19 Marzo 2018

PGA: torna McIlroy, 5° Woods, 26° F. Molinari

Francesco Molinari Francesco Molinari

Il nordirlandese Rory McIlroy ha vinto con 270 (69 70 67 64, -18) l’Arnold Palmer Invitational (PGA Tour) dove Tiger Woods, quinto con 278 (68 72 69 69, -10), è stato in corsa per il titolo fino alle ultime buche, e Francesco Molinari, 26° con 284 (72 71 69 72, -4) ha recuperato due posizioni nel turno conclusivo.

McIlroy e tornato al successo dopo un anno e mezzo ed è sembrato quasi un segno del destino poiché l’ultimo titolo lo aveva ottenuto il 25 settembre del 2016, giorno in cui è scomparso Arnold Palmer. Ha avuto partita vinta con un 64 (-8) e cinque birdie, degli otto complessivi. li ha segnati nelle ultime sei buche facendo la differenza. Al secondo posto con 273 (-15) Bryson DeChambeau, al terzo con 274 (-14) Justin Rose, al quarto con 275 (-13) lo svedese Henrik Stenson, leader per tre turni, e al quinto Ryan Moore, insieme a Woods. E’ risalito l’australiano Marc Leishman, campione uscente, da 35° a ottavo con 280 (-8), affiancato da Patrick Reed, hanno ceduto Rickie Fowler, 14° con 282 (-6), e l’australiano Jason Day, 22° con 283 (-5), e sono rimasti nell’anonimato l’australiano Adam Scott, 41° con 286 (-2), e il giapponese Hideki Matsuyama, 49° con 287 (-1).

McIlroy, 29enne di Holywood, vanta nel palmarés quattro major, due WGC, otto titoli nel PGA Tour, sette nell’European Tour e uno nell’Australasia Tour. Per tutta la settimana è stato assistito dal putter, che lo aveva un po’ abbandonato recentemente, tenendo la media di 25 putt a giro, con 24 in quello finale. Ha ricevuto un assegno di 1.602.000 dollari su un montepremi di 8.900.000 dollari ed è salito dal 13° al settimo posto nel World Ranking

Francesco Molinari, 25° nella graduatoria mondiale, è apparso in progresso di forma.  Ha concluso con il 72 del par. Dopo un birdie e un bogey su nove buche, è andato due colpi sopra par per un doppio bogey (11ª), ma è tornato a livello con tre birdie e un bogey sulle sei finali.

Woods spettacolo per 15 buche - Tiger Woods, pur se decimo dopo tre giri a cinque colpi dalla vetta, ha provato a vincere e ha dato spettacolo alla sua maniera per quindici buche con sei birdie e un bogey, portandosi con "-12" a ridosso di McIlroy e Stenson in quel momento a "-13". Alla buca 16 il driver lo ha tradito e la palla è volata a sinistra fuori limite. Ha perso un colpo, poi è seguito un altro bogey ed è stato parziale di 69 (-3 con sei birdie e tre bogey) e quinta posizione. "Sapevo - ha spiegato - che dovevo continuare a segnare birdie, poiché i miei avversari avevano ancora parecchie buche avanti. Così ho forzato il gioco. Con il senno di poi forse potevo usare un bastone diverso, ma l’importante è aver proseguito il mio percorso di crescita". Dopo questa prova è a un passo dai top 100 (105°) nella classifica mondiale. Un secondo e un quinto posto in due settimane sono un bel segnale per lui e per tutto il mondo golfistico.

 

 

TERZO GIRO - Francesco Molinari, da 38° a 28° con 212 (72 71 69, -4), e Tiger Woods, da 17° a 10° con 209 (68 72 69, -7), sono risaliti in classifica nell’Arnold Palmer Invitational (PGA Tour) che si conclude sul percorso del Bay Hill Club & Lodge (par 72), a Orlando in Florida. Lo svedese Henrik Stenson (204 - 64 69 71, -12) ha distaccato di un colpo Bryson DeChambeau (205, -11), rimanendo solitario in vetta, mentre si è portato al terzo posto e in piena corsa per il titolo il nordirlandese Rory McIlroy (206, -10). Hanno possibilità anche Ryan Moore e l’inglese Justin Rose, quarti con 207 (-9), Rickie Fowler, Charley Hoffman, Talor Gooch e il coreano Byeong Hun An, sesti con 208 (-8), e non è tagliato fuori nemmeno Woods, anche se superare nove concorrenti avanti non è facile pure per uno con la sua classe. In tardiva rimonta l’australiano Jason Day, da 53° a 18° con 211 (-5), e prestazione anonima del giapponese Hideki Matsuyama e dell’australiano Marc Leishman, campione uscente, 35.i con 213 (-3), e dell’altro australiano Adam Scott, 51" con 215 (-1).

Henrik Stenson, con quattro birdie e tre bogey, ha segnato il suo score più alto sui tre giri (71, -1), mentre Francesco Molinari con il parziale di 69 (-3) il suo più basso. Il torinese ha iniziato con un bogey alla terza buca, ma ha subito preso il ritmo giusto con due birdie nelle successive tre e ha fissato il punteggio con altri due nel rientro senza ulteriori sbavature.

Woods, numeri eloquenti - Tiger Woods delle otto vittorie nelle precedenti 17 partecipazioni ne ha ottenuta una sola recuperando cinque colpi di distacco dal leader (Sean O’Hair, 2009). Con il parziale di 69 (-3 con sei birdie e tre bogey) ha portato a nove i round consecutivi giocati sotto par (7) o in par (2) dopo il suo rientro (ultimi due Honda Classic, i quattro del Valspar e i tre attuali). Non avveniva dal 2013. In questo turno è aumentata la sua precisione con nove fairway colti su 14 e con 13 green su 18, mentre ha utilizzato il putter una volta in più rispetto al secondo giro (28 contro 27), bastone con cui ha fatto però meglio di Stenson (29 putt), il quale ha centrato più fairway (11) e meno green (11). Infine nelle 54 buche ha ottenuto nove birdie sui par cinque, uno in meno di Jason Day (10). "Dovrò realizzare - ha detto Tiger - uno score molto basso per sperare nel successo, ma non dipenderà tutto solamente da me". Il montepremi è di 8.900.000 dollari.

SECONDO GIRO - Tiger Woods è sceso dal settimo al 17° posto con 140 (68 72, -4) colpi e Francesco Molinari è salito dal 48° al 38° con 143 (72 71, -1) nel secondo giro dell’Arnold Palmer Invitational (PGA Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Bay Hill Club & Lodge (par 72), a Orlando in Florida.

Bryson DeChambeau (133 - 67 66, -11), autore con 66 (-6) del miglior score di giornata, ha raggiunto in vetta alla graduatoria lo svedese Henrik Stenson (133 - 64 69) e i due precedono Talor Gooch (135, -9), il coreano Byeong Hun An (136, -8) e Charley Hoffman (137, -7). In sesta posizione con 138 (-6) Rickie Fowler e Patrick Reed, in 11ª con 139 (-5) il nordirlandese Rory McIlroy e affiancano Woods l’inglese Justin Rose, l’australiano Marc Leishman, campione uscente, Zach Johnson e Bubba Watson. In risalita il giapponese Hideki Matsuyama, 31° con 142 (-2), e l’australiano Adam Scott, stesso punteggio di Molinari, e bassa classifica per l’altro australiano Jason Day, 53° con 144 (par).

Henrik Stenson ha rallentato con tre birdie senza bogey per il parziale di 69 (-3) e Bryson DeChambeau lo ha agganciato con un eagle sei bridie e due bogey.

Francesco Molinari ha nuovamente tenuto un’andatura altalenante. Ha iniziato dalla buca 10 con un bogey e ha recuperato con due birdie prima del giro di boa. Nel rientro ancora due bogey, quindi la decisa reazione con tre birdie in quattro buche e un bogey a chiudere per il 71 (-1).

Tiger Woods ha girato in 72 con due bogey sulle prime nove e due birdie sulle seconde. Qualche errore e alcune prodezze in un turno in cui il putting lo ha sorretto al punto che sui green con 27 putt ha fatto meglio di DeChambeau (28 putt) e di Stenson (29). Con il 72 ha interrotto la serie di nove giri di fila sotto par nel torneo, ma può ancora far appello a una statistica che gli è favorevole anche se lontano dalla vetta: infatti ha iniziato la gara con uno score sotto par e nelle altre tredici volte in cui ha aperto così l’Arnold Palmer ha vinto in sette occasioni. Nelle 17 presenze da professionista non ha mai mancato il taglio che ha fallito solo nell’unica da dilettante (1994). Il montepremi è di 8.900.000 dollari. 

PRIMO GIRO - Tiger Woods è settimo con 68 (-4) colpi e Francesco Molinari 48° con 72 (par) dopo il primo giro dell’Arnold Palmer Invitational (PGA Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Bay Hill Club & Lodge (par 72), a Orlando in Florida, E’ in vetta con 64 (-8) lo svedese Henrik Stenson seguito da Aaron Wise e da Talor Gooch (65, -7). Sono praticamente tutti in alta classifica i big. Rickie Fowler è quarto con 67 (-5) insieme a Jimmy Walker e a Bryson DeChambeau e Patrick Reed affianca Woods. Al 13° posto con 69 (-3)  gli inglesi Justin Rose e Tommy Fleetwood e i nordirlandesi Rory McIlroy e Graeme McDowell e al 22° con 70 (-2) Bubba Watson, il giapponese Hideki Matsuyama e l’australiano Marc Leishman, campione uscente. Fuori dal coro solo gli altri due australiani Jason Day e Adam Scott, 69.i con 73 (+1).

Henrik Stenson, 41enne di Gothenburg con cinque titoli nel circuito al netto di un major (Open Championship, 2016) e dieci nell’European Tour, ha realizzato tre birdie sulle prime nove buche, poi è stato show dalla 10ª alla 16ª con sei birdie e un bogey. Alti e bassi di Francesco Molinari con due colpi ceduti al campo in uscita (bogey, birdie e doppio bogey). Alla 14ª è salito a "+3" dopo altri due bogey e un birdie, quindi il gran finale con un eagle e un birdie per recuperare il par, rimontando una quarantina di posizioni. Il montepremi è di 8.900.000 dollari.

Woods, che numeri! - Tiger Woods si è messo subito in corsa per il titolo. Partito dalla buca 10, è arrivato con tre birdie sul tee della 12ª (la terza del percorso) dove ha spedito la palla fuori limite. E’ arrivato un doppio bogey, ma la reazione è stata alla sua maniera. Nelle successive quattro buche ha messo a segno tre birdie compreso l’ultimo con un putt da circa 20 metri. "Finalmente - ha detto - sono tornato competitivo. Sono stato fuori troppo tempo e avevo bisogno di ritrovarmi. Ora sento un buon feeling con il percorso e con il gioco". Prima del doppio bogey Woods veniva da 25 buche senza errori, comprese le ultime 14 del Valspar. Alla 18ª apparizione nel torneo, che ha vinto per otto volte, Tiger nei 67 giri effettuati ha uno score complessivo di 112 colpi sotto par. Dopo di lui il fijiano Vijay Singh con "meno 78".

LA VIGILIA - Tiger Woods torna subito in campo, dopo la grande prestazione nel Valspar Championship con cui ha suscitato vecchi entusiasmi in tutto il mondo golfistico, dagli spettatori a Palm Harbor ai tecnici. Prenderà parte all’Arnold Palmer Invitational (15-18 marzo), sul percorso del Bay Hill Club & Lodge, a Orlando in Florida, dove sarà al via anche Francesco Molinari, dopo una settimana di riposo. Difende il titolo l’australiano Marc Leishman in un field molto qualificato che comprende Rickie Fowler, Patrick Reed, Bubba Watson, il nordirlandese Rory McIlroy, gli inglesi Justin Rose, Tommy Fleetwood e Danny Willett, lo svedese Henrik Stenson, l’australiano Jason Day, il giapponese Hideki Matsuyama e il sudafricano Louis Oosthuizen. Consistente il montepremi: 8.900.000 dollari.

Tutti concordi: Woods può tornare a vincere - Dopo il secondo posto nel Valspar Championship non c’è stata disparità di giudizi nel ritenere Tiger Woods completamente recuperato, dopo gli interventi alla schiena, e nel concordare che l’80ª vittoria in carriera sia stata solamente rinviata. Magari proprio all’Arnold Palmer. Certamente nessuno si attendeva che Woods raggiungesse un risultato globalmente così importante, sia nel gioco che nei numeri, solo al quinto torneo disputato dal suo rientro.

F. Molinari in ottica Masters - Francesco Molinari cercherà di affinare la forma in vista del Masters (5-8 aprile) primo major stagionale. E’ l’ultima gara stroke play che ha davanti, perché poi parteciperà solo al WGC - Dell Match Play con le incertezze di un evento a eliminazione diretta. Nelle prime quattro gare del 2018 ha subito un taglio e ha ottenuto tre piazzamenti tra il 25° e il 45° posto con prestazioni molto alterne. In sostanza un’occasione da non perdere per potersi presentare ad Augusta nelle condizioni migliori. "Spero in una settimana di progressi" ha scritto in un tweet il torinese.

Diretta su Sky - L’Arnold Palmer Invitational sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 15 marzo, dalle ore 20 alle ore 23 (Sky Sport Plus HD); venerdì 16, dalle ore 20 alle ore 23 (Sky Sport 3 HD); sabato 17, dalle ore 20,30 alle ore 23 (Sky Sport 3 HD); domenica 18, dalle ore 20,30 alle ore 23,30 (Sky Sport 3 HD). Commento di Silvio Grappasonni e di Marco Cogliati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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