skov Olesen. Tra i concorrenti al decimo con 277 (-7) il sudafricano Justin Walters, l’altro autore di un 65 (-6, sette birdie, un bogey). Solo 53° con 284 (par) il danese Rasmus Hojgaard, che difendeva il titolo.

Frederic Lacroix, 29enne di Parigi, è andato a segno alla 58ª gara sul circuito, ma ne ha disputate altre 72 sul Challenge Tour. Fino ad ora aveva ottenuto tre titoli sull’Alps Tour, tutti nel 2019. E’ reduce dal terzo posto nel D+D REAL Czech Masters, ma in una buona stagione (32° nella Race To Dubai, ordine di merito, prima di questa gara e ora 11°) ha ottenuto altre tre top 5 a inizio anno. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 425.000 dollari su un montepremi è di 2.500.000 dollari.

Tra gli azzurri Laporta e Pavan sono andati nuovamente a premio, mentre anche se ha concluso in bassa classifica Scalise ha avuto il merito di interrompere il momento negativo che l’ha visto uscire al taglio in sette occasioni nelle precedenti ultime otto  gare disputate. Non ci sono riusciti Filippo Celli, 118° con 148 (80 68, +6), out per la terza volta di fila, dopo una serie di tre top ten, e Renato Paratore, 134° con 150 (+8), per la 13ª volta fuori a metà gara in 14 partecipazioni.

 

TERZO GIRO - Il danese Lucas Bjerregaard inizierà al comando con 201 (70 65 66, -12) colpi il giro finale del Danish Golf Championship sul percorso del Lübker Golf Resort (par 71), ad Aarhus in Danimarca. Ha due colpi di vantaggio sul francese Romain Langasque, secondo con 203 (-10), e tre sull’altro danese Jacob Skov Olesen, terzo con 204 (-9).

Saranno in corsa per il titolo anche un terzo danese, John Axelsen, l’inglese Andrew Wilson e il francese Frederic Lacroix., quarti con 205 (-8), e la matematica non escluse il neozelandese Sam Jones, il norvegese Kristoffer Reitan, il transalpino Adrien Saddier e ancora un giocatore di casa, Martin Simonsen, settimi con 206 (-7)..

Sono fuori gioco gli italiani: Francesco Laporta, 25° con 209 (70 70 69, -4), Andrea Pavan, 49° con 212 (70 72 70, -1), e Lorenzo Scalise, 55° con 214 (72 71 71, +1). Non hanno superato il taglio Filippo Celli, 118° con 148 (+6), e Renato Paratore, 134° con 150 (+8). ll montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Secondo giro sospeso in Danimarca. Nella classifica provvisoria del Danish Golf Championship sono al comando con 137 (-5) colpi il francese Adrien Saddier (6869), il norvegese Kristoffer Reitan (71 66) e il danese Rasmus Neergaard-Petersen (71 66), che hanno completato il round e che sono affiancati con lo stesso “meno 5” dall’altro danese Rasmus Hojgaard, campione in carica, fermato alla buca 11, e dal transalpino Frederic Lacroix, bloccato alla 10.

Sul percorso del Lübker Golf Resort (par 71), ad Aarhus, è al 13° posto con “meno 3” alla settima buca Andrea Pavan e si trova in buona posizione anche Francesco Laporta, 22° con 140 (70 70, -2). Rischia il taglio Lorenzo Scalise, 58° con “+1”, che però ha ancora 10 buche per evitare di uscire, mentre è fuori Filippo Celli, 123° con 148 (80 68, +6), e la situazione è quanto mai difficile per Renato Paratore, 134° con “+7” alla buca 7. l montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Il danese Rasmus Hojgaard, campione in carica, ha preso il comando con 65 colpi (-6, un egle, cinque birdie, un bogey) nel primo giro del Danish Golf Championship, evento del DP World Tour in svolgimento sul tracciato del Lübker Golf Resort (par 71), ad Aarhus in Danimarca.

Dei cinque italiani in camp i migliori sono stati Andrea Pavan e Francesco Laporta, 25.i con 70 (-1). Due colpi in più per Lorenzo Scalise e Renato Paratore, 69.i con 72(+1), e giornata da dimenticare per Filippo Celli, 155° con 80 (+9).

Il leader ha due copi di vantaggio sul francese Frederic Lacroix, sul belga Jannik De Bruyn e sul neozelandese Sam Jones, secondi con 67 (-4). In quinta posizione con 68 (-3) gli inglesi John Parry, David Horsey, Joe Dean e Brandon Robinson Thompson, lo spagnolo Rafa Cabrera Bello, il danese Soren Broholt Lind, il sudafricano Thomas Aiken, lo svedese Christofer Blomstrand e il transalpino Adrien Saddier. Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Al Lübker Golf Resort di Aarhus si svolge dal 22 al 25 agosto l’unico torneo in Danimarca del DP World Tour, il Danish Golf Championship, al quale prendono parte cinque azzurri: Andrea Pavan, Lorenzo Scalise, Francesco Laporta, Renato Paratore e Filippo Celli.

Fari puntati su tre giocatori danesi, i gemelli Rasmus e Nicolai Hojgaard, 23enni di Billund, e Thorbjorn Olesen. Non sono al top della condizione, ma godranno del sostegno del pubblico di casa e, inoltre, partecipare all’Open nazionale offre le giuste motivazioni per recitare un ruolo da favoriti. Rasmus, quattro successi in carriera, difende il titolo in un periodo in cui ha perso brillantezza dopo un buon inizio d’anno con cinque top 11 di fila. Nicolai e Olesen, che hanno disputato le Olimpiadi di Parigi (rispettivamente 7° e 14°) e che giocano sul PGA Tour, hanno invece mancato l’ingresso alla fase finale della FedEx Cup dopo una stagione in chiaroscuro.

Altri possibili protagonisti, tutti vincitori nel 2024, il francese David Ravetto, dominatore del precedente D+D Real Czech Masters, il tedesco Marcel Siem, a segno nell’Open d’Italia a Cervia, il sudafricano Dylan Frittelli, lo statunitense Jordan Gumberg e gli spagnoli Adrian Otaegui e Nacho Elvira (secondo nel 2023). Da seguire pure l’austriaco Bernd Wiesberger, l’unico con due successi, peraltro consecutivi, nel torneo (2019, 2021 con stop per pandemia nel 2020), gli inglesi Andy Sullivan, Dale Whitnell e Daniel Brown, il francese Romain Langasque, il nordirlandese Tom McKibbin, il tedesco Yannik Paul, lo statunitense Aaron Cockerill, l’indiano Shubhankar Sharma e il cinese Ashun Wu.

L’evento, giunto alla decima edizione, è nato nel 2014 come Made in Denmark, poi dal 2021 al 2023 ha preso la denominazione di Made in HimmerLand per cambiarla ancora quest’anno. Oltre a Rasmus Hojgaard e a Wiesberger, vi saranno altri tre past winner: lo scozzese Mark Warren (2014) e gli inglesi Oliver Wilson (2022) e David Horsey (2015), che è stato runner up nel 2017.

Gli azzurri - Pavan, sia pure con qualche pausa, nelle ultime sei uscite ha ottenuto un quarto posto (KLM Open), un quinto (Open d’Italia) e un 12° la scorsa settimana nella Repubblica Ceca come Laporta, abbastanza continuo fino ad aprile e poi altalenante. Proveranno a superare il momento negativo Scalise, uscito in sette occasioni dopo 36 buche nelle ultime otto presenze, e Paratore, dodici volte fuori a metà gara in tredici partecipazioni. Improvviso black out di Celli (due tagli subiti di fila) piuttosto inatteso perché preceduto da tre top ten consecutive. Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

Termina il “Closing Swing” - Il torneo è l’ultimo della serie “Closing Swing” dove nella classifica a punti è al comando lo scozzese Robert MacIntyre, seguito dall’australiano Adam Scott e dall’inglese Harry Hall. Poi inizieranno le “Back 9”, i nove eventi che anticiperanno i due di chiusura della stagione (Abu Dhabi HSBC Championship, 7-10 novembre, e DP World Tour Championship, 14-17 novembre).

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Danish Golf Championship sarà trasmesso da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 22 agosto e venerdì 23, dalle ore 13 alle ore 18; sabato 24, dalle ore 13,30 alle ore 18; domenica 25, dalle ore 12 alle ore 17.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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