Il danese Joachim B. Hansen ha ottenuto il secondo successo stagionale e in carriera sul Challenge Tour imponendosi con 269 (64 72 63 70, -15) colpi nel Made in Denmark Challenge (Challenge Tour) sul percorso dell’Himmerland Golf & Spa Resort (par 71), a Farsø in Danimarca. A metà classifica Enrico Di Nitto, 24° con 281 (67 69 73 72, -3), Alessandro Tadini, 29° con 282 (68 68 71 75, -2), e Filippo Bergamaschi, 47° con 285 (69 71 72 73, +1), e in bassa Federico Maccario, 64° con 290 (72 69 75 74, +6).
Il vincitore ha lasciato a cinque colpi il finlandese Kalle Samooja (274, -10) e a sei il connazionale Martin Ovesen (275 (-9). Al quarto posto con 276 (-8) l’olandese Daan Huizing, l’australiano Dimitros Papadatos e il nordirlandese Michael Hoey e al settimo con 277 (-7) lo svedese Ake Nilsson, l’inglese Nathan Kimsey e l’altro danese Mark Flindt Haastrup, che ha completato il successo dei padroni di casa protagonisti sin dalle prime battute.
Joachim B. Hansen, 28enne di Hillerod, ha condotto un giro finale in scioltezza in 70 (-1) con cinque birdie e quattro bogey e ha ricevuto un assegno di 28.800 euro su un montepremi di 180.000 euro.
Enrico Di Nitto ha segnato quattro birdie e cinque bogey per il 72 (+1), Alessandro Tadini due birdie e sei bogey per il 75 (+4), che gli ha fatto perdere 20 posizioni. Per Filippo Bergamaschi 73 (+2) colpi con tre birdie e cinque bogey e per Federico Maccario 74 (+3) con tre birdie, quattro bogey e un doppio bogey.
TERZO GIRO - Alessandro Tadini, nono con 207 (68 68 71, -6) colpi, si è mantenuto in alta classifica nel terzo giro del Made in Denmark Challenge (Challenge Tour), che termina con la disputa del quarto sul percorso dell’Himmerland Golf & Spa Resort (par 71), a Farsø in Danimarca. Cambio della guardia in vetta tra danesi dove Joachim B. Hansen (199 – 64 72 63, -14) ha rilevato Mark Flindt Haastrup ora terzo con 204 (-9) alla pari con il nordirlandese Michael Hoey, entrambi alle spalle del finlandese Kalle Samooja, secondo con 202 (-11). In quinta posizione con 205 (-8) il tedesco Bernd Ritthammer e in sesta con 206 (-7) l’olandese Jurrian Van der Vaart, il finlandese Linus Vaisanen e lo svedese Oscar Lengden.
Hanno perso posizioni Enrico Di Nitto, dal quinto a 20° con 209 (67 69 73, -4), Filippo Bergamaschi, da 29° a 35° con 212 (69 71 72, -1) e Federico Maccario da 38° a 62° con 216 (72 69 75, +3).
Joachim B. Hansen, 28enne di Hillerod con un titolo nel tour ottenuto quest’anno, ha realizzato un 63 (-8) con un eagle, otto birdie e due bogey. Quattro birdie e quattro bogey nel 71 (par) di Tadini e anche quattro birdie e quattro bogey, ma con un doppio bogey, nel 73 (+2) di Di Nitto. Per Bergamaschi 72 (+1) colpi con cinque birdie e sei bogey e per Federico Maccario un 75 (+4) molto articolato con due eagle, due birdie, sei bogey e un "8" alla buca 18, par 4. Il montepremi è di 180.000 euro con prima moneta di 28.800 euro.
SECONDO GIRO - Nel Made in Denmark Challenge (Challenge Tour), sul percorso dell’Himmerland Golf & Spa Resort (par 71), a Farsø in Danimarca, Alessandro Tadini (68 68) ed Enrico Di Nitto (67 69) sono al quinto posto con 136 (-6) colpi, Filippo Bergamaschi al 29° con 140 (69 71, -2) e Federico Maccario al 38° con 141 (72 69, -1).
E’ rimasto da solo al comando il danese Mark Flindt Haastrup con 131 (64 67, -11) e tre colpi di margine sull’inglese Marcus Armitage (134, -8). In terza posizione con 135 (-7) lo svedese Christopher Feldborg Nielsen e il finlandese Antti Ahokas e in quinta, con i due azzurri, anche il suo connazionale Kalle Samooja, il danese Joachim B. Hansen e lo svizzero Marco Iten, gli ultimi due leader con Haastrup dopo un turno.
Mark Flindt Haastrup, 34enne di Hoejby con un titolo nel circuito datato 2006, ha girato in 67 (-4) colpi con sei birdie e due bogey, Alessandro Tadini in 68 (-3) con quattro birdie e un bogey ed Enrico Di Nitto in 69 (-2) con un eagle, due birdie e altrettanti bogey. Per Filippo Bergamaschi 71 (par) colpi con tre birdie e tre bogey e per Federico Maccario 69 con quattro birdie e due bogey. Il montepremi è di 180.000 euro con prima moneta di 28.800 euro.
PRIMO GIRO - Buona partenza dei giocatori italiani nel Made in Denmark Challenge (Challenge Tour) dove Enrico Di Nitto è settimo con 67 (-4), Alessandro Tadini 12* con 68 (-3) e Filippo Bergamaschi 21° con 69 (-2). A metà classifica Federico Maccario 61° con 72 (+1),
Sul percorso dell’Himmerland Golf & Spa Resort (par 71), a Farsø in Danimarca, guidano la graduatoria con 64 (-7) lo svizzero Marco Iten e due giocatori di casa, Joachim B. Hansen e Mark Flindt Haastrup. Al quarto posto con 65 (-6) l’inglese Dermot McElroy, al quinto con 66 (-5) il cileno Mattias Calderon e l’austriaco Lucas Nemecz e al settimo, insieme a Di Nitto, gli inglesi Ben Parker e Marcus Harmitage e gli svedesi Niclas Johansson e Alexander Wennstam.
Ben undici birdie per Joachim B. Hansen, ma con due bogey e un doppio bogey, e di pari passo Mark Flindt Haastrup e Marco Iten con nove birdie e due bogey. Enrico Di Nitto ha messo insieme un eagle, quattro birdie e due bogey e Alessandro Tadini quattro birdie e un bogey. Per Filippo Bergamaschi tre birdie e un bogey e per Federico Maccario quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 180.000 euro con prima moneta di 28.800 euro.
LA VIGILIA - Federico Maccario, Filippo Bergamaschi, Alessandro Tadini ed Enrico Di Nitto saranno sul tee di partenza dell’Himmerland Golf & Spa Resort, a Farsø in Danimarca, per prendere parte al Made in Denmark Challenge.
Tra i partecipanti lo scozzese David Law, fresco vincitore in patria dello Scottish Challenge, gli svedesi Oscar Lengden e Johan Carlsson, il gallese Stuart Manley, tra i protagonisti nelle ultime tappe del circuito con una vittoria, il danese Joachim B. Hansen, il finlandese Kim Koivu, gli inglesi Paul Howard, Nathan Kinsey e Matt Ford, lo spagnolo Alfredo Garcia-Heredia e l’argentino Estanislao Goya.
Gli italiani sono in cerca di riscatto: Bergamaschi, Maccario e Di Nitto hanno mancato il taglio in Scozia, mentre Tadini non è andato a premio nelle ultime quattro uscite. Il montepremi è di 180.000 euro.