22 Ottobre 2017

Alps: assegnate le 'carte' per il Challenge

Niccolò Quintarelli Niccolò Quintarelli

Niccolò Quintarelli ha ottenuto un buon settimo posto con 275 (68 71 68 68, -9) nell’Alps Tour Grand Final, gara conclusiva del circuito disputata sul percorso del Golf Club Des Iles Borromées (par 71), e con la 17ª piazza nell’ordine di merito ha ottenuto una ‘carta’ categoria "quattro" che gli varrà la stagione piena sull’Alps Tour 2018.

Ha conseguito il secondo titolo nell’anno il dilettante spagnolo Adria Arnaus (270 - 69 70 66 65, -14), che già si era imposto nel Villaverde Open al GC Udine, il quale con la prima posizione anche nella money list (punti 26.213) si è assicurato una delle cinque ‘carte’ per il Challenge Tour 2018. Le altre sono andate ai quattro pro che l’hanno seguito nell’ordine di merito: i francesi Ugo Coussaud (p. 21.534) e Antoine Rozner (p. 19.975), l’olandese Lars Van Meijel (p. 19.306) e il transalpino Robin Roussel (p. 18.551).

Nella gara, alla quale hanno preso parte 43 dei 50 aventi diritto, Arnaus ha lasciato a due colpi l’austriaco Christoph Koerbler e il francese Leo Lespinasse (272, -12), che hanno ricevuto 5.000 euro a testa quale prima moneta del torneo (su un montepremi di 45.000), mentre il vincitore per il suo status ha avuto solo il trofeo. In quarta posizione con 273 (-11) i transalpini Julien Foret e Amaury Rosaye.

Oltre metà classifica gli altri cinque italiani in campo: Andrea Saracino, 26° con 283 (71 71 71 70, -1), Jacopo Vecchi Fossa, 31° con 286 (69 74 68 75, +2), Michele Cea, 34° con 287 (71 74 72 70, +3), Alessandro Grammatica, 37° con 292 (78 74 67 73, +8), e Gregory Molteni, 39° con 294 (75 77 71 71, +10). Essendo tutti classificatisi oltre il 30° posto nella money list avranno una carta categoria "sette", che non garantirà la presenza in tutti gli eventi.

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca