13 Maggio 2018

Rocco Forte Open a Joakim Lagergren

Sir Rocco Forte e Joakim Lagergren (Phil Inglis) Sir Rocco Forte e Joakim Lagergren (Phil Inglis)

Lo svedese Joakim Lagergren ha vinto con 268 (71 66 63 68, -16) colpi, superando con un birdie alla prima buca di spareggio il francese Mike Lorenzo-Vera (268 - 71 64 63 70), il Rocco Forte Sicilian Open, disputato sull’impegnativo percorso del Verdura Resort (par 71) a Sciacca, prima delle due tappe italiane dell’European Tour, in attesa del 75° Open d’Italia (Gardagolf Country Club 31 maggio-3 giugno), punta di diamante del Progetto Ryder Cup 2022.

Protagonisti anche i giocatori italiani con tre piazzamenti tra i top ten che hanno sottolineato le belle prestazioni di Francesco Laporta, settimo con 273 (69 69 67 68, -11), di Edoardo Molinari (71 70 67 66) e di Andrea Pavan (72 66 66 70), noni con 274 (-10). Hanno concluso in buona classifica anche Lorenzo Gagli e Matteo Manassero, autore di 65 (-6), 20.i con 278 (-6), e il giovane Guido Migliozzi, 26° con 279 (-5).

Hanno mancato lo spareggio per un colpo l’australiano Lucas Herbert e l’inglese Andy Sullivan, terzi con 269 (-15), quindi al quinto posto con 270 (-14) il danese Lucas Bjerregaard, in panne nel finale, al sesto con 271 (-13) il francese Julien Guerrier e insieme a Laporta anche Steven Brown. Al 14° con 276 (-8) l’inglese Eddie Pepperell.

Sono andati a premio altri quattro italiani: Edoardo Raffaele Lipparelli, 63° con 285 (+1), Nino Bertasio e Giovanni Manzoni, meritevole di elogio quale miglior dilettante, 70.i con 286 (+2), e Federico Maccario, 74° con 288 (+4).

Il vincitore - Joakim Lagergren, 27 anni a novembre, nativo di Stoccolma, ha ottenuto il primo titolo nel tour. Ha attaccato sulle prime nove buche (quattro birdie), si è difeso sulle seconde nove (un bogey) controllando la situazione (68, -3), ma non ha potuto evitare l’aggancio da parte di Mike Lorenzo-Vera con un birdie alla 17

 

ª (70, -1 con tre birdie e due bogey). Poi però ha regolato l’avversario con un birdie alla prima buca extra, propiziato da un secondo colpo a due metri dalla bandiera.

Presenti in premiazione Sir Rocco Forte, Founder e Chairman Rocco Forte Hotels; Gianfranco Miccichè, Presidente Assemblea Regionale Siciliana; Sandro Pappalardo, Assessore Turismo Sport e Spettacolo della Regione Sicilia; Peter Adams, Head of Championship Management dell'European Tour; Stefano Mazzi, Consigliere della Federazione Italiana Golf.

Dopo i ringraziamenti di rito Lagergren ha detto: "Ho atteso questo momento per tutta la carriera. Provo una gioia indescrivibile e mi godo un successo che troppe volte in passato era sfumato per un soffio. Oggi non è stato facile spuntarla su Lorenzo-Vera. Già a partire dalle seconde nove buche sembrava di vivere un match play, poi nel playoff la tensione era molto alta. E' stata una settimana fantastica ed è stato un vero piacere giocare su un campo così suggestivo e in condizioni perfette. Adoro l'Italia e sono molto felice di avere l'opportunità, grazie a questa vittoria, di poter giocare anche al 75° Open d'Italia". Il titolo gli ha fruttato un assegno di 166.660 euro su un montepremi di un milione di euro.

Gli italiani - Francesco Laporta ha iniziato al 14° posto poi è rimasto al settimo nelle successive 54 buche. Ha mantenuto la posizione con un 68 (-3, con cinque birdie e due bogey). "Sono contentissimo. Si tratta del mio più importante risultato in carriera - ha dichiarato -  e ne traggo importante beneficio anche per l'ordine di merito del Challenge Tour. Nell'ultimo giro ho faticato un po' nel gioco lungo, ma ho compensato con altri colpi. Sono andato ben oltre le aspettative visto che ero reduce da un torneo nel quale non avevo superato il taglio. Ora, invece, guardo avanti con maggiore fiducia per provare il salto sull'European Tour a fine stagione".
Hanno operato una decisa rimonta dopo una partenza lenta sia Edoardo Molinari che Andrea Pavan. Il torinese ha chiuso con un 66 (-5, con sei birdie e un bogey) e il romano, terzo piazzamento di fila tra i primi undici, ha segnato quattro birdie e tre bogey per il 70 (-1).

Quanto mai felice Giovanni Manzoni, 19enne tesserato per il GC Verona, testimonianza della vitalità del vivaio azzurro: "E' stata una bellissima esperienza poter giocare con campioni di questo livello. Ho imparato tantissimo e vado avanti con grande convinzione sapendo che c'è ancora molta strada da fare. L'atmosfera che si respira fra i professionisti? Mi ha colpito ogni aspetto di questo torneo: dal campo pratica, alla gara.  Qui tutto sembrava un Luna Park". 

Due "hole in one" - Il torneo è stato caratterizzato da due "hole in one" entrambe realizzate alla buca 15 (par 3, metri 163). La prima è stata ottenuta nel terzo giro con un ferro 6 dallo svedese Pontus Widegren, terminato 70°. La seconda è stata firmata nel giro finale dell’inglese Simon Khan, 26° come Migliozzi, che ha fatto centro da tee con un ferro 7. Nel suo score, oltre all’ace, anche quattro birdie e due bogey per il 67 (-4).

 

Il percorso – Teatro dell’evento il Verdura Resort, struttura Rocco Forte Hotels nominata European Tour Destination, che dispone di due tracciati da campionato di 18 buche e di uno di 9 buche, disegnati dal famoso architetto californiano Kyle Phillips in piena armonia con la natura. Molto suggestive e impegnative le buche che scorrono lungo il mare, dove il vento ha fatto la differenza. Si è giocato su un tracciato misto (metri 6.600, par 71), tratto dai percorsi East e West, che ha ricevuto approvazione incondizionata da parte di tutti i contendenti nessuno dei quali, però, è riuscito quanto meno ad eguagliare il record del campo di 61 (-10) colpi stabilito lo scorso anno, nel primo giro, dal nordirlandese Michael Hoey e dallo svedese Sebastian Soderberg, assenti nell’occasione. Il resort si estende su due chilometri di costa, offrendo da ogni buca vedute fantastiche del Mar Mediterraneo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

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