20 Maggio 2017

Rocco Forte Open: Paratore terzo

Renato Paratore Renato Paratore

Renato Paratore ancora protagonista nella terza giornata del Rocco Forte Open - Verdura, Sicily dove è salito dal 17° al terzo posto con 203 colpi (71 62 70, -10) per puntare nel giro finale a una posizone di assoluto prestigio. Nel torneo dell’European Tour che si sta disputando sul percorso (par 71) dello splendido Verdura Resort nei pressi di Sciacca (AG), ha mantenuto il comando lo spagnolo Alvaro Quiros (197 - 63 64 70, -16), che ha portato il suo vantaggio a cinque colpi sul sudafricano Zander Lombard (202 - 62 68 72, -11). Paratore è affiancato dallo spagnolo Pep Angles, risalito dal 31° posto con un 68 (-3), miglior score nella giornata ventosa.

E’ rimasto sostanzialmente stabile Matteo Manassero, 24° con 207 (67 67 73, -6) e hanno perso parecchio terreno Lorenzo Gagli (68 67 78) e Francesco Laporta (66 69 78), 61.i con 213 (par), e il dilettante Luca Cianchetti, 72° con 217 (67 70 80, +4).

Sono al quinto posto con 204 (-9), ma forse troppo lontani per agganciar Quiros, gli inglesi Lee Slattery e David Horsey, lo svedese Johan Carlsson, il portoghese José Filipe Lima, il nordirlandese Michael Hoey e il francese Raphael Jacquelin, vincitore nell’isola del Sicilian Open 2011. E’ a metà classifica, 30° con 208 (-5), il danese Thomas Bjorn, capitano europeo nella prossima Ryder Cup (Francia, 2018), in bassa lo svedese Robert Karlsson, 43° con 210 (-3), e il canadese Mike Weir, Masters Champion 2003, 61° come Gagli e Laporta.

Il leader - Alvaro Quiros, 34enne di Guadiaro con sei titoli nel circuito, sembra tornato al gioco che tra il 2007 e il 2011 lo portò tra i più forti giocatori del tour. Come tutti i concorrenti ha subito il vento e ha dovuto necessariamente rallentare, tuttavia cinque colpi sono un vantaggio rassicurante per sperare di tornare nell’élite continentale.

"Oggi sicuramente è stata la mia prestazione meno brillante della settimana, ma era prevedibile a causa del forte vento. Tuttavia posso ritenermi soddisfatto, soprattutto per essere riuscito a rimediare sull’ultima buca a una situazione difficile. Domani bisognerà combattere ancora contro il vento e sperare che le condizioni meteo siano uguali per tutti". Nel suo score di 70 (-1) colpi, il secondo di giornata ottenuto anche da Paratore, cinque birdie e quattro bogey.

Un pizzico di tranquillità in più gliela ha data Zander Lombard, 22enne senza titoli nel Sunshine Tour e che si è messo in evidenza quest’anno vincendo nell’IGT Race to Qualifying School, un minitour rampa di lancio per giovani. Il sudafricano si è allontanato dall’iberico con un doppio bogey sull’ultima buca (72, +1 con un eagle, tre birdie, quattro bogey e il doppio bogey citato).

Gli azzurri  - Molto soddisfatto Renato Paratore, che pensa giustamente in grande: "Sono felice per la mia prestazione. Oggi non era affatto semplice restare concentrati per tutta la gara e gestire le forti raffiche di vento. Ho un po' di rammarico per il bogey alla buca 17: è stata una dinamica strana. Fortunatamente ho gestito bene l'ultima buca e ora mi preparo per il rush finale. Voglio provarci". E’ partito con un birdie ed è arrivato al giro di boa con un colpo sotto par dopo un’altalena con due bogey e due birdie, poi ha mantenuto il vantaggio sul campo con un birdie e un bogey (70).

Matteo Manassero ha iniziato con due birdie, poi tra la terza e la 14ª buca ha avuto un lungo blackout pagato con un doppio bogey e con cinque bogey. Ha avuto però il merito di risolevarsi con tre birdie di fila per il 73 (+2).

Ingresso libero - Anche nell’ultima giornata di gara l’ingresso per il pubblico sarà libero. Tante le famiglie che si sono affacciate per la prima volta su un campo da golf. Grande tifo per Paratore, che è stato seguito dalla prima all’ultima buca da numerosi bambini.

Il percorso - Il Verdura Resort, nominato European Tour Destination, dispone di due percorsi da campionato e di uno di 9 buche, disegnati dal famoso architetto californiano Kyle Phillips in piena armonia con la natura. Molto suggestive e impegnative le buche che scorrono lungo il mare dove il vento sta facendo la differenza. Si gioca su un tracciato misto (metri 6.600, par 71) tratto dai percorsi East e West, che sta ricevendo elogi incondizionati da parte dei giocatori per spettacolarità, tecnica e preparazione.

Primo piano

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    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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