Robert McIntyre ha vinto con 262 (67 65 63 67, -18) colpi, dopo un finale che ha riservato grandi emozioni, il Genesis Scottish Open, un’ottima credenziale da presentare al The 152nd Open, il quarto Major stagionale che si svolgerà la prossima settimana al Royal Troon GC in Scozia (18-21 luglio).
Sul percorso del The Renaissance Club (par 70), a North Berwick in Scozia, nella seconda gara delle Rolex Series del DP World Tour, organizzata in collaborazione con il PGA Tour, lo scozzese ha superato di misura l’australiano Adam Scott, secondo con 263 (-17).
Ancora una volta ha offerto una buona prestazione Matteo Manassero, 15° con 268 (67 63 68 70, -12), non inficiata da due bogey nelle ultime tre buche che lo hanno escluso dalla top ten, mentre Francesco Molinari, 46° con 273 (66 69 72 66, -7), ha recuperato 15 posizioni con un 66 (-4).
Il successo di McIntyre è arrivato forse con un pizzico di fortuna, ma assolutamente meritato. L’episodio chiave alla buca 16, quando ha mandato una palla nel rough molto difficile da gestire. Al momento di giocare si è accorto che una tubatura gli impediva un colpo corretto. Ha potuto così droppare senza penalità e, da una posizione migliore, ha posto la palla quasi in bandiera per l’eagle con cui ha agganciato Scott, che poco prima sembrava destinato a vincere. Poi ha completato la rimonta con un birdie alla 18 (67, -3, un eagle, tre birdie, due bogey).
Il vincitore, 27enne di Oban, un successo sul PGA Tour (RBC Canadian Open a giugno) e due sul DP World Tour, compreso l’Open d’Italia (2022), ora ha ottenuto una vittoria, la prima nelle Rolex Series, che gli vale per entrambi i circuiti. Tra i protagonisti del Team Europe, dominatore nella Ryder Cup 2023 a Roma, ha riportato in patria il titolo dell’Open nazionale che mancava dal 1999 (Colin Montgomerie).
Al terzo posto con 265 (-15) Romain Langasque, arrivato in club house con un paio d’ore d’anticipo dopo un 64 (-6) e 16 posizioni recuperate, al quarto con 266 (-14) Rory McIlroy, numero due mondiale e campione uscente, Sahith Theegala, Collin Morikawa, Sungjae Im, Ludvig Aberg, leader dopo tre turni e crollato nel quarto, e Aaron Rai. Quest’ultimo, past winner nel 2020, Alex Noren, a segno nel 2016, e Richard Mansell, entrambi decimi con 267 (-13), hanno conquistato i tre posti in palio per il The 152nd Open, riservati ai migliori in graduatoria non altrimenti esenti. Quanto a Mansell ha segnato lo score più basso di giornata con un 61 (-9, dieci birdie, un bogey), record del campo.
Manassero ha messo insieme per il 70 (par) due birdie e i due due bogey di cui si è detto, e Molinari è stato piuttosto alterno con con un eagle, sei birdie, quattro bogey. E’ uscito al taglio Guido Migliozzi, 75° con 138 (68 70, -2), out per un colpo.
Il vincitore, che lo scorso anno era giunto secondo, ha ricevuto un assegno di 1.575.000 dollari su un montepremi di 9.000.000 di dollari.
TERZO GIRO - Ludvig Aberg a North Berwick resta al comando della classifica dello Scottish Open e insegue il secondo titolo in carriera sul DP World Tour e sul PGA Tour, il primo in un evento delle Rolex Series. Al The Renaissance Club (par 70), nel torneo che precede il The Open (18-21 luglio), lo svedese con uno score di 193 (64 64 65, -17) ha allungato in vetta. Dopo il terzo round, il numero 4 al mondo ha ora due colpi di vantaggio sullo scozzese Robert MacIntyre, secondo con 195 (-15) dopo un exploit che gli ha permesso di risalire dall’11ª posizione grazie a un parziale in 63 (-7), il migliore della giornata. Entrambi nel team Europe alla Ryder Cup 2023 di Roma, sognano l’impresa in un appuntamento che mette in palio 9.000.000 di dollari, di cui 1.575.000 andrà al vincitore.
Dietro di loro, terzo con 196 (-14), l’australiano Adam Scott, mentre gli americani Collin Morikawa e Sahith Theegala condividono la quarta piazza (197, -13) con il francese Antoine Rozner e il sudcoreano Sungjae Im.
Ancora una prova positiva per Matteo Manassero, ottavo con 198 (-12) al fianco del nordirlandese Rory McIlroy, numero 2 mondiale e campione uscente, e del sudafricano Erik Van Rooyen. Ha invece perso colpi e terreno Francesco Molinari. Il torinese al termine del “moving day” è solo 61° con 207 (66 69 72, -3).
Aberg, nuova stella del golf mondiale, già runner up quest’anno al The Masters, con un 65 (-5) ha realizzato sette birdie (di cui due nelle ultime tre buche giocate), con due bogey. Anche MacIntyre ha siglato sette birdie, con un eagle e due bogey, di cui uno nel finale. Tre birdie e un bogey per Manassero, protagonista di una prova buona e regolare. E’ dal 2016 (Alex Noren) che uno svedese non trionfa allo Scottish Open, mentre Collin Montgomerie nel 1999 si è distinto come l’ultimo scozzese ad aver fatto suo in casa questa competizione.
SECONDO GIRO - North Berwick, con una rimonta show nel secondo round e un parziale di 63 (-7) colpi su un totale di 130 (67 63, -10), Matteo Manassero è risalito dalla 34ª alla terza posizione nello Scottish Open, secondo evento delle Rolex Series del DP World Tour 2024 inserito anche nel calendario del PGA Tour.
L'azzurro, che ha realizzato otto birdie con un bogey, a metà gara è a soli due colpi di distanza dallo svedese Ludvig Aberg, numero 4 al mondo, da solo in testa con 128 (64 64, -12) davanti al francese Antoine Rozner, secondo con 129 (-11). In terza posizione con Manassero c'è anche il sudcoreano Sungjae Im, mentre in quinta con 131 (-9), ecco, tra gli altri, il nordirlandese Rory McIlroy, numero 2 al mondo e campione in carica, e gli americani Collin Morikawa e Sahith Theegala.
Ha invece perso la leadership lo statunitense Justin Thomas, scivolato al 24°o posto con 134 (-6) dopo un giro in 72 (+2).
Al The Reinassance Club (par 70), nell'evento che anticipa il The Open (18-21 luglio ad Ayrshire, sempre in Scozia), per quel che riguarda gli altri azzurri ha superato il taglio anche Francesco Molinari. Dopo 36 buche giocate, il torinese è 37° con 135 (66 69, -5) dopo un round con quattro birdie e tre bogey. Mentre il vicentino Guido Migliozzi, 75° con 138 (-2), non ha superato il taglio.
PRIMO GIRO - Lo statunitense Justin Thomas è al vertice con 62 (-8) colpi dopo il primo giro del Genesis Scottish Open, organizzato in collaborazione tra DP World Tour e PGA Tour sul percorso del The Renaissance Club (par 70), a North Berwick in Scozia, torneo che anticipa il THhe Open, quarto major stagionale in programma la prossima settimana (18-21 luglio, Royal Troon GC, sempre in Scozia). In gara tre italiani: Francesco Molinari, 23° con 66 (-6), Matteo Manassero, 34° con 67 (-3), e Guido Migliozzi, 58° con 68 (-2).
E’ al secondo posto con 63 (-7) il coreano Sungjae Im e sono al terzo con 64 (-6) il tedesco Maximilian Kieffer, il cinese Haotong Li, il belga Thomas Detry, lo svedese Ludvig Aberg e lo statunitense Justin Lower. All’ottavo con 65 (-5) il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, che difende il titolo. Il montepremi è di nove milioni di dollari.
LA VIGILIA - Genesis Scottish Open con vista sul The Open. Sul percorso del The Renaissance Club, a North Berwick in Scozia, field delle grandi occasioni per la seconda delle cinque Rolex Series (11-14 luglio) del DP World Tour. L’evento, organizzato in collaborazione con il PGA Tour, è importante perché anticipa il quarto Major stagionale (18-21 luglio, Royal Troon GC, Scozia), e per la presenza di tanti campioni statunitensi, oltre che europei, i quali sicuramente non faranno solo rodaggio, visto che il montepremi è di nove milioni di dollari.
Tre gli italiani al via: Francesco Molinari, che sarà uno dei tanti Major Champions in gara, Guido Migliozzi, che ha appena vinto il ciclo di tornei denominati “European Swing”, e Matteo Manassero, che la scorsa settimana si è guadagnato il pass per il Royal Troon GC.
Difende il titolo Rory McIlroy, numero due mondiale, in un contesto dove ci sono tredici tra i primi venti classificati nel World Ranking (sei tra i top ten). Il nordirlandese, che rientra dopo l’US Open dove è stato runner up, è in un periodo di ottima forma. Dopo aver vinto a gennaio l’Hero Dubai Desert Classic, terzo evento Rolex Series nel suo palmarès e unico ad averne conquistati due di fila, ha fatto suo il Wells Fargo Championship sul PGA Tour a maggio e da quel momento non si è mai classificato oltre il 15° posto. E’ stato anche il primo giocatore a imporsi nello Scottish Open, nell’Irish Open e nel The Open.
Non avrà vita facile nella sua corsa verso il bis con tanta qualità in campo. In particolare per la presenza di coloro che lo seguono nella graduatoria mondiale, nell’ordine Xander Schauffele (n. 3), a segno nel 2022, Wyndham Clark (n. 5), Collin Morikawa (n. 6), anche loro come McIlroy vincitori di tornei del Grande Slam, Ludvig Aberg (n. 4) e Victor Hovland (n. 7). Senza dimenticare altri Major Champions quali Brian Harman, Justin Thomas, Matt Fitzpatrick, Hideki Matsuyama, Jordan Spieth e Adam Scott, in grado di dire la loro, mentre hanno scarse chance Padraig Harrington, Stewart Cink e Lucas Glover. Da seguire anche Max Homa, Tom Kim, Sungjae Im, Nicolai Hojgaard, Tommy Fleetwood, Ryan Fox, Yuto Katsurawaga e Rikuya Hoshino, fra tanti altri atleti di spessore.
Molto agguerriti i giocatori di casa, ai quali l’Open nazionale manca dal 1999 (successo di Colin Montgomerie), che punteranno in particolare su Ewen Ferguson, reduce dall’exploit nel BMW International Open, e su Robert McIntyre, vincitore di un Open d’Italia (2022), della Ryder Cup 2023 con la compagine continentale e quest’anno del RBC Canadian Open sul PGA Tour.
Francesco Molinari torna sul DP World Tour, dove manca da gennaio, Major esclusi, mese in cui ha ottenuto un quinto posto (Dubai Invitational), cercando un passo diverso rispetto alle ultime prestazioni. Migliozzi e Manassero, una vittoria ciascuno in stagione e in procinto di difendere i colori azzurri alle Olimpiadi di Parigi, possono puntare a un ruolo da protagonisti.
La storia - Il torneo, nato nel 1972 con il nome di Sunbeam Electric Scottish Open e giunto alla 42ª edizione, ha cambiato sponsor diverse volte, mantenendo però la denominazione di “Scottish Open”. Tuttavia l’ha persa dal 1996 al 2000 quando si è disputato come Loch Lomond World Invitational e Standarl Life Loch Lomond. In gara dieci past winner: oltre a McIlroy e a Schaeffele, vi saranno Min Woo Lee, Aaron Rai, Bernd Wiesberger, Brandon Stone, Alex Noren, Rickie Fowler, Justin Rose e Luke Donald, vittorioso capitano del Team Europe nella Ryder Cup 2023 e confermato per il 2025. Due i plurivincitori, Ian Woosnam con tre successi ed Ernie Els con due. Un solo italiano sul gradino più alto del podio, Edoardo Molinari (2010), vice capitano a Roma e che seguirà Donald anche negli Stati Uniti per la Ryder Cup 2025 con lo stesso ruolo. Il fratello Francesco è stato runner up nel 2012.
Tre posti per il The Open - Ultima chiamata per accedere al field del The Open. Infatti saranno in palio ancora tre posti che verranno assegnati ai primi classificati non altrimenti esenti.
Inizia il Closing Swing - Con il Genesis Scottish Open inizia il “Closing Swing”, l’ultimo dei cinque Global Swing che terminerà con il Danish Golf Championship (22-25 agosto). Anche in questo caso il vincitore di una speciale graduatoria a punti riceverà un premio di 200.000 dollari, la qualificazione agli eventi “Back 9”, che cominceranno a fine agosto e che precederanno i due tornei finali del 2024, e avrà l’esenzione per partecipare al BMW PGA Champioship (19-22 settembre, Wentworth Club, Inghilterra), terza gara delle Rolex Series.
Le partenze - Nei primi due giri Francesco Molinari giocherà con Sahith Theegala e Victor Perez, Migliozzi sarà in terna con Corey Conners e Min Woo Lee e Manassero avrà per compagni Sepp Straka e Brian Harman. Con McIlroy vi saranno MacIntyre e Hovland.
Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Genesis Scottish Open andrà in onda su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 11 luglio e venerdì 12, dalle ore 14 alle ore 20; sabato 13 luglio e domenica 14, dalle ore 15,30 alle ore 21.