Il team degli Stati Uniti ha battuto per 16,5-11,5 la compagine dell’Europa e ha vinto la 15ma edizione della Solheim Cup, disputata sul percorso del Des Moines G&CC, a Des Moins, nello stato americano dello Iowa. Il secondo successo consecutivo delle americane, maturato come quello in Germania (14,5-13,5 nel 2015) ancora con Juli Inkster capitana, è stato determinato dal responso dei fourballs nelle prime due giornate di doppi: un parziale di 7-1 con un cappotto (4-0) nella prima e un altrettanto pesante 3-1 nella seconda. Le continentali, guidate dalla svedese Annika Sorentsam, hanno invece esercitato una leggera prevalenza nei foursomes con un 2,5-1,5 nel turno iniziale e un 2-2 nel secondo e hanno chiuso in parità (6-6) i singoli.
Il verdetto, in pratica, era già stato annunciato con il pesante 10,5-5,5 alla vigilia dei singoli, poiché era impossibile per le europee recuperare cinque colpi. Avrebbero dovuto vincere nove incontri su 12, ipotesi al limite del fantagolf. E le statunitensi hanno in pratica chiuso il conto nei primi cinque match conquistando due punti pieni con Paula Creamer (1 up su Georgia Hall-Ing) e con Cristie Kerr (2-1 su Melissa Reid-Ing) e un altro sommando i due mezzi punti ottenuti da Lexi Thompson e da Angela Yin che hanno impattato con Anna Nordqvist (Sve) e con Catriona Matthew (Sco).
Sul 13,5-7,5 e con sette match ancora in corso non era più pensabile a un ribaltone. Alle ragazze di Juli Inkster sarebbe bastato anche mezzo punto, poiché in caso di parità con il 14-14 avrebbero mantenuto il trofeo quali detentrici. Le statunitensi, però. non si sono fermate e hanno perfezionato il successo con Lizette Salas (1 up su Jodi Ewart Shadoff-Ing)), Gerina Piller (4/2 su Florentyna Parker-Ing) e con Danielle Kang (3/1 su Emlily Pedersen-Dan). Le continentali hanno vinto gli altri quattro singoli con la tedesca Caroline Masson (4/2 su Michelle Wie), con l’inglese Charley Hull (1 up su Brittany Lang), con la spagnola Carlota Ciganda (4/3 su Brittany Lincicome) e con la svedese Madelene Sagstrom (3/2 su Austin Ernst), passata dal Symetra Tour, in cui ha spadroneggiato lo scorso anno, alla Solheim Cup in otto mesi.
Anna Nordqvist è stata la migliore e unica imbattuta tra le continentali con tre vittorie e un pari su quattro incontri. Subito dietro Catriona Matthew, subentrata all’ultimo momento all’infortunata norvegese Suzann Pettersen, un "usato sicuro" che ha reso tre punti in quattro match con una sconfitta. Buono il rendimento di Karine Icker, sufficiente quello di Georgia Hall, di Charley Hull e di Madelene Sangstrom, che ha pagato lo sotto del debutto nei doppi (e ha anche avuto poca collaborazione specie da Jodi Ewart Shadoff ) e che ha dato bella dimostrazione quando se l’è dovuta cavare da sola nel singolo. Insufficienti tutte le altre, in particolare Melissa Reid e Carlota Ciganda, che dovevano essere due punti di forza.
Le statunitensi hanno espresso sul campo quello che stanno facendo nel tour americano. Una buona media con la conferma che Lexi Thompson è la migliore e che Cristie Kerr, malgrado l’età, non ha perso smalto nelle occasioni che contano, tanto che ha realizzato 3,5 punti contro i tre della sua compagna, entrambe imbattute. Danielle Kang ha confermato di essere in ascesa, Lizette Salas ha dato quanto doveva e ha forse sorpreso il buon rendimento di Paula Creamer, che da tempo non rende ai livelli passati. Le altre hanno offerto il contributo che tutto sommato si attendeva, a parte Michelle Wie, unica a deludere pienamente.
SECONDA GIORNATA - La selezione degli Stati Uniti, in vantaggio su quella dell’Europa per 10,5-5,5, ha messo una seria ipoteca sul successo nellaSolheim Cup che si conclude con la disputa dei dodici singoli al Des Moines G&CC, a Des Moins, nello stato americano dello Iowa.
Nella definizione del punteggio sono stati decisivi nelle due giornate i fourballs dove le americane, dirette da Juli Inkster, hanno ottenuto un parziale di 7-1, con un cappotto (4-0) nella prima e un parziale altrettanto pesante (3-1) nella seconda. Nei foursomes, invece, leggera prevalenza delle continentali, affidate alla svedese Annika Sorenstam, con un 2,5-1,5 nel turno iniziale e un 2-2 nel secondo.
Il primo round è terminato sul 5,5 a 2,5 per le statunitensi, poi nel secondo le europee sono state costrette al pareggio (2-2) nella fase loro più consona, come detto il foursome. Anna Nordqvist (Sve)/Georgia Hall (Ing) hanno superato Stacy Lewis/Gerina Piller (2/1) e Cariona Matthew (Sco)/Karine Icher (Fra) hanno prevalso contro Michelle Wie/Danielle Kang (2/1), ma hanno riportato la parità Cristie Kerr/Lexi Thompson (5/3 su Jodi Ewart Shadoff-Ing/Caroline Masson-Ger) e Paula Creamer/Austin Ernst (5/3 su Melissa Reid-Ing/Emilie Pedersen-Dan). Nei fourballs seconda vittoria della coppia Brittany Lang/Brittany Lincicome, impiegata solo in questa specialità (2 up su Melissa Reid-Ing/Carlota Ciganda-Spa) e altri due punti da Paula Creamer/Austin Ernst (2/1 su Karin Icher-Fra/Madelene Sagstrom-Sve) e da Cristie Kerr/Lexi Thompson (4/2 su Catriona Matthew-Sco/Georgia Hall-Ing).
Sono in palio 28 punti e, in caso di parità (che fino ad ora non si è mai verificato), il trofeo resta alle americane come detentrici (14,5-13,5 nell’ultimo match in Germania, 2015, con la guida di Juli Inkster). Il bilancio della manifestazione, iniziata nel 1990 a Lake Nona in Florida, è in favore degli Stati Uniti per nove vittorie contro cinque.
PRIMA GIORNATA - La selezione degli Stati Uniti è in ventaggio per 5,5 a 2,5 su quella dell'Europa nella Solheim Cup che si sta svolgendo al Des Moines G&CC, a Des Moins, nello stato americano dello Iowa. I foursomes mattutini sono stati favorevoli alle continentali, guidate dalla svedese Annika Sorenstam, che li hanno chiusi avanti per 2,5-1,5, ma nei fourballs del pomeriggio hanno subito un pesante 0-4 dalle americane, affidate a Juli Inkster, che ha notevolmente sbilanciato il punteggio.
Nei foursomes hanno fatto bottino pieno per l’inglese Georgia Hall e la svedese Anna Nordqvist (3/1 su Paula Creamer/Austin Ernst), la francese Karine Icher e la scozzese Catriona Matthew, che ha sostituito all’ultimo momento l’infortunata norvegese Suzann Pettersen (1 up su Stacy Lewis/Gerina Piller), mentre hanno pareggiato le inglesi Melissa Reid/Charley Hull con Cristie Kerr/Lexi Thompson. Punto statunitense firmato da Danielle Kang/Lizette Salas (1 up su Carlota Ciganda-Spa/Caroline Masson-Ger).
Nei fourballs praticamente non c’è stata partita, come dicono anche i punteggi. Successi di Michelle Wie/Danielle Kang (3/1 su Madelene Sagstrom-Sve/Jodi Ewart Shadoff-Ing), Angel Yin/Lizette Salas (6/5 su Carlota Ciganda-Spa/Emily Pedersen-Dan), Brittany Lincicome/Brittany Lang (3/2 su Florentyna Parker-Ing/Caroline Masson-Ger) e di Stacy Lewis/Gerina Piller (2/1 su Charley Hull-Ing/Georgia Hall-Ing).
Entrambe le capitane hanno schierato le dodici giocatrici a loro disposizione, ma Juli Inkster ha sicuramente tratto maggiori benefici dai quattro cambi effettuati nel pomeriggio. Anche nella seconda giornata si disputeranno quattro foursomes e altrettanti fourballs, poi nella terza conclusione con i 12 singoli.
Sono in palio 28 punti e, in caso di parità (che fino ad ora non si è mai verificato), il trofeo resta alle americane come detentrici (14,5-13,5 nell’ultimo match in Germania, 2015). Il bilancio della manifestazione, iniziata nel 1990 a Lake Nona in Florida, è in favore degli Stati Uniti per nove vittorie contro cinque.
LA VIGILIA - Il team europeo cerca il riscatto nella Solheim Cup - Al Des Moines G&CC, a Des Moins, nello stato americano dello Iowa, inizia la 15ª edizione della Solheim Cup, la versione al femminile della Ryder Cup che vede di fronte la selezione delle proettes europee e quella delle giocatrici statunitensi. La compagine continentale, guidata dalla svedese Annika Sorenstam, proverà a riscattare la sconfitta (14,5-13.5) subita nel 2015 in Germania con il team composto dalle svedesi Anna Nordqvist e Madelene Sagstrom, dalle inglesi Charley Hull, Jodi Ewart Shadoff, Georgia Hall, Melissa Reid e Florentyna Parker, dalla danese Emily Pedersen, dalla francese Karine Icher, dalla tedesca Caroline Masson, dalla spagnola Carlota Ciganda e dalla scozzese Catriona Matthew, che è stata chiamata all’ultimo momento per sostituire l’infortunata norvegese Suzann Pettersen.
Le statunitensi, nuovamente affidate a Juli Inkster, schiereranno Lexi Thompson, Cristie Kerr, Stacy Lewis, Danielle Kang, Gerina Piller, Michelle Wie, Brittany Lang, Lizette Salas, Brittany Lincicome, Angel Yin, Austin Ernst e Paula Creamer.
Sono in palio 28 punti e, in caso di parità (che fino ad ora non si è mai verificato), il trofeo resta alle americane come detentrici. Nella prime due giornate si disputeranno quattro incontri con formula foursome e altrettanti con formula fouball e nell’ultima chiuderanno i 12 singoli. Il bilancio della manifestazione, iniziata nel 1990 a Lake Nona in Florida, è in favore degli Stati Uniti per nove vittorie contro cinque.
Annika Sorenstam sarà per la prima volta capitana del team continentale. La 47enne di Bro si è ritirata dalle scene agonistiche nel 2008 dopo essere stata ai vertici mondiali per oltre un decennio e aver vinto 72 gare nel LPGA Tour (con dieci major), 14 nel Ladies European Tour, quattro nel circuito australiano, due in quello giapponese e tre tornei a squadre, compresa la World Cup (2006).
Ha disputato la Solheim Cup per otto volte con due successi nel 2000 e nel 2003. Ha ricoperto il ruolo di vice capitana in tre occasioni con due vittorie continentali nel 2011 (capitana Alison Nicholas) e nel 2013 (capitana Liselotte Neumann), mentre nel 2015 (capitana Carin Koch) hanno prevalso, come detto, le statunitensi.