22 Settembre 2017

Abruzzo Open by Lyoness: Molteni in vetta

Gregory Molteni (Foto Bellicini) Gregory Molteni (Foto Bellicini)

Gregory Molteni è il nuovo leader con 129 (65 64, -13) colpi dell’Abruzzo Open by Lyoness, terz’ultimo torneo nel calendario dell’Alps Tour e in quello dell’Italian Pro Tour, che si sta svolgendo sull’impegnativo percorso del Miglianico Golf & Country Club (par 71). Gli italiani continuano a essere protagonisti: infatti altri due sono tra i top cinque, Niccolò Quintarelli terzo con 132 (66 66, -10) e Guido Migliozzi quinto con 134 (66 68, -8). Fra i tre azzurri due francesi, Robin Roussel, secondo con 130 (-12), e Leonard Bem, quarto con 133 (-9). Ha perso la leadership il dilettante Pietro Bovari, sedicenne portacolori del GC Ambrosiano, ma è rimasto in alta classifica, nono con 136 (64 72, -6) insieme ad Aron Zemmer (72 64) e a Joon Kim (66 70).

Tra i 22 italiani (9 amateur) che hanno superato il taglio, caduto a 143 (+1), stanno comportandosi molto bene anche altri dilettanti: Riccardo Bregoli e Jacopo Albertoni, 16.i con 138 (-4) insieme a Lorenzo Magini, quindi Giovanni Manzoni, 22° con 139 (-3) alla pari con Alberto Fisco, e Andrea Romano ed Edoardo Schiavella, 29.i con 140 (-2) come Mattia Miloro.

Sono rimasti in gara 54 concorrenti, compresi 13 amateur, I 41 professionisti nei due giri finali si contenderanno il montepremi di 45.000 euro con prima moneta di 6.525 euro. Anche nelle ultime due giornate ingresso libero per il pubblico.

Italian Pro Tour - L’Abruzzo Open by Lyoness è il nono degli undici eventi dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con manifestazioni che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale. In quest’ottica i passaggi in Emilia Romagna, Sicilia, Friuli, Lombardia, Sardegna, Veneto, Valle d’Aosta e ora in Abruzzo dimostrano come il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolgerà in modo capillare tutta la nazione. L’Italian Pro Tour 2017 è sponsorizzato da BMW e da Lyoness.

I protagonisti - Gregory Molteni, ha giocato con qualche linea di febbre, ma il rendimento è stato ottimale: "Oggi ho sfruttato bene i par tre. Sono partito dalla buca dieci e ho fatto birdie sui primi due che mi hanno dato morale. Sulle seconde nove buche ho avuto occasioni da birdie, ma ne ho sfruttate poche e poi non ho approfittato dei par cinque. Vincere? Vorrei togliermi delle soddisfazioni e, soprattutto, giocare bene mantenendo un ritmo alto attorno e sui green". Nel suo parziale di 64 (-7) otto birdie e un bogey.

Niccolò Quintarelli ha spiegato: "Sono state due belle giornate di golf. Mi sono espresso bene da tee a green, ho avuto modo di imbucare dei putt lunghi, quindi posso dire tutto in ordine. Punteggi bassi? Le condizioni perfette del campo permettono di ottenerli, ma occorre pure affrontarlo nel modo giusto, con le strategie adatte e non distrarsi. Specie sulle prime nove buche è necessario essere molto precisi dai centro metri in giù altrimenti lo score non arriva". Nel secondo 66 (-5) di fila un eagle, cinque birdie e due bogey.

Il percorso - Il percorso di 18 buche (par 71, metri 6.058) è stato progettato dal noto architetto americano Ronald Kirby e si sviluppa tra ulivi tipici abruzzesi e vigneti. Le buche, tecniche e impegnative, presentano fairway larghi e green di media grandezza abbastanza mossi. Numerosi bunker e ostacoli d’acqua, insieme ad alcuni insidiosi fuori limite, richiedono al giocatore molta precisione e strategie appropriate per ogni buca. E’ un tipico tracciato da campionato che tuttavia, grazie anche a diversi tee di partenza, soddisfa le esigenze di qualsiasi golfista.

Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram sono pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

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    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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