Lo statunitense Julian Suri, con un gran giro finale in 64 (-7) colpi e lo score di 265 (67 69 65 64, -19) ha vinto il Made in Denmark ottenendo il primo titolo nell’European Tour. Sul percorso dell’Himmerland Golf & Spa Resort (par 71) di Farso in Danimarca, Edoardo Molinari si è classificato 64° con 284 (72 69 70 73, par) e Luca Cianchetti 72° con 295 (69 71 76 79, +11).
Suri ha sorpassato l’inglese David Horsey, leader dopo tre turni e secondo con 269 (-15), che ci ha messo del suo con un triplo bogey sul 18° green, mentre non sono mai stati in corsa per il titolo gli altri tre inglesi Ben Evans, Steve Webster e Chris Paisley, terzi con 271 (-13). Al sesto posto con 272 (-12) il sudafricano Haydn Porteous, il francese Benjamin Hebert, l’australiano Wade Hormsby e l’inglese Matt Wallace.
Julian Suri, 26enne di New York, stava disputando un’ottima stagione nel Challenge Tour, dove aveva anche vinto il D+D Czech Challenge, e ora potrà passare sul circuito maggiore grazie ai sette birdie con cui ha confezionato il 64 vincente. Ha ricevuto un assegno di 300.000 euro su un montepremi di 1.800.000 euro.
Edoardo Molinari ha segnato quattro birdie e sei bogey per il 73 (+2) e Luca Cianchetti, dopo due buoni giri, ha ceduto nei successivi due concludendo con un 79 (+8, con tre birdie, sei bogey, un doppio e un triplo bogey). Sono usciti al taglio Nino Bertasio, 74° con 143 (70 73, +1), e Andrea Maestroni, 145° con 152 (74 78, +10). Non è partito Renato Paratore a causa di un problema alla schiena.
TERZO GIRO - Edoardo Molinari 49° con 211 (72 69 70, -2) e Luca Cianchetti 71° con 216 (69 71 76, +3) dopo il terzo giro del Made in Denmark in svolgimento all’Himmerland Golf & Spa Resort (par 71) di Farso in Danimarca.
Nuovo leader è l’inglese David Horsey con 199 (68 67 64, -7) seguito dallo statunitense Julian Suri (201, -12), dall’altro statunitense John Daly, dal francese Gregory Havret e dagli inglesi Chris Paisley e Robert Rock (202, -11). Non sta rendendo come nelle attese il tedesco Martin Kaymer, 26° con 207 (-6), e ha lo stesso score di Molinari anche il danese Thomas Bjorn, capitano europeo alla prossima Ryder Cup in Francia nel 2018, alla 500ma presenza nel circuito.
David Horsey, 32enne di Stockport con quattro titoli nel circuito l’ultimo in questo evento nel 2015, ha segnato sette birdie senza bogey per il 64 (-7). Per Edoardo Molinari 70 (-1) colpi con quattro birdie, un bogey e un doppio bogey e per Luca Cianchetti 76 (+5) con un birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Sono usciti al taglio Nino Bertasio, 74° con 143 (70 73, +1), e Andrea Maestroni, 145° con 152 (74 78, +10). Non è partito Renato Paratore a causa di un problema alla schiena. Il montepremi è di 1.800.000 euro con prima moneta di 300.000 euro.
SECONDO GIRO - Luca Cianchetti, 37° con 69 (-2) colpi, alla seconda gara nell’European Tour ha realizzato il miglior score tra i quattro azzurri in campo nel Made In Denmark in svolgimento all’Himmerland Golf & Spa Resort (par 71) di Farso in Danimarca. Al 59° posto con 70 (-1) Nino Bertasio, al 93° con 72 (+1) Edoardo Molinari, autore di una "buca in uno" insieme al sudafricano Zander Lombard, e al 127° con 74 (+3) Andrea Maestroni. Non è partito Renato Paratore a causa di un problema alla schiena.
Al comando un terzetto con 64 (-7) composto dall’australiano Wade Ormsby e dagli inglesi Steve Webster e Matt Wallace, tallonati con 65 (-6) dallo svedese Oscar Lendgen, dal francese Benjamin Hebert e dallo svedese Robert Karlsson. Al settimo posto un gruppo di dieci concorrenti con 66 (-5) tra i quali si trovano il francese Victor Dubuisson, il tedesco Marcel Siem e lo statunitense David Lipsky. Il tedesco Martin Kaymer, forse il giocatore più atteso, ha lo stesso score di Cianchetti, mentre hanno deluso il danese Thomas Bjorn, capitano europeo alla prossima Ryder Cup in Francia nel 2018, 114° con 73 (+2) alla 500ma presenza nel circuito, e soprattutto il belga Thomas Pieters, campione uscente, 127° come Maestroni.
Luca Cianchetti, 43° con 140 (69 71, -2), ed Edoardo Molinari, 53° con 141 (72 69, -1), sono rimasti in gara nel Made in Denmark in svolgimento all’Himmerland Golf & Spa Resort (par 71) di Farso in Danimarca. Out al taglio Nino Bertasio, 74° con 143 (70 73, +1), e Andrea Maestroni, 145° con 152 (74 78, +10). Non è partito Renato Paratore a causa di un problema alla schiena.
E’ da solo al comando con 134 (64 70, -8) colpi l’inglese Steve Webster, che ha un vantaggio minimo sull’irlandese Paul Dunne, sull’indiano S.S.P. Chawrasia, sullo scozzese Marc Warren e sull’inglese David Horsey (135, -7). Al sesto posto con 136 (-6) il danese Lasse Jensen, il francese Benjamin Hebert, l’inglese Robert Rock, il cinese Ashun Wu, lo spagnolo Nacho Elvira, l’australiano Wade Ormsby e lo statunitense Julian Suri, al 13° con 137 (-5) il francese Victor Dubuisson, al 43° come Cianchetti anche il tedesco Martin Kaymer, il giocatore più atteso alla prova, e al 53°, insieme a Molinari, il danese Thomas Bjorn, capitano europeo alla prossima Ryder Cup in Francia nel 2018, alla 500ma presenza nel circuito. Fuori il belga Thomas Pieters, 95° con 144 (+2), che difendeva il titolo.
Steve Webster, 43enne di Nuneaton, due titoli nel tour di cui uno nell’Open d’Italia 2005, ha girato in 70 (-1) colpi con tre birdie e due bogey. Luca Cianchetti ha iniziato molto male dalla buca dieci con un doppio bogey e un bogey, ma successivamente ha recuperato i tre colpi persi con quattro birdie e un bogey (71, par). Per Edoardo Molinari, autore di una "hole in one" nel primo turno, 69 (-2) colpi con quattro birdie e un doppio bogey, per Nino Bertasio 73 (+2) con due birdie, due bogey e un doppio bogey alla buca 18 che gli è costato l’eliminazione, e per Andrea Maestroni 78 (+7) con due birdie, cinque bogey e un quadruplo bogey. Il montepremi è di 1.800.000 euro con prima moneta di 300.000 euro.
PRIMO GIRO - Steve Webster ha realizzato sette birdie senza bogey, Wade Ormsby un eagle, sei birdie e un bogey e Matt Wallace nove birdie e due bogey. Luca Cianchetti ha messo insieme quattro birdie e due bogey, Nino Bertasio quattro birdie e tre bogey e Andrea Maestroni un birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 1.800.000 euro con prima moneta di 300.000 euro.
Due "hole in one" - Giornata particolare per Edoardo Molinari, partito dalla buca 10, che non è riuscito a far fruttare la terza "hole in one" in carriera, ottenuta alla 16ª (par 3, metri 117) dove la pallina ha battuto circa tre metri oltre l’asta e poi è tornata indietro a velocità abbastanza sostenuta finendo a bersaglio. Cammino insolito dalla 11ª (la seconda giocata) alla 17ª con in sequenza tre bogey, due birdie, ace, par e un altro birdie per un parziale di "meno 2". Sono seguiti due bogey e due birdie di fila nel rientro e quando sembrava che potesse concludere con il punteggio di Cianchetti è arrivato inatteso un triplo bogey sull’ultimo green.
Zander Lombard, sulla stessa buca, ha eseguito il colpo dal tee con un wegde. Anche lui non è riuscito a salire molto in classifica: è 72° con un 71 (par) avendo aggiunto alla prodezza tre birdie, un bogey e due doppi bogey.
LA VIGILIA - Renato Paratore, Edoardo Molinari, Nino Bertasio, Luca Cianchetti e Andrea Maestroni saranno sul tee di partenza del Made In Denmark (24-27 agosto) in programma all’Himmerland Golf & Spa Resort, a Farso in Danimarca. E’ un torneo che si preannuncia di elevata qualità tecnica e agonistica per la presenza di ottimi giocatori quali il tedesco Martin Kaymer, lo svedese Robert Karlsson, i belgi Thomas Pieters, che difende il titolo, e Nicolas Colsaerts, il francese Victor Dubuisson, lo spagnolo Adrian Otaegui, vincitore del Paul Lawrie Match Play, il tedesco Marcel Siem, sconfitto in finale nella stessa gara, l’inglese Aaron Rai, passato nel circuito maggiore dopo tre vittorie nel Challenge Tour in stagione, il sudafricano Zander Lombard e il cinese Ashun Wu. Festeggerà 500 gare nell’European Tour il danese Thomas Bjorn, capitano della selezione europea di Ryder Cup nella sfida del 2018 in Francia, e sarà seguito con curiosità John Daly, anche se è nella fase finale della carriera.
Degli azzurri Renato Paratore cercherà di riprendere il buon passo che l’aveva portato al successo nel Nordea Master a inizio giugno, mentre Edoardo Molinari ha necessità di buoni risultati proveniendo da nove tornei in cui ha superato solamente due tagli. Nino Bertasio, invece, è andato a premio sei volte nelle ultime otto gare, ma per salvare la ‘carta’ deve puntare a posizioni più alte di classifica. Luca Cianchetti giocherà per la seconda volta nel circuito dopo il passaggio tra i pro con l’obiettivo di replicare la prestazione fornita nell’European Open (ottavo). Per Andrea Maestroni una rara opportunità da sfruttare avendo poche occasioni di frequentare tale ribalta. Il montepremi è di 1.800.000 euro con prima moneta di 300.000 euro.