Tiger Woods, 15° con 284 (73 65 70 76, -4) colpi, ha ceduto nel giro finale dell’Hero World Challenge (PGA Tour), disputato sul percorso dell’Albany Resort (par 72), a New Providence nelle Isole Bahamas. L'ex numero uno mondiale fatto vedere parecchio di buono, ma era prevedibile che non potesse tenere fino al termine nella gara del suo rientro dopo 16 mesi di stop a seguito di tre interventi chirurgici alla schiena.
Ha vinto con 270 (65 67 65 73, -18) il giapponese Hideki Matsuyama, che nel giro finale si è però fatto rimontare cinque dei sette colpi di vantaggio, che aveva dopo 54 buche, dallo svedese Henrik Stenson (272, -16), numero uno europeo. Al terzo posto con 275 (-13) Rickie Fowler, Dustin Johnson e Matt Kuchar, al sesto con 277 (-11) Brandt Snedeker, Jordan Spieth e Bubba Watson, campione uscente e molto alterno nel rendimento. Sotto tono Patrick Reed, 10° con 280 (-8), Zach Johnson, 12° con 282 (-6), e Jimmy Walker, 13° con 283 (-5), tutti provati da una stagione logorante.
Woods ha concluso la sua prestazione con un 76 (+4) reagendo con tre birdie di fila prima del giro di boa al bogey e al doppio bogey con cui aveva cominciato, ma nel rientro, come era accaduto anche in precedenza, eccetto che nel secondo giro, ha ceduto lasciando quattro colpi al par con due bogey e due doppi bogey contro due birdie. Ha fatto sempre vedere le cose migliori sulle prime nove buche, quando era fresco. Eloquente il parziale complessivo di "meno 10", mentre nelle altre nove ha segnato un "+6" che indica qualche problema di tenuta fisica, da ritenersi abbastanza naturale. Il suo ritorno ha, comunque, sollevato entusiasmo tanto che, dopo le stupende prime cinque buche del terzo turno, sui social c'era chi lo vedeva già campione Masters 2017.
"E' bello essere stato di nuovo in campo - ha detto - cercando di battere i migliori giocatori del mondo. E' una cosa che mi ha reso molto felice, anche se ho perso. Ho sofferto molto nel lungo periodo di stop, in alcuni momenti ho pensato di non poter tornare, ma adesso debbo solo avere pazienza per arrivare a condizioni migliori".
Fine anno da incorniciare per Hideki Matsuyama, 24enne di Ehime, che ha ottenuto quattro vittorie (le altre nel WGC HSBC Champions e due nel Japan Tour) e un secondo posto negli ultimi cinque tornei a cui ha preso parte. Si è parecchio rilassato nel giro finale, ma il 73 (+1), con due birdie, un bogey e un doppio bogey, è stato sufficiente per tenere a distanza Henrik Stenson (68, -4 con un eagle, tre birdie e un bogey). E' stato gratificato con un milione di dollari su un montepremi di 3.500.000 dollari.
TERZO GIRO - Tiger Woods, decimo con 208 (73 65 70, -8) colpi, è rimasto a metà classifica nell’Hero World Challenge (PGA Tour), che si sta svolgendo sul percorso dell’Albany Resort (par 72), a New Providence nelle Isole Bahamas, con la partecipazione di 18 selezionati concorrenti. A un giro dal termine ha ipotecato il titolo il giapponese Hideki Matsuyama, leader con 197 (65 67 65, -19) e con sette colpi di vantaggio su Dustin Johnson e sullo svedese Henrik Stenson (204, -12). Al quarto posto con 205 (-11) Matt Kuchar e Brandt Snedeker, al sesto con 206 (-10) Rickie Fowler e al settimo con 207 (-9) J. B. Holmes, Jordan Spieth e il sudafricano Louis Oosthuizen. E’ scivolato dal quinto all’11° con 210 (-6) Bubba Watson, campione uscente.
Tiger Woods si è preso la scena sulle prima sette buche con cinque birdie e un bogey, ma soprattutto con un gran gioco. Dopo un altro birdie all’11ª le cose sono completamente cambiate con due bogey e un doppio bogey, a fronte di un solo birdie, per il 70 (-2).
"Ho iniziato sempre bene - ha detto - in questi tre giri, ma poi ho avuto la forza di andare avanti sullo stesso passo solo nel secondo. Però sono molto soddisfatto di essere tornato in campo e di essere competitivo". Malgrado questa incostanza, del resto plausibile, dopo le prime cinque buche (quattro birdie e un par) sui social c’era già chi parlava di un Woods campione Masters 2017.
