11 Marzo 2018

Eurotour: Wallace al playoff, azzurri in basso

Matt Wallace Matt Wallace

L’inglese Matt Wallace ha ottenuto il secondo titolo nel circuito imponendosi con 277 (69 70 70 68, -11) colpi nell’Hero Indian Open, torneo dell’European Tour allestito in collaborazione con l’Asian Tour e disputato sul percorso del DLF G&CC (par 72), a Nuova Delhi in India. Hanno terminato al 57° posto con 302 (+14) Edoardo Molinari (71 72 77 82) e Matteo Manassero (67 79 78 78) dopo score molto alti nei due giri finali.

Matt Wallace ha concluso il torneo alla pari con il connazionale Andrew Johnston (277 - 72 66 73 66) e poi lo ha superato con un birdie alla prima buca supplementare. In terza posizione con 280 (-8) lo statunitense Sihwan Kim, in quarta con 281 (-7) lo spagnolo Pablo Larrazabal e l’austriaco Matthias Schwab e in sesta con 283 (-5) l’argentino Emiliano Grillo.

In settima con 284 (-4) lo scozzese Stephen Gallacher e l’indiano Shubhankar Sharma, numero uno della money list e leader dopo tre turni, che sperava di divenire il quarto vincitore indiano del torneo dopo i primi tre della serie appannaggio di S.S.P. Chawrasia (2016-2017), uscito al taglio, e di Anirban Lahiri (2015), 34° con 294 (+6).

Matt Wallace, 27enne londinese messosi in evidenza nel 2016 con sei successi sull’Alps Tour (record di cinque di fila) e che nel 2017 ne ha firmati uno nel Challenge Tour e uno nell’European Tour, ha segnato un bogey alla buca 16, dopo cinque birdie (68, -4) e ha aperto la porta a Andrew Johnston, che lo ha agganciato con il sesto birdie (66, -6) alla buca 17. Questi, però, nel playoff non ha potuto nulla contro il birdie vincente di Wallace che gli ha regalato il titolo e un assegno di 235.495 euro su un montepremi di 1.413.000 euro. Out dopo 36 buche Renato Paratore (77 74) e Nino Bertasio (75 76), 86.i con 151 (+7).

 

TERZO GIRO - L’indiano Shubhankar Sharma (209 – 73 64 72, -7) e l’inglese Matt Wallace (209 - 69 70 70) sono in vetta dopo il terzo giro dell’Hero Indian Open, torneo dell’European Tour, allestito in collaborazione con l’Asian Tour, che si sta svolgendo sul percorso del DLF G&CC (par 72), a Nuova Delhi in India, dove navigano a metà graduatoria Edoardo Molinari, 32° con 220 (71 72 77, +4), e Matteo Manassero, 53° con 224 (67 79 78, +8).

Sharma, leader della money list, ha l’occasione per vincere una gara che nelle tre edizioni precedenti ha visto prevalere solo suoi connazionali, ma oltre che da Wallace dovrà guardarsi da numerosi concorrenti e in particolare dallo scozzese Stephen Gallacher, terzo con 210 (-6), dall’inglese Andrew Johnston, dall’austriaco Matthias Schwab e dall’argentino Emiliano Grillo, al comando per due turni, quarti con 211 (-5), dallo statunitense Sihwan Kim e dallo spagnolo Pablo Larrazabal, settimi con 212 (-4). Non ha chances l’indiano Anirban Lahiri, 32° come Molinari, a segno nel 2015.

Shubhankar Sharma, 22 anni a luglio, due titoli in stagione, sei nel circuito indiano e appena invitato al Masters (5-8 aprile), ha girato in 72 (par) con cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey. Matt Wallace, 27enne londinese esploso nel 2016 con sei successi sull’Alps Tour e che nel 2017 ne ha firmati uno nel Challenge Tour e uno nell’European Tour, ha messo insieme un eagle, quattro birdie e altrettanti bogey per il 70 (-2). Per Edoardo Molinari 77 (+5) colpi con un birdie, quattro bogey e un doppio bogey e per Matteo Manassero 78 (+6) con due birdie e otto bogey. Out dopo 36 buche Renato Paratore (77 74) e Nino Bertasio (75 76), 86.i con 151 (+7), stesso score dell’indiano S.S.P. Chawrasia, vincitore del torneo nel 2016 e 2017. Il montepremi è di 1.750.000 dollari (circa 1.413.000 euro).

SECONDO GIRO - Edoardo Molinari, 25° con 143 (71 72, -1) colpi, e Matteo Manassero, 45° con 146 (67 79, +2), sono rimasti in gara nell’Hero Indian Open, torneo dell’European Tour, allestito in collaborazione con l’Asian Tour, che si sta svolgendo sul percorso del DLF G&CC, a Nuova Delhi in India. Anche il secondo giro è stato sospeso, ma è già deciso il destino di Renato Paratore (77 74) e di Nino Bertasio (75 76), 87.i con 151 (+7), che non supereranno il taglio.

In una graduatoria che non subirà cambiamenti significativi è rimasto al comando con 133 (65 68, -11) l’argentino Emiliano Grillo, ma in una gara vinta nelle precedenti tre edizioni solo da giocatori di casa, protagonista della giornata è stato l’indiano Shubhankar Sharma, leader della money list, risalito dal 55° al secondo posto con 137 (-7) dopo un 64 (-8). Terzi con 138 (-6) lo spagnolo Pablo Larrazabal e l’inglese Andrew Johnston, quinti con 139 (-5) lo svedese Jens Dantorp, il sudafricano Keith Horne, l’inglese Matt Wallace e il thailandese Panuphol Pittayarat. Andrà fuori l’indiano S.S.P. Chawrasia, anch’egli 87°, a segno negli ultimi due anni, e non ha chances di ripetere il successo del 2015 l’altro indiano Anirban Lahiri, 35° con 145 (+1).

Emiliano Grillo, 25enne di Resistencia senza titoli nell’European Tour, ma con uno nel PGA Tour, ha mantenuto la vetta con cinque birdie e un bogey per il 68 (-4). Shubhankar Sharma, appena invitato al Masters (5-8 aprile), primo major dell’anno, ha rimontato con nove birdie e un bogey. Edoardo Molinari ha viaggiato in par con quattro birdie, due bogey e un doppio bogey (72). Matteo Manassero, terzo dopo la conclusione del primo giro in mattinata, è sceso di 43 posizioni con un 79 (+7) dovuto a quattro birdie, tre bogey, due doppi bogey e un "8" alla buca 10 (par 4). Renato Paratore ha reso due colpi al par con quattro birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey e Nino Bertasio ha tenuto per 13 buche (cinque birdie, due bogey e un doppio bogey), poi un "10" alla 14ª (par 4) lo ha messo fuori gioco. Inutile il birdie a chiudere (76, +4). Il montepremi è di 1.750.000 dollari (circa 1.413.000 euro).

PRIMO GIRO - Matteo Manassero è al secondo posto con 67 (-5) colpi nell’Hero Indian Open, torneo dell’European Tour, allestito in collaborazione con l’Asian Tour, che si sta svolgendo sul percorso del DLF G&CC, a Nuova Delhi in India. Il giro è stato sospeso per oscurità, ma lo hanno concluso anche gli altri italiani in campo: Edoardo Molinari, 26° con 71 (-1), Nino Bertasio, 86° con 75 (+3), e Renato Paratore, 109° con 77 (+5).

Nella classifica provvisoria è al vertice l’argentino Emiliano Grillo con 65 (-7) e Manassero è affiancato dallo spagnolo Pablo Larrazabal e dallo statunitense Paul Peterson, ma hanno lo stesso "meno 5" anche il francese Adrien Saddier, fermato alla buca 17, e il sudafricano Keith Horne, stoppato alla 16, che possono ottenere una posizione migliore. Al settimo posto con 68 (-4) lo scozzese Marc Warren e l’indiano Ajeetesh Sandhu e tra i dieci concorrenti al nono con 69 (-3) l’inglese Matt Wallace e il coreano Jeunghun Wang.

Nella gara vinta nelle prime tre edizioni da atleti indiani sono un po’ in ritardo i giocatori di casa più attesi: Anirban Lahiri (a segno nel 2015) 37° con 72 (par) insieme al cinese Ashun Wu, il leader della money list Shubhankar Sharma, 57° con 73 (+1), che ha appena ricevuto un invito per il prossimo Masters (5-8 aprile, Augusta), primo major dell’anno, e S.S.P. Chawrasia, che si è imposto nel 2016 e 2017, 73° con 74 (+2).

Emiliano Grillo, 25enne di Resistencia senza titoli nell’European Tour, ma con uno nel PGA Tour, ha segnato otto birdie e un bogey. Matteo Manassero, lo scorso anno terzo, miglior risultato della stagione, e Pablo Larrazabal sono andati di pari passo con un cammino molto articolato fatto di nove birdie, due bogey e un doppio bogey.

Da rilevare la disavventura dello spagnolo, che si è svegliato appena 38 minuti prima della partenza ed è comunque riuscito a siglare un ottimo score, pur arrivando trafelato sul tee all’ultimo momento e senza aver fatto riscaldamento. Per Edoardo Molinari cinque birdie e quattro bogey, per Nino Bertasio due birdie, un bogey e due doppi bogey e per Renato Paratore tre birdie, sei bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.750.000 dollari (circa 1.413.000 euro).

LA VIGILIA - L’European Tour fa tappa in India dove è in programma sul percorso del DLF G&CC, a Nuova Delhi, l’Hero Indian Open (8-11 marzo), torneo allestito in collaborazione con l’Asian Tour e al quale prendono parte Edoardo Molinari, Renato Paratore, Nino Bertasio e Matteo Manassero. Nella quarta edizione dell’evento, appannaggio solo atleti di casa, l’indiano S.S.P. Chawrasia, vincitore delle due precedenti, proverà a concedere il clamoroso tris, ma avrà tra gli avversari più agguerriti i connazionali Shubhankar Sharma, leader della money list, e Anirban Lahiri (a segno nel 2015), che svolge la sua attività nel PGA Tour. Saranno sul tee di partenza, tra gli altri, gli inglesi Chris Wood e Matt Wallace, lo spagnolo Pablo Larrazabal, il gallese Jamie Donaldson, lo scozzese Scott Jamieson, lo statunitense Julian Suri, il thailandese Thongchai Jaidee, i coreani Soomin Lee e Jeunghun Wang, il filippino Miguel Tabuena e il cinese Ashun Wu.

Renato Paratore ha il doppio obiettivo di dare un seguito al quarto posto nel Qatar Masters e di trovare continuità dopo un inizio che lo ha visto in sei gare due volte tra i top ten e fuori dopo 36 buche nelle altre. Nino Bertasio deve riscattare le ultime due uscite al taglio dopo un bell’avvio, mentre sono stati fino ad ora piuttosto altalenanti nel rendimento Matteo Manassero ed Edoardo Molinari. Il montepremi è di 1.750.000 dollari (circa 1.413.000 euro).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

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