04 Agosto 2024

Challenge: secondo titolo per Lagergren

Joakim Lagergren (Getty Images) Joakim Lagergren (Getty Images)

Lo svedese Joakim Lagergren ha firmato il secondo titolo sul Challenge Tour vincendo con 272 (63 71 70 68, -16) colpi l’Irish Challenge al The K Club (Palmer South, par 72), di Straffan in Irlanda. Decisiva la prodezza del 32enne di Stoccolma che, dopo aver segnato tre birdie e un bogey, con un eagle sull’ultima buca (68, -4) ha sorpassato il francese Sebastien Gros, leader alla 17ª con una lunghezza di vantaggio e relegato al secondo posto con 273 (-15). Al terzo con 275 (-13) l’inglese Brandon Robinson Thompson, che difendeva il titolo, e in vetta dopo tre round con un colpo sul vincitore. In quarta posizione con 276 (-12) lo scozzese Ryan Lumsden, in quinta con 278 (-10) lo svedese Bjorn Akesson e in sesta con 279 (-9) il sudafricano Wilco Nienaber e l’inglese Jack Senior.

Italiani tra media e bassa classifica. Il migliore è stato Gregorio De Leo, 38° con 287 (66 77 74 70, -1), seguito da Enrico Di Nitto, 42° con 288 (par), Aron Zemmer, 47° con 289 (+1), e da Davide Buchi, 60° con 292 (+4). Non ha superato il taglio Pietro Bovari, 68° con 145 (+1).

Lagergren, nel cui palmarès oltre al primo titolo sul circuito (Northern Ireland Open, 2014) ne figura anche uno sul DP World Tour conseguito in Italia (Rocco Forte Sicilian Open, 2018), è stato gratificato con un assegno di 43.200 euro su un montepremi di 270.000 euro.

 

TERZO GIRO - L’inglese Brandon Robinson Thompson, che difende il titolo, è il nuovo leader con 203 (65 70 68, -13) colpi dell’Irish Challenge, torneo del Challenge Tour che termina con la disputa del quarto giro al The K Club (Palmer South, par 72), di Straffan in Irlanda.

Ha sorpassato lo svedese Joakim Lagergren, in vetta per due round e ora secondo con 204 (-12). Nel giro finale saranno in corsa per il successo anche il francese Sebastien Gros, terzo con 205 (-11), lo scozzese Ryan Lumsden, quarto con 206 (-10), il transalpino Pierre Pineau, lo svedese Bjorn Akesson, lo statunitense Aman Gupta e Benjamin Follett-Smith dello Zimbabwe, quinti con 208 (-8). Fuori gioco gli italiani: Davide Buchi è 26° con 213 (-3), Aron Zemmer e Gregorio De Leo 48.i con 217 (+1) ed Enrico Di Nitto 57° con 218 (+2). E’ uscito al taglio Pietro Bovari, 68° con 145 (70 75, +1). Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.

 

SECONDO GIRO - Lo svedese Joakim Lagergren ha mantenuto il comando con 134 (63 71, -10) colpi nell’Irish Challenge, torneo del Challenge Tour che si svolge al The K Club (Palmer South, par 72), di Straffan in Irlanda. Lo seguono con 135 (-9) l’inglese Brandon Robinson Thompson, con 136 (-8) lo svedese Bjorn Akesson e sono al quarto posto con 138 (-6) lo statunitense Aman Gupta, il danese Rasmus Neegard-Petersen, che cerca il terzo successo stagionale per salire immediatamente sul DP World Tour, gli scozzesi RyanLumsden e Sam Locke, i francesi Sebastien Gros e Robin Sciot-Siegrist, il sudafricano Dylan Naidoo e Joshua Grenville-Wood degli Emirati Arabi Uniti.

Luci e ombre per gli azzurri. Ha perso nove posizioni Aron Zemmer, dal 14° a 23° con 141 (68 73, -3), ne ha guadagnate 77 Davide Buchi, da 109° a 32° con 142 (73 69, -2), è sceso di 40 Gregorio De Leo, da quinto a 45° con 143 (66 77, -1), è rimasto praticamente stabile Enrico Di Nitto, 53° con 144 (71 73, par). E’ uscito al taglio Pietro Bovari, 68° con 145 (70 75, +1). Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.

 

PRIMO GIRO - Primo giro a buon ritmo di Gregorio De Leo, quinto con 66 (-6, sette birdie, un bogey) colpi nell’Irish Challenge, torneo del Challenge Tour che si svolge al The K Club (Palmer South, par 72), di Straffan in Irlanda. Guida la graduatoria con 63 (-9) lo svedese Joakim Lagergren che precede di un colpo il connazionale Oliver Gillberg e lo statunitense Aman Gupta. In quarta posizione con 65 (-7) l’inglese Brandon Robinson Thompson, mentre affiancano De Leo il francese Oihan Guillamoundeguy e l’inglese Jack Senior.

In buona graduatoria anche Aron Zemmer, 14° con 68 (-4), a metà Pietro Bovari, 41° con 70 (-2), ed Enrico Di Nitto, 59° con 71 (-1) e a rischio di taglio Davide Buchi, 109° con 73 (+1). Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.

 

LA VIGILIA - Pietro Bovari, Gregorio De Leo, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto e Davide Buchi formano il quintetto azzurro che prende parte all’Irish Challenge dal 1° al 4 agosto. Nel torneo del Challenge Tour che si svolge al The K Club (Palmer South), di Straffan in Irlanda, il field è di ottima qualità con 18 tra i primi 20 (9 tra i 10) classificati nella Road To Mallorca (money list) che a fine stagione assegnerà 20 ‘carte’ per il DP World Tour 2025 ai migliori.

I tre al comando, nell’ordine il danese Rasmus Neergaard-Petersen, l’inglese John Parry e lo spagnolo Joel Moscatel, sono già sicuri che andranno sul circuito maggiore, ma poiché hanno due vittorie ciascuno, potrebbero accelerare i tempi e accedervi subito con una terza. In realtà, però, sembrano frenati proprio da tale prospettiva: infatti il danese e lo spagnolo non hanno superato il taglio nell’ultima uscita (Black Desert NI Open), mentre Parry, che è andato un po’ meglio, non è stato tra i protagonisti (21°). Impossibile escluderli dalla lista dei favoriti, ma sembrano in condizioni migliori l’irlandese Conor Purcell (n. 4), che in Irlanda del Nord ha vinto, e l’inglese Frank Kennedy, che non è tra i 20 (23°), ma che ha fatto suo a metà luglio l’Euram Bank Open in Austria. Da tenere in considerazione gli altri cinque vincitori stagionali in campo: gli svedesi Mikael Lindberg e Bjorn Akesson, il norvegese Andreas Halvorsen, il gallese Rhys Enock e il danese Jonathan Goth-Rasmussen. Senza dimenticare altri, spesso in alta graduatoria, come il danese Hamish Brown, il sudafricano Robin Williams e i francesi Alexander Levy e Martin Couvra.

Tra gli italiani De Leo è andato a premio nelle ultime tre uscite, Bovari e Zemmer nelle precedenti due, tutti offrendo anche qualche buono spunto. Di Nitto è alla quarta gara stagionale (due tagli superati) e Buchi sta facendo le prime esperienze. Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

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    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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