17 Luglio 2017

L'Open d'Italia rimane al GC Milano

Francesco Molinari al GC Milano nel 2016 Francesco Molinari al GC Milano nel 2016

L’Open d’Italia 2017 sarà ospitato dal Golf Club Milano a Monza. La decisione è stata presa dopo un incontro a Milano tra il Presidente della Federazione Italiana Golf Franco Chimenti e il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.

Erano presenti nella sede della Regione Lombardia, anche il Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022 Gian Paolo Montali e l’Assessore allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi.

Il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha offerto le garanzie necessarie alla Federazione Italiana Golf, e di conseguenza all’European Tour, per dare il via al primo e il più importante torneo nell’ambito della marcia di avvicinamento alla Ryder Cup romana del 2022.

I dettagli dell’accordo saranno annunciati in una conferenza stampa che si terrà il 26 settembre 2017 a Milano presso la sede di Palazzo Lombardia.

L’Open d’Italia ritorna quindi per il terzo anno consecutivo al Golf Club Milano a Monza.

Il 74esimo Open si disputerà dal 12 al 15 ottobre, anticipato, come di consueto, dalla tradizionale Pro Am prevista per mercoledì 11 ottobre. Il torneo dell’European Tour è inserito nelle Rolex Series e per la prima volta avrà un montepremi da 7 milioni di dollari. Anche quest’anno l’ingresso per il pubblico sarà gratuito nell’ottica di una maggiore diffusione del golf, obiettivo centrale del Progetto Ryder Cup 2022.

 

Il percorso del Golf Club Milano

L’Open d’Italia 2017 si disputerà al Golf Club Milano per la nona volta, la terza consecutiva. Il circolo, nato nel 1928 e uno dei più prestigiosi e antichi d’Italia, dispone di tre percorsi da nove buche. I primi due costituiscono il tracciato di gara classico da campionato, dove si è sempre svolto il torneo, mentre il terzo è considerato tecnicamente più impegnativo in quanto più sinuoso, con green piccoli e ben difesi da numerosi bunker.

Costruito all’interno del Parco di Monza, 685 ettari di bosco contenente circa 100.000 piante di essenze diverse, il campo ha subito nel tempo alcuni restyling che lo hanno sempre più adeguato alle esigenze del golf moderno. Il tracciato si incunea tra gli alberi che delineano i contorni delle buche imponendo ai giocatori una grandissima precisione nell’eseguire i colpi.

Tale accortezza si richiede sin dalla prima buca, un par cinque con fairway stretto e arrivo in pendenza, dove un bunker attira l’attenzione a chi attacca il green con il secondo colpo. Impegnativi per lunghezza due par 3, quello della terza buca, in cui se si manca il green si possono limitare i danni finendo nel bunker, e quello della buca 10, dove, dei due bunker che proteggono il green, è bene evitare quello di sinistra.

Prima dell’Open 2015 il percorso ha subito importanti modifiche ed è stato rifatto interamente il green della buca 10. Nel 2016 sono stati eseguiti altri lavori e, in particolare, sono stati uniti i tee delle buche 12 e 18, che hanno permesso di aumentare la lunghezza di entrambe le buche. Sono state apportate anche altre variazioni, senza cambiarne il naturale disegno, che hanno aggiunto metri in alcune partenze da campionato, contribuendo ad elevare la qualità tecnica del campo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca