Secondo successo in carriera sul PGA Tour, il primo da professionista, per Nick Dunlap. A Truckee, in California, l'americano ha vinto, con uno score di "+49" (+12 +7 +11 +19), il Barracuda Championship, unico torneo del circuito, organizzato in collaborazione con il DP World Tour, che si è giocato con formula stableford modificata. Per la classifica venivano assegnati 8 punti per l’albatross, cinque per l’eagle e due per il birdie. Non se ne prendevano per il par e se ne perdevano uno per il bogey e tre dal doppio bogey in poi.
Con una grande rimonta nel round finale, ha superato i suoi connazionali Vince Whaley, secondo con "+47", e Patrick Fishburn, terzo con "+46". Torneo da dimenticare per gli azzurri, tutti fuori al taglio: Andrea Pavan, 67° con +12 (+5 +7). Lorenzo Scalise, da sesto a 94° con +9 (+13 -4), Francesco Laporta, 111° con +6 (+4 +2) ed Edoardo Molinari, 127° con +3 (+10 -7).
Alla sua 21ª partenza, e all'età di 20 anni, 6 mesi e 28 giorni, Nicholas Dunlap ha dunque calato il bis di successi sul PGA Tour. La prima affermazione lo scorso gennaio, al The American Express, quand'era ancora un giocatore dilettante. Ora lo statunitense si è distinto come primo golfista, dopo Tom Kim, a vincere due volte sul circuito prima di compiere 21 anni. Dunlap è stato anche il secondo dilettante a fare l’accoppiata US Junior Amateur (2019)-US Amateur (2023) dopo Tiger Woods. Da 71° a 41° nel world ranking, l'exploit ha fruttato allo statunitense 720.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 4.000.000.
TERZO GIRO - Lo statunitense Mac Meissner ha mantenuto il comando anche nel terzo giro del Barracuda Championship, unico torneo stagionale che si disputa con una formula stableford modificata, giunto alla 26ª edizione e organizzato per il terzo anno consecutivo in combinata da PGA Tour e DP World Tour.
Sul percorso del Tahoe Mountain Club (par 71), a Truckee in California, lo statunitense conduce con +39 punti (+10 +16 +13) e affronterà il round conclusivo con il minimo vantaggio sul connazionale Vince Whaley, secondo con +38. In terza posizione con +36 il filippino Rico Hoey, in quarta con +34 Patrick Fishburn e Max Greyserman e in sesta con +33 Chad Ramey, Chan Kim, l’inglese Marcus Harmitage e i sudafricani Casey Jarvis e Jayden Schaper.
Sono usciti al taglio Andrea Pavan, 67° con +12 (+5 +7). Lorenzo Scalise, da sesto a 94° con +9 (+13 -4), Francesco Laporta, 111° con +6 (+4 +2) ed Edoardo Molinari, 127° con +3 (+10 -7).
Per la classifica vengono assegnati 8 punti per l’albatross, cinque per l’eagle e due per il birdie. Non se ne prendono per il par e se ne perdono un per il bogey e tre dal doppio bogey in poi.
Il montepremi è di 4.000.000 di dollari con prima moneta di 720.000 dollari. Il vincitore riceve l’esenzione su entrambi i circuiti fino al 2026 (al 2025 sul PGA TOUR per i non membri).
SECONDO GIRO - Lo statunitense Mac Meissner è il nuovo leader con +26 (+10 +16) punti del Barracuda Championship, unico torneo stagionale che si disputa con una formula stableford modificata, giunto alla 26ª edizione e organizzato per il terzo anno consecutivo in combinata da PGA Tour e DP World Tour. Sul percorso del Tahoe Mountain Club (par 71), a Truckee in California, débâcle azzurra con l’uscita al taglio dei quattro italiani in gara: Andrea Pavan, 67° con +12 (+5 +7). Lorenzo Scalise, da sesto a 94° con +9 (+13 -4), Francesco Laporta, 111° con +6 (+4 +2) ed Edoardo Molinari, 127° con +3 (+10 -7).
Seguono in classifica Maissner, il connazionale J.J. Spaun, secondo con +25, Sean O’Hair, Chan Kim e il canadese Taylor Pendrith, terzi con + 24, Max Greyserman e il coreano S.H. Kim, sesti con +23.
Per la classifica vengono assegnati 8 punti per l’albatross, cinque per l’eagle e due per il birdie. Non se ne prendono per il par e se ne perdono uno per il bogey e tre dal doppio bogey in poi. Il montepremi è di 4.000.000 di dollari con prima moneta di 720.000 dollari. Il vincitore riceve l’esenzione su entrambi i circuiti fino al 2026 (al 2025 sul PGA TOUR per i non membri).
PRIMO GIRO - Il canadese Bel Silverman è al comando con +19 punti nel Barracuda Championship, unico torneo stagionale che si disputa con una formula stableford modificata, giunto alla 26ª edizione e organizzato per il terzo anno consecutivo in combinata da PGA Tour e DP World Tour. Sul percorso del Tahoe Mountain Club (par 71), a Truckee in California, il leader ha due punti di vantaggio su Kelly Kraft, secondo con +17, e quattro su Nate Lashley, terzo con +15.
Buona partenza di Lorenzo Scalise, sesto con +13, preceduto da Sam Ryder e dal coreano S. H. Kim, quarti con 14+, e affiancato da Patrick Fishburn e Vince Whaley. Al 23° posto con +10 Edoardo Molinari, al 75° con +5 Andrea Pavan e al 90° con +4 Francesco Laporta.
Nato come Reno-Tahoe Open nel 1999, l’evento ha cambiato nome nell’attuale a partire del 2014. Dal 2012 la formula è variata da medal alla citata stableford modificata. Per la classifica vengono assegnati 8 punti per l’albatross, cinque per l’eagle e due per il birdie. Non se ne prendono per il par e se ne perdono uno per il bogey e tre dal doppio bogey in poi. Silverman ha segnato dieci birdie e un bogey e Scalise sette birdie e un bogey.
Il montepremi è di 4.000.000 di dollari con prima moneta di 720.000 dollari. Il vincitore riceve l’esenzione su entrambi i circuiti fino al 2026 (al 2025 sul PGA TOUR per i non membri).
PROLOGO - Il Tahoe Mountain Club, a Truckee in California, ospita dal 18 al 21 luglio, in concomitanza con il The Open, il Barracuda Championship, unico torneo stagionale che si disputa con una formula stableford modificata, giunto alla 26ª edizione e organizzato per il terzo anno consecutivo in combinata da PGA Tour e DP World Tour. In campo quattro azzurri, Edoardo Molinari, Lorenzo Scalise, Andrea Pavan e Francesco Laporta, che negli Stati Uniti hanno già preso parte al precedente ISCO Championship.
Nel field gli statunitensi Daniel Berger, Lanto Griffin, Luke List, Nick Watney, Charley Hoffman e Joel Dahmen, insieme a Bill Haas e a Brandt Snedeker, vincitori di una FedEx Cup nel 2011 e nel 2012. In gara anche lo scozzese Martin Laird, gli inglesi Andy Sullivan e Oliver Wilson, i sudafricani Garrick Higgo e Dylan Frittelli, lo svedese Marcus Kinhult e lo spagnolo Adri Arnaus. Tre i past winner, Chez Reavie (2022), Andrew Putnam (2018) e Scott Piercy (2011), tutti con discrete possibilità di ripetersi in una competizione in cui solo due giocatori sono stati capaci del bis, J.J. Henry (2012, 2015) e Vaughn Taylor (2004, 2005).
Il torneo è stato per alcuni un trampolino di lancio, come per Akshay Bhatia, campione in carica impegnato nel The Open, e per Collin Morikawa, che rispettivamente nel 2023 e nel 2019 hanno firmato il loro primo titolo sul PGA Tour. Ad altri ha dato l’opportunità del canto del cigno tra i quali l’australiano Geoff Ogilvy, che vi ha colto l’ultima delle sue otto vittorie, comprensive di un Major e di tre WGC, nel 2014.
Tra gli italiani Pavan e Laporta proveranno a migliorare il piazzamento a metà classifica nel Kentucky, mentre Molinari e Scalise dovranno riscattare l’uscita al taglio.
Nato come Reno-Tahoe Open nel 1999, l’evento ha cambiato nome nell’attuale a partire del 2014. Dal 2012 la formula è cambiata da medal alla citata stableford modificata. Per la classifica vengono assegnati 8 punti per l’albatross, cinque per l’eagle e due per il birdie. Non se ne prendono per il par e se ne perdono uno per il bogey e tre dal doppio bogey in poi.
La prima edizione fu vinta da Notah Begay III, discendente di Nativi Americani, quattro vittorie sul circuito, che è stato per tre anni nella squadra di golf della Stanford University insieme a Tiger Woods. Il montepremi è di 4.000.000 di dollari con prima moneta di 720.000 dollari. Il vincitore riceve l’esenzione su entrambi i circuiti fino al 2026 (al 2025 sul PGA TOUR per i non membri).
ll torneo in diretta su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il Barracuda Championship sarà teletrasmesso in diretta su Discovery Plus e su Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 18 luglio, venerdì 19 e domenica 20, dalle ore 23 alle ore 2; domenica 21, dalle ore 24 alle ore 3. Commento di Nicola Pomponi e Federico Colombo.