Hideki Matsuyama, 24enne di Ehime, è a un passo da quarto successo negli ultimi cinque tornei disputati. Arriva da tre vittorie (una nel WGC HSBC Champions e due nel Japan Tour) e da un secondo posto. Ha preso il volo con un eagle, sette birdie e due bogey per il 65 (-7). L’evento, organizzato dallo stesso Woods, attraverso la sua Fondazione, ha un montepremi di 3.500.000 dollari.
SECONDO GIRO - Grande prova di Tiger Woods, salito dal 17° al nono posto con 138 (73 65, -6) colpi, nel secondo giro dell’Hero World Challenge (PGA Tour),sul percorso dell’Albany Resort (par 72), a New Providence nelle Isole Bahamas, la gara del suo ritorno in campo dopo 16 mesi di stop e tre interventi alla schiena.
L’ex numero uno mondiale ha realizzato un ottimo 65 (-7), terzo score di giornata, e ha rilanciato le sue ambizioni di un rientro alla grande anche se i due leader sono lontani. Comandano con 132 (-12) Dustin Johnson (66 66) e il giapponese Hideki Matsuyama (65 67), che hanno due colpi di vantaggio su Matt Kuchar e sul sudafricano Louis Oosthuizen (134, -10). In rimonta Bubba Watson, campione uscente, da 12° a quinto con 135 (-9), dopo un 63 (-9), punteggio più basso del turno. Sesto Brandt Snedeker con 136 (-8) e settimi con 137 (-7) Jordan Spieth e J.B. Holmes, che era in vetta dopo 18 buche. Affiancano Woods lo svedese Henrik Stenson e Rickie Fowler. Si è ritirato l’inglese Justin Rose, campione olimpico.
Tiger Woods ha espresso brani di gioco vecchia maniera e ha condotto il giro con sette birdie senza bogey. "Ho cambiato tante cose - ha detto - e mi sono ispirato ad alcuni movimenti che facevo da ragazzo. Non sono certo uguali e nemmeno posso eseguirli con quella elasticità, ma ho preso tante cose che mi stanno aiutando. Non sollevo più pesi e non corro: nei primi anni di carriera percorrevo circa 30 miglia la settimana e queste cose sono state la causa dei miei guai. Ora sto lavorando su una protezione a lungo termine. Non carico più la colonna vertebrale come facevo un tempo, ma non ho problemi di morbidezza o flessibilità. Debbo solo trovare stabilità".
Hideki Matsuyama, che viene da tre successi (uno nel WGC HSBC Champions e due nel Japan Tour) e da un secondo posto nelle ultime quattro uscite, ha girato in 67 (-5) colpi con sei birdie e un bogey in chiusura con il quale ha favorito l’aggancio di Dustin Johnson, autore di un 66 (-6) con un eagle, cinque birdie e un bogey. L’evento, organizzato dallo stesso Woods, attraverso la sua Fondazione, ha un montepremi di 3.500.000 dollari.
PRIMO GIRO - E’ iniziato in bassa classifica, 17° con 73 (+1) colpi, il ritorno alle gare di Tiger Woods, dopo 16 mesi di assenza a seguito di tre interventi alla schiena. Nell’Hero World Challenge (PGA Tour), sul percorso dell’Albany Resort (par 72), a New Providence nelle Isole Bahamas, un brutto finale ha cambiato l’esito di una prestazione che per 15 buche era stata abbastanza soddisfacente.
Guida la graduatoria con 64 (-8) colpi J.B. Holmes, tallonato dal giapponese Hideki Matsuyama (65, -7), il giocatore più in forma tra i 18 in gara. In terza posizione con 66 (-6) Dustin Johnson, in quarta con 67 (-5) Matt Kuchar, lo svedese Henrik Stenson, numero uno europeo, e il sudafricano Louis Oosthuizen e in settima con 68 (-4) Rickie Fowler e Jordan Spieth. In ombra Bubba Watson, campione uscente, e Patrick Reed, 12.i con 72 (par), e l’inglese Justin Rose, oro olimpico, 18° e ultimo con 74 (+2).
Tiger Woods ha iniziato molto bene con quattro birdie in otto buche, che l’hanno portato al vertice della graduatoria, poi due bogey, uno alla nona e l’altro all’11ª, ne hanno rallentato il passo. Un birdie alla 15ª lo ha rimesso in linea, ma una palla ingiocabile e una in acqua hanno fatto due doppi bogey (16ª e 18ª) e uno score fin troppo penalizzante. E’ stato buono il gioco corto, ma deve ancora lavorare parecchio su quello lungo e, del resto, era prevedile qualche sbavatura.
L’ex numero uno mondiale ha respinto l’ipotesi della stanchezza nel finale causata dalla lunga inattività: "No - ha detto - non è così. Ho solo commesso degli errori che solitamente non faccio. In mio obiettivo non è ottenere tutto e subito. Devo avere pazienza. Ci sono ancora tre giri e dovrebbe alzarsi il vento: sono fattori a mio vantaggio e spero di giocare meglio".
J. B. Holmes, 34enne di Campbellsville (Kentucky) con quattro titoli nel circuito e la presenza nell’ultima Ryder Cup, ha iniziato con un bogey poi ha conquistato la leadership con un eagle e sette birdie. Hideki Matsuyama, che viene da tre successi (uno nel WGC HSBC Champions e due nel Japan Tour) e da un secondo posto nelle ultime quattro uscite, ha segnato un eagle, sette birdie e un doppio bogey. Il torneo, organizzato dallo stesso Woods, attraverso la sua Fondazione, ha un montepremi di 3.500.000 dollari.
LA VIGILIA - Un Tiger Woods molto fiducioso torna in campo dopo 16 mesi nell’Hero World Challenge (1-4 dicembre) sul percorso dell’Albany Resort, a New Providence nelle Isole Bahamas. Nel torneo, giunto alla 18ª edizione e organizzato dallo stesso Woods attraverso la sua Fondazione, giocheranno solo 18 campioni selezionati, di cui 16 tra i primi 28 della classifica mondiale e due invitati, lo stesso Tiger e Zach Johnson.
Difende il titolo Bubba Watson, la cui forma lascia un po’ a desiderare, ma è comunque difficile ripetersi quando in gara ci sono lo svedese Henrik Stenson, numero uno europeo, l’inglese Justin Rose, campione olimpico, Dustin Johnson e Jimmy Walker, major champions stagionali insieme a Stenson. E ancora, Jordan Spieth, Patrick Reed e il giapponese Hideki Matsuyama, tutti nella top ten del world ranking, o anche Rickie Fowler e il sudafricano Louis Oosthuizen, bravi e imprevedibili.
Tiger Woods ha così commentato il ritorno: "E’ vero, in alcuni momenti ho pensato al ritiro. Non potevo quasi alzarmi dal letto e quindi ritenevo impensabile poter tornare a eseguire movimenti a 120 miglia orarie. In questi mesi di stop ho sentito l’affetto di tante persone in particolare dei giocatori che mi hanno incoraggiato a rientrare in campo a tutti i costi. E’ bello essere qui: cercherò di dare il massimo per poi vedere come sarò messo domenica. Ci sono ancora delle incognite, ma saprò dare delle risposte giorno per giorno a me stesso e a chi mi segue. E’ certo che voglio giocare a lungo o, almeno, fin quando il fisico me lo permetterà".
PROLOGO - Tiger Woods torna finalmente in campo. Il rientro nell’Hero World Challenge (1-4 dicembre) sul percorso dell’Albany Resort, a New Providence nelle Bahamas, a distanza di 16 mesi dall’ultima apparizione nel Wyndham Championship (10°) e dopo tre interventi alla schiena. Sarà un ritorno come si conviene, perché nel field di soli 18 giocatori, tutti campioni, vi sono 16 tra i primi 28 del world ranking e, tra costoro, tre vincitori di major stagionali, i tre medagliati alle Olimpiadi e 12 protagonisti dell’ultima Ryder Cup. Il torneo è organizzato dallo stesso Woods attraverso la sua Fondazione insieme alla Fondazione Tavistock e ad Albany Scholars Program.
Difende il titolo Bubba Watson in un contesto in cui tutti sono in grado di imporsi a parte probabilmente Woods, delle cui condizioni di forma si sa poco, se non che si è allenato con molta intensità perché, come ha detto lui stesso, sarebbe tornato solo quando si fosse sentito pienamente competitivo.
Hanno più chance degli altri di impedire un bis a Watson, lo svedese Henrik Stenson, numero uno europeo, Dustin Johnson, Jordan Spieth, Patrick Reed, il giapponese Hideki Matsuyama e l’inglese Justin Rose.
Woods, che nel frattempo è sceso all’879° posto della classifica mondiale, dove negli anni d’oro era rimato in vetta per 683 settimane, e che per essere ammesso alla gara ha avuto necessità di un invito, ha detto:
Sono felice di riprendere l'attività e di farlo in occasione di questo evento straordinario a quale ogni anno partecipano i migliori giocatori della stagione appena conclusa. Albany è un ambiente eccezionale e non posso che ringraziare Hero MotoCorp per il sostegno alla gara e alla mia fondazione". Il montepremi di 3.500.000 dollari.