23 Ottobre 2017

Eurotour. vince Garcia, grande Bertasio (8°)

Nino Bertasio Nino Bertasio

Nino Bertasio ha offerto un’altra grande prova classificandosi all’ottavo posto con 282 (74 71 69 68, -2) colpi nell’Andalucia Valderrama Masters (European Tour), una settimana dopo aver ottenuto il decimo nel 74° Open d’Italia. Ha rimontato 21 posizioni Renato Paratore, 23° con 285 (77 68 72 68, +1), ha perso terreno Matteo Manassero, 30° con 287 (70 74 68 75, +3), ed è rimasto stabile Edoardo Molinari, 58° con 293 (69 71 81 72, +9).

Sul percorso del Real Club Valderrama (par 71), a Sotogrande nella Costa del Sol spagnola, ha vinto con 272 (66 71 69 67, -12) lo spagnolo Sergio Garcia - che ha sostenuto l’evento con la sua Fondazione - dopo un acceso testa a testa con l’olandese Joost Luiten (273, -11), che gli ha lasciato strada con un errore alla buca 16. In terza posizione con 277 (-7) l’inglese Daniel Brooks, in quarta con 279 (-5) il gallese Jamie Donaldson, in quinta con 280 (-4) l’australiano Wade Ormsby e in sesta con 281 (-3) il danese Anders Hansen e lo scozzese Scott Jamieson. In 12ª con 283 (-1) l’iberico Pablo Larrazabal, in 27ª con 286 (+2) il tedesco Martin Kaymer e in 48ª con 290 (+6) il cinese Ashun Wu.

Sergio Garcia, 37enne di Castellon, ha ottenuto il terzo titolo in una stagione in cui ha siglato il suo primo major (Masters) per un palmarés che comprende anche 13 successi nel circuito continentale, nove nel PGA Tour e quattro nell’Asian Tour. Garcia, campione in carica essendosi imposto nella precedente edizione dell’evento datata 2011, ha realizzato un 67 (-4) vincente con cinque birdie e un bogey e ha ricevuto un assegno di 333.330 euro su un montepremi di 2.000.000 di euro. Joost Luiten ha segnato un colpo in meno (66, -5) con sei birdie e un solo bogey (tre putt alla buca 16), che lo ha relegato al secondo posto.

Nino Bertasio ha effettuato una bella gara in rimonta partendo dal 70° posto iniziale (74, +3), passando per il 44° e per il 21°, per poi approdare tra i "top ten" con un giro impeccabile fatto di tre birdie senza bogey per il 68 (-3). Ha mantenuto la ‘carta’ per il circuito 2018 in una stagione molto faticosa in cui ha disputato 32 tornei.

Renato Paratore, reduce da cinque tagli consecutivi, ha rischiato il sesto, ma si è ben ripreso nel secondo turno (da 108° a 44°) e ha fatto un salto di 21 posizioni nel quarto anche lui con un 68 (quattro birdie e un bogey). E’ scivolato da 12° al 30° posto Matteo Manassero, autore di un 75 (+4, con un birdie e cinque bogey), e ha terminato con un 72 (+1) Edoardo Molinari con due birdie e tre bogey. E’ uscito al taglio Andrea Maestroni, 119° con 156 (74 82, +14).

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
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    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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