Matteo Manassero e Guido Migliozzi conquistano il pass per le Olimpiadi e si preparano a volare a Parigi dove, dall’1 al 4 agosto, saranno tra i 60 protagonisti della gara individuale maschile in scena al Le Golf National teatro, nel 2018, della Ryder Cup.
Per i due veneti si tratterà della seconda apparizione ai Giochi. Manassero, 31enne nato a Negrar di Valpolicella (Verona), ha fatto il debutto nel 2016 a Rio de Janeiro, quando il golf tornò alle Olimpiadi dopo 112 anni, chiudendo il torneo al 27/o posto. Mentre Migliozzi, 27enne di Vicenza, ha esordito ai Giochi di Tokyo classificandosi 32/o.
Nel field, in Francia, tanti tra i migliori giocatori al mondo a partire dagli americani Scottie Scheffler e Xander Schauffele (medaglia d’oro a Tokyo), rispettivamente numero 1 e 3 del world ranking. Senza dimenticare altri campioni della disciplina come, tra gli altri, Rory McIlroy, che gareggerà per l’Irlanda, lo spagnolo Jon Rahm, il talento svedese Ludvig Aberg, il norvegese Viktor Hovland, il giapponese Hideki Matsuyama. Per la Gran Bretagna, ecco Tommy Fleetwood e Matt Fitzpatrick.
Al Le Golf National, negli anni, l’Italgolf ha costruito trionfi storici. Nel 2018, a Parigi, Francesco Molinari trascinò il Vecchio Continente al successo in Ryder Cup vincendo tutti e cinque gli incontri disputati e firmando il record europeo. Nel 2022, proprio Migliozzi conquistò l’Open de France grazie a una rimonta show nel round finale ottenendo il terzo successo azzurro nella storia del torneo dopo quelli di Ugo Grappasonni nel 1949 e di Costantino Rocca nel 1993. L’impresa di Migliozzi arrivò poche settimane dopo l’exploit dell’Italia nel World Amateur Team Championship/Eisenhower Trophy (che si giocò sui percorsi del Le Golf National e del Golf de Saint-Nom-La-Brèteche), firmato da Filippo Celli, Pietro Bovari e Marco Florioli.
Ai Giochi di Parigi, la gara maschile, così come quella femminile (7-10 agosto, le qualificazioni per le donne si chiuderanno invece il 24 giugno prossimo), si disputerà sulla distanza di 72 buche (18 al giorno), con formula stroke play.
I due azzurri in gara ai Giochi di Parigi
Matteo Manassero, miglior azzurro nel world ranking, è nato a Negrar di Valpolicella il 19 aprile del 1993. Tesserato per il Gardagolf Country Club, dopo una ottima carriera da dilettante fece il suo esordio da professionista il 7 maggio del 2010 in occasione della 67esima edizione dell’Open d’Italia in programma al Royal Park I Roveri, in Piemonte. Più giovane vincitore sul DP World Tour (all’epoca il circuito si chiamava European Tour e quel record ancora resiste), nel 2010 conquistò il primo titolo sul massimo circuito europeo maschile grazie all’impresa in Spagna, nel Castellò Masters, all’età di 17 anni, 6 mesi e 5 giorni. Poi, si è imposto nel Malaysian Open (2011), nel Barclays Singapore Open (2012) e nel BMW PGA Championship (2013), evento clou del DP World Tour considerato da molti alla stregua di un Major. Dai trionfi alle difficoltà. Dopo essere ripartito dai tour minori, nel 2020 sull’Alps Tour ha fatto suo il Toscana Alps Open quindi, nel 2023, sul Challenge Tour ha vinto il Copenhagen Challenge e l’Italian Challenge Open. Affermazioni che gli hanno permesso di giocare nuovamente sul DP World Tour dove, lo scorso marzo, è tornato a vincere (a distanza di 3.942 giorni dall’ultima volta) imponendosi in Sudafrica nel Jonsson Workwear Open. Insieme a Marco Crespi, Manassero è l’unico giocatore italiano ad essersi imposto in tutti e tre i tour continentali.
Guido Migliozzi è nato a Vicenza il 25 gennaio del 1997. Cresciuto golfisticamente al Golf della Montecchia è diventato professionista il 18 ottobre del 2016. Il primo successo in carriera da “pro” lo ha conseguito nel 2017 all’Abruzzo Open by Lyoness, gara inserita nel calendario dell’Alps Tour e dell’Italian Pro Tour. Nel 2019 il 24enne veneto, alla prima stagione da “rookie” sull’European Tour, è stato tra i grandi protagonisti del massimo circuito continentale dove ha collezionato due vittorie: la prima al Magical Kenya Open, la seconda al Belgian Knockout. Nel 2021 la definitiva consacrazione. Per tre volte runner up sull’European Tour (Qatar Masters, British Masters e Made in HimmerLand), si è classificato quarto nella 121esima edizione dello US Open, al debutto assoluto in un Major. Nel 2022, ha calato il tris di successi sul DP World Tour grazie alla vittoria nell’Open de France.