18 Agosto 2024

DP Tour: Ravetto show, 12.i Laporta e Pavan

David Raveetto (Getty Images) David Raveetto (Getty Images)

Il francese David Ravetto, con un gran giro in 64 (-8) colpi e lo score di 265 (68 63 70 64, -23), ha conquistato il primo titolo sul DP World Tour e il secondo stagionale e in carriera essendosi imposto anche sul Challenge Tour a febbraio (Dimension Data Pro Am). Una combinazione abbastanza insolita quella di far centro su entrambi i circuiti nello stesso anno. Il 27enne di Parigi, realizzando il parziale più basso di giornata (nove birdie, un bogey), ha sorpassato e poi distaccato nettamente lo svedese Jesper Svensson, leader dopo tre turni e secondo al termine con 269 (-19), che ha alzato bandiera bianca con un doppio bogey alla buca 16 (69, -3).

Sul percorso del PGA National OAKS Prague (par 72), a Praga nella Repubblica Ceca, hanno condotto una bella gara, 12.i con 274 (-14), Francesco Laporta (69 66 68 71), anche se nel round conclusivo non è riuscito a inserirsi nella corsa al titolo, e Andrea Pavan (68 70 69 67) che ha recuperato 22 posizioni con un 67 (-5, cinque birdie), il quale ha un particolare feeling con questa nazione dove ha vinto il torneo nel 2018 e il D+D Real Czech Challenge, sul Challenge Tour, nel 2023. In risalita anche Edoardo Molinari, da 34° a 23° con 275 (69 70 68 68, -13), e più indietro Francesco Molinari, 62° con 281 (71 68 70 72, -7), alla quarta gara stagionale sul circuito, Major esclusi.

Alle spalle dei due protagonisti, terzi con 270 (-18), i transalpini Adrien Saddier e Frederic Lacroix e lo scozzese Richie Ramsay e sesti con 272 (-16) l’austriaco Bernd Wiesberger e gli inglesi Paul Waring, Alex Fitzpatrick e Brandon Robinson Thompson.

In 12ª posizione anche lo spagnolo Adri Arnaus, l’altro autore di un 64 (-8, otto birdie), e lo statunitense Brandt Snedeker, uno dei giocatori più attesi insieme all’inglese Danny Willett e all’americano Jason Dufner, entrambi vincitori di Major e out a metà gara. Solo 28° con 276 (-12) l’inglese Todd Clements, che difendeva il titolo.

Sono usciti al taglio Lorenzo Scalise, 76° con 141 (-3), Renato Paratore, 104° con 143 (-1), e Filippo Celli, 149° con 152 (+8).  A Ravetto è andato un assegno di 425.000 dollari su un montepremi di 2.500.000 dollari.

 

TERZO GIRO - Francesco Laporta si è portato dal decimo al settimo posto con 203 (69 66 68, -13) nel terzo giro del D+D REAL Czech Masters e inizierà il round conclusivo con tre colpi di ritardo dal leader, lo svedese Jesper Svensson, al comando con 200 (65 67 68, -16).

Sul percorso del PGA National OAKS Prague (par 72), nel torneo del DP World Tour che si sta svolgendo a Praga nella Repubblica Ceca, saranno in corsa per il titolo anche il francese David Ravetto, secondo con 201 (-15), l’altro transalpino Adrien Saddier e gli inglesi Andrew Johnston, Brandon Robinson Thompson e Ross Fisher, terzi con 202 (-14), e coloro che affiancano l’azzurro, lo scozzese Richie Ramsay, il sudafricano Robin Williams e l’inglese Andy Sullivan.

Fuori gioco Edoardo Molinari (69 70 68) e Andrea Pavan (68 70 69), 34.i con 207 (-9), e Francesco Molinari, 50° con 209 (71 68 70, -7). Sono usciti al taglio Lorenzo Scalise, 76° con 141 (-3), Renato Paratore, 104° con 143 (-1), per la dodicesima volta negli ultimi 13 eventi a cui ha preso parte, e Filippo Celli, 149° con 152 (+8). Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Francesco Laporta ha scalato 31 posizioni in classifica e si è portato al decimo posto con 135 (69 66, -9) colpi nel D+D REAL Czech Masters, evento del DP World Tour in svolgimento sul percorso del PGA National OAKS Prague (par 72), a Praga nella Repubblica Ceca.

Ha fatto di meglio il francese David Ravetto, che ha risalito la graduatoria di 25 gradini portandosi al vertice con 131 (68 63, -13), grazie a un 63 (-9, un eagle, sette birdie), miglior score di giornata realizzato anche dall’inglese Andrew Johnston (10 birdie, un bogey), balzato dalla 41ª alla seconda piazza con 132 (-12), dove è in compagnia dello svedese Jesper Svensson e dello scozzese Richie Ramsay. In quinta con 133 (-11) l’inglese Brandon Robinson Thompson e il norvegese Espen Kofstad.

A metà classifica Andrea Pavan, che ha vinto il torneo nel 2018, 34° con 138 (68 70, -6), e un colpo in più per i fratelli Edoardo (69 70) e Francesco (71 68) Molinari, 51.i con 139 (+5). Sono usciti al taglio Lorenzo Scalise, 76° con 141 (-3), Renato Paratore, 104° con 143 (-1), per la dodicesima volta negli ultimi 13 eventi a cui ha preso parte, e Filippo Celli, 149° con 152 (+8). Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Il sudafricano Pieter Moolman si è portato al  comando con 64 colpi (-8, dieci birdie, di cui sette consecutivi, e due bogey) nel D+D REAL Czech Masters, evento del DP World Tour in svolgimento sul percorso del PGA National OAKS Prague (par 72), a Praga nella Repubblica Ceca.

Il leader precede di un colpo l’inglese Brandon Robinson Thompson, lo svedese Jesper Svensson, i tedeschi Maximilian Kieffer e Maximilian Rottluff e lo scozzese Richie Ramsay, secondi con 65 (-7).

Andrea Pavan, vincitore della gara nel 2018 e del D+D Real Czech Challenge, sul Challenge Tour, nel 2023, occupa il 26° posto con 68 (-4). Un colpo in più per Edoardo Molinari e per Francesco Laporta, 41.i con 69 (-3), e 56° con 70 (-2) Lorenzo Scalise. Sono oltre la linea del taglio Francesco Molinari e l’inglese Todd Clements, che difende il titolo, 74.i con 71 (-1), Renato Paratore, 116° con 73 (+1), e Filippo Celli, 154° con 83 (+11). Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Il DP World Tour, dopo oltre tre settimane di pausa, riparte dalla Repubblica Ceca con il D+D REAL Czech Masters, che avrà luogo dal 15 al 18 agosto al PGA National OAKS Prague, a Praga. In campo sette giocatori azzurri: Francesco Molinari, Edoardo Molinari, Lorenzo Scalise, Francesco Laporta, Renato Paratore, Filippo Celli e Andrea Pavan, che ha un particolare feeling con questa nazione dove ha vinto il torneo nel 2018 e il D+D Real Czech Challenge, sul Challenge Tour, nel 2023.

Difende l’unico titolo sul circuito l’inglese Todd Clements, 27enne di Colchester, che ha poche possibilità di concedere il bis in una stagione per ora deficitaria, mentre calamitano l’attenzione quattro giocatori dal buon passato, anche se con un futuro incerto. Due Major Champions, l’inglese Danny Willett (Masters, 2016), otto titoli sul DP World Tour, e lo statunitense Jason Dufner (PGA Championship, 2013), cinque successi sul PGA Tour. Con loro l’altro americano Brandt Snedeker, nove titoli e una FedEx Cup (2012), e Rory Sabbatini (sei allori sul PGA Tour oltre alla World Cup nel 2003), nato a Durban in Sudafrica da famiglia di origini italiane, scozzesi e irlandesi. Naturalizzato slovacco, ha poi conquistato la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo.

Nel field sei vincitori stagionali, l’olandese Darius Van Driel, lo svedese Jesper Svensson (in più in alto nella Race To Dubai, nono), gli spagnoli Adrian Otaegui e Nacho Elvira, lo statunitense Jordan Gumberg e lo scozzese Ewen Ferguson, tutti con la possibilità di ripetersi. E altri in grado vivacizzare l’evento come il finlandese Sami Valimaki, il tedesco Yannik Paul, il nordirlandese Tom McKibbin, il francese Romain Langasque, gli inglesi Dale Whitnell e Daniel Brown, i sudafricani Robin Williams e Thomas Aiken, il giapponese Ryo Hisatsune e il cinese Ashun Wu.

Francesco Molinari, altro Major Champion in campo, ritorna sul tour dopo aver preso parte allo Scottish Open e al The Open (suo nel 2018). Per lui un quinto posto a gennaio nel Dubai Invitational. Non hanno avuto buon esito le ultime uscite di Edoardo Molinari e di Lorenzo Scalise (tre tagli subiti di fila da entrambi), ha rallentato Francesco Laporta, dopo una buona metà di stagione, ed è andato una sola volta a premio Renato Paratore negli ultimi dodici eventi a cui ha preso parte. Note positive da Filippo Celli, di fila decimo nel KLM Open e nell’Open d’Italia e nono nel BMW International Open, e da Andrea Pavan, quarto nel KLM Open e quinto nell’Open nazionale a Cervia. Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

La storia del torneo - Il torneo, nato nel 2014, è giunto alla decima edizione. Oltre a Clements e a Pavan, sarà in gara un terzo past winner, il tedesco Maximilian Kieffer (2022) e un runner up, lo spagnolo Adri Arnaus (2019). In precedenza si è disputato tra i 1990 e il 2011, con varie interruzioni, il Czech Open. Dalla terza edizione, nel 1994, alla decima e ultima nel 2011 (poi cancellato per mancanza di fondi), salvo un passaggio sull’Alps Tour nel 2008, ha fatto parte del calendario del DP World Tour, quando si chiamava European Tour, ed è stato il primo evento organizzato nei Paesi dell’Est dopo la caduta del Muro di Berlino. Ancor prima si è svolto, dal 1935 al 1938, il Czechoslovak Open firmato per due volte dal grande campione inglese Henry Cotton, che in quel periodo si impose anche in un Open d’Italia (1936, GC Sestriere).

Il torneo su Sky - Il D+D REAL Czech Masters sarà trasmesso da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 15 agosto e venerdì 16, dalle ore 13 alle ore 18; sabato 17, dalle ore 12,30 alle ore 17,30; domenica 18, dalle ore 12 alle ore 17. Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni e di Marco Cogliati.

Primo piano

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    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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