23 Aprile 2017

Eurotour: Wiesberger ok, 39° Manassero

Matteo Manassero Matteo Manassero

L’austriaco Bernd Wiesberger ha vinto con 272 colpi (67 65 69 71, -16) lo Shenzhen International (European Tour), disputato sul percorso del Genzon GC (par 72) a Shenzhen in Cina. Leader dopo tre giri, Wiesberger è stato raggiunto nel quarto dall’inglese Tommy Fleetwood (272 - 69 71 69 63) rinvenuto dal 15° posto con un 63 (-9), che poi nulla ha potuto contro il birdie del rivale alla prima buca di playoff. Ha recuperato venti posizioni Matteo Manassero, 39° con 283 (70 71 75 67, -5), grazie a un 67 (-5), e si è classificato 70° con 293 (75 70 73 75, +5) Edoardo Molinari.

Sono rimasti fuori dallo spareggio per un colpo il francese Gregory Bourdy e l’inglese Ross Fisher, terzi con 273 (-15), e sono terminati quinti con 274 (-14) il paraguaiano Fabrizio Zanotti, lo statunitense David Lipsky e il sudafricano Dylan Frittelli. All’ottavo posto con 275 (-13) il thailandese Thongchai Jaidee, all’11° con 276 (-12) lo spagnolo Pablo Larrazabal, al 21° con 278 (-10) il thailandese Kiradech Aphibarnrat e al 26° con 280 (-8) l’americano Bubba Watson, due Masters per lui, ma da qualche tempo in scarsa condizione.

Bernd Wiesberger, 32enne viennese, ha portato a quattro i successi nel circuito e ha sfatato il tabù che lo voleva sempre perdente nei playoff, avendo fallito i primi tre. E’ stato poco brillante nell’ultimo giro, ma con due birdie e un bogey per il 71 (-1) ha evitato il sorpasso da parte dello scatenato Tommy Fleetwood, autore di un eagle e di sette birdie, senza bogey. L’austriaco ha ricevuto un assegno di 437.017 euro su un montepremi di 2.620.000 euro.

Bello il finale di Matteo Manassero con sette birdie e due bogey per il 67, mentre Edoardo Molinari, un po’ scarico dopo la grande vittoria di domenica scorsa nel Trophée Hassan II, ha chiuso con tre birdie, due bogey e due doppi bogey per il 75 (+3). Sono usciti al taglio Renato Paratore, 91° con 148 (73 75, +4), e Nino Bertasio, 112° con 151 (75 76, +7).

TERZO GIRO - Matteo Manassero, 59° con 216 (70 71 75, par) colpi, ed Edoardo Molinari, 68° con 218 (75 70 73, +2), hanno perso terreno nel terzo giro dello Shenzhen International (European Tour), sul percorso del Genzon GC (par 72) a Shenzhen in Cina.

Ha mantenuto il comando con 201 (67 65 69, -15) l’austriaco Bernd Wiesberger, che affronterà il turno finale con tre colpi di margine sul sudafricano Dylan Frittelli (204, -12) e quattro su altri due sudafricani, Dean Burmester e George Coetzee, sull’inglese Ross Fisher e sullo statunitense David Lipsky (205, -11).

Ha qualche chance di competere per il titolo anche l’americano Bubba Watson, che era molto atteso, settimo con 206 (-10) insieme al cinese Yan-Wei Liu e ai francesi Grégory Bourdy e Alexander Levy. Nessuna opportunità, invece, per i thailandesi Thongchai Jaidee, 15° con 209 (-7), e Kiradech Aphibarnrat, 27° con 211 (-5), e per lo spagnolo Pablo Larrazabal, 21° con 210 (-6). Sono usciti al taglio Renato Paratore, 91° con 148 (73 75, +4), e Nino Bertasio, 112° con 151 (75 76, +7).

Bernd Wiesberger, 32enne viennese con tre titoli vinti nel circuito e altrettanti persi al playoff, ha tenuto a distanza gli avversari con un parziale di 69 (-3) frutto di cinque birdie e di due bogey. Per Matteo Manassero 75 (+3) colpi con quattro birdie, tre bogey e due doppi bogey e 73 (+1) per Edoardo Molinari con tre birdie, due bogey e un doppio bogey. Non aveva completato il secondo turno, sospeso per maltempo Nino Bertasio, che aveva segnato tre birdie su nove buche. Ha ripreso di prima mattina, ma il rendimento è completamente cambiato e con due bogey, un doppio e un triplo bogey  (76, +4) è uscito di scena. Il montepremi è di 2.620.000 euro con prima moneta di 437.017 euro.

SECONDO GIRO - Ancora uno stop per maltempo nello Shenzhen International (European Tour) al Genzon GC (par 72) di Shenzhen in Cina, dove non si è concluso il secondo giro. Sono giunti in club house tre giocatori italiani: Matteo Manassero, 19° con 141 (70 71, -3) colpi nella classifica provvisoria, Edoardo Molinari, 69° con 145 (75 70, +1), in bilico sulla linea del taglio, e Renato Paratore, 99° con 148 (73 75, +4), che invece uscirà di gara. Il quarto, Nino Bertasio, è al 54° posto con il par, ma ha ancora nove buche a disposizione per migliorarsi.

E in vetta con 132 (67 65, -12) l’austriaco Bernd Wiesberger con quattro colpi di vantaggio sul sudafricano Dylan Frittelli e sul danese Thorbjorn Olesen (136, -8). Lo statunitense Bubba Watson, leader del primo turno, è quarto con "-7" dopo cinque buche. Tra i 75 concorrenti che hanno terminato il giro il thailandese Thongchai Jaidee è 11° con 139 (-5), il connazionale Kiradech Aphibarnrat 19° come Manassero e lo spagnolo Pablo Larrazabal 39° con 143 (-1). Sarà taglio per l’atteso cinese Ashun Wu, 81° con 146 (+2), e per il coreano Soomin Lee, 114° con 150 (+6), che difendeva il titolo.

Bernd Wiesberger, 32enne viennese con tre titoli vinti nel circuito e altrettanti persi al playoff, ha realizzato sette birdie senza bogey per il 65 (-7), al momento miglior score parziale. Matteo Manassero ha girato in 71 (-1) colpi con quattro birdie e tre bogey, Edoardo Molinari in 70 (-2) con quattro birdie e due bogey e Renato Paratore in 75 (+3) con due birdie, tre bogey e un doppio bogey. Tre birdie senza bogey nelle nove buche di Nino Bertasio. Il montepremi è di 2.620.000 euro con prima moneta di 437.017 euro.

PRIMO GIRO - Gioco sospeso per un violento temporale nel turno iniziale dello Shenzhen International (European Tour) al Genzon GC (par 72) di Shenzhen in Cina, dove Matteo Manassero è uscito dal campo quando era 11° con "meno 3" e aveva ancora quattro  buche da completare, che possono portarlo più in alto. Nella classifica provvisoria Renato Paratore è 66° con "+1" dopo 16 buche, Edoardo Molinari 81° con "+2" sullo stesso green e Nino Bertasio, unico azzurro giunto in club house, è 98° con 75 (+3) colpi.

Lo statunitense Bubba Watson, poco convincente nelle ultime uscite, ha effettuato un ottimo giro in 66 (-6) e ha preso il comando con un colpo di vantaggio sui sudafricani Dean Burmester e Haydn Porteous, sul tedesco Maximilian Kieffer, sul francese Gregory Bourdy e sul thailandese Thongchai Jaidee (67, -5). Hanno concluso il turno anche l’inglese James Morrison, 18° con 70 (-2), e l’australiano Brett Rumford, 52° con 72 (par), mentre si sono fermati lungo il percorso il cinese Ashun Wu, 32° con "-1" (16ª), lo spagnolo Pablo Larrazabal (17ª), in par come Rumford, e il coreano Soomin Lee (16ª), campione uscente, e il thailandese Kiradech Aphibarnrat (15ª) entrambi con lo stesso "+3" di Bertasio.

Bubba Watson è sceso sei colpi sotto par con un eagle, cinque birdie e un bogey. Manassero ha segnato quattro birdie e un bogey; Paratore, partito dalla 10ª, tre bogey in uscita e due birdie nel rientro. Per Molinari, forse un po’ scarico dopo il successo di domenica scorsa nel Trophée Hassan II, un birdie, un bogey e un doppio bogey e per Bertasio due birdie, un bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 2.620.000 euro con prima moneta di 437.017 euro.

LA VIGILIA - Edoardo Molinari, dopo il trionfo nel Trophée Hassan II, e Renato Paratore, grande protagonista anche lui (ottavo) nella stessa gara, provano a concedere il bis, quanto meno a livello di prestazione altamente qualitativa, nello Shenzhen International (European Tour) in programma dal 20 al 23 aprile al Genzon GC di Shenzhen in Cina. In campo anche Matteo Manassero e Nino Bertasio, il primo convincente nelle ultime prove, specie con il terzo posto nell'Indian Open, e il secondo ancora un po' altalenante.

Invitato di lusso lo statunitense Bubba Watson, due Masters nel palmares, che calamita le attenzioni della vigilia anche se al momento la sua forma è carente. Altri possibili protagonisti gli inglesi Tommy Fleetwood e James Morrison, l'austriaco Bernd Wiesberger, lo spagnolo Pablo Larrazabal, il francese Alexander Levy, i sudafricani Dean Burmester e Jaco Van Zyl, l'australiano Brett Rumford, i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat e il coreano Soomin Lee, che difende il titolo. C'è molta attesa per Ashun Wu, due titoli sul circuito, che guida il gruppo degli oltre cinquanta cinesi. Il montepremi è di 2.620.000 euro con prima moneta di 437.017 euro.

La classifica

Primo piano

  • Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione
    Sergio Melpignano Senior Italian Open: vince Thomas Gögele. Emanuele Canonica, miglior italiano del torneo, chiude in ottava posizione 26/10/2024

    Il tedesco Thomas Gögele, con 197 (64 66 67, -19) colpi, ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, torneo del Legends Tour disputato al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brindisi). Primo successo sul circuito over 50 per Gögele, che ha saputo tenere salda la leadership sin dal primo dei tre round. Il gallese Bradley Dredge non è riuscito nel sorpasso, confermandosi in seconda posizione con 200 (-16). Terzo posto tutto inglese con 202 (-14) per Simon Griffiths e Andrew Marshall. Il trofeo di miglior italiano è andato ad Emanuele Canonica, che ha chiuso la gara ottavo con 206 (-10) davanti ad Alessandro Tadini, decimo con 207 (-9). Michele Reale si è posizionato 32° con 213 (-3), Mauro Bianco, 52° con 218 (+2), Gianluca Pietrobono, 60° con 231 (+15). Il campione uscente, James Kingston, ha concluso al 18° posto con 209 (-7)

    (Per continuare a leggere cliccare sul titolo)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